I miei viandanti

giovedì 24 gennaio 2008

Kamelot, il Tormento di Ariel

Carissimi, oggi niente dolci nè mangiare: purtroppo sono stata completamente stesa dall'influenza che circola in questi giorni, e solo al pensiero di fare un post sul cibo mi sento male...oggi minestrina e mele cotte, credo di potervele risparmiare!

Uso le ultime forze che mi rimangono per un altro post di musica, con una breve premessa: un gentile commentatore mi ha tacciata di spacciare per metal quello che lui definisce finto metal, il che è probabilmente verissimo.
Altrettanto vero che io metto le cose che mi piacciono, mica obbligo nessuno ad ascoltarle, nè tantomeno voglio passare per un'esperta di musica. Ognuno ha i propri gusti e, s non vengono condivisi da tutti, come si suol dire, ciccia.


The Haunting (Il tormento, o persecuzione) è la canzone chiave di The Black Halo, (L'aureola Nera) secondo concept album dei Kamelot dopo Epica, rielaborazione del Faust di Goethe. Per far capire di cosa tratta (prima di ascoltarlo, sennò il video è abbastanza incomprensibile), faccio una piccola divagazione sui due album.

Un’opera maestosa, teatrale, dai suoni cupi e possenti, anche più del cd precedente. Non è una musica di facile ascolto, questo no: ma una volta entrati nell'atmosfera tenebrosa di questo cd, è difficile toglierselo dalla testa.
L’album inizia dove era finito l’altro: Ariel ha iniziato un viaggio alla ricerca della conoscenza e il signficato della vita, oltre la religione e la scienza; viene tentato da Mephisto, che lo inganna sotto le spoglie di una bellissima fanciulla, Marguerite, ed Ariel accetta di seguirlo nel suo castello, dove firma il patto che loporterà alla perdizione, e a perdere Helena, la donna da lui amata.

Il secondo album racconta invece della redenzione di Ariel, e della sua ascesa verso Dio, che alla fine lo perdonerà. Si apre con un confronto con il Diavolo (March of Mephisto, una marcia cupa e possente, forse il brano più heavy dell'album), raggiunge la vetta più alta con il rifiuto da parte dell’uomo di Marguerite (The Haunting, appunto- credo di aver capito che Marguerite rappresenti sempre Mephisto, ma non è che sia chiarissimo), continua con una accorata invocazione a Dio (la bellissima ballata Abandoned,Oh mio Dio, perché mi hai abbandonato), e prosegue il suo cammino con un serrato confronto con Mephisto (Memento Mori) fino ad arrivare alla speranza di redenzione, in un finale più leggero e luminoso (questo in breve, perchè le canzoni sono tante, e tutte bellissime).


La parte di Ariel, ovviamente, la fa il bel Roy, mentre Marguerite è la mezzosoprano Simone Simons (qui veramente fa una particina,la sua voce non viene valorizzata per niente). La ragazza del video che non canta è la morta Helena, che torna come Angelo (è lei, nella copertina del cd, che emerge dal fiume in cui si è suicidata).




Per aprire il video cliccare sul Play in basso a sinistra

P.s. Attenti al volume delle casse

P.s.s La traduzione è mia. Non è facile tradurre le parole di una canzone, spero di aver rispettato lo spirito e la grammatica

Il tormento (da Qualche Parte Nel Tempo)

Solamente il suono della tua voce
mi ha fatto credere che tu fossi lei
Solo il fiume disturba la mia pace interna
una volta credetti d'averla trovata
anche solo una traccia della sua amata anima
una volta credetti che lei fosse tutto
Poi ella ha soffocato la mia fede

Una fredda notte d'inverno
potrei seguire la sua voce lungo il fiume
lasciami per ora e per sempre
lasciami finchè puoi

Da qualche parte nel tempo
ti troverò e ti tormenterò di nuovo
come il vento spazza la terra
da qualche parte nel tempo
quando nessuna virtù è rimasta a difenderti
tu sei caduto nell'abisso
ero un bugiardo in ogni disputa
regno sulle forze che hanno alimentato il tuo odio
quando il freddo nel mio cuore
lo conduce alla fine
quietamente andrò a dormire

Come è potuto tornare alla mente quella prima volta
quando i ricordi vivono e vivono
che cosa mi ha indotto a pensare che tu fossi lei

Helena è morta del tutto
morta del tutto
niente può riportarla in vita
non pretendere che io ti ami
una volta ho creduto che lei se ne fosse andata
ma io sono corrotto nel profondo
lasciami per ora e per sempre
lasciami finchè puoi

Da qualche parte nel tempo
ti troverò e tormenterò di nuovo
come il vento spazza la terra
da qualche parte nel tempo
quando nessuna virtù è rimasta a difenderti
ero un bugiardo in ogni disputa
regno sulle forze che hanno alimentato il tuo odio
quando il freddo scende nel mio cuore e giunge al termine
quietamente andrò a dormire

Roy
Seguimi nella luce
o lasciami stanotte
sono andato troppo lontano per ricominciare daccapo

Simone
come ghiaccio su un lago di lacrime
io ti seguirò
la vita ricomincia daccapo
con qualcuno come te

7 commenti:

  1. Bellissima questa canzone, anche il testo mi piace.Devo procurarmi l'album.
    Anche la mia piccina sta male, sono due giorni che ha la febbre, non mangia ed essendo debolissima se ne sta raggomitolata come un gattino.
    PS: la tua torta al limone mi ha fatto l'occhiolino...
    Rimettiti presto mi raccomando!

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  2. Mi spiace: anche tu vittima dell'influenza.

    Dai Geiliss, passa dal mio blog, c'è un premio per te e starai subito meglio...

    A presto e auguri!

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  3. Grazie Cannelle, oggi va già meglio, spero di rimettermi in piedi per domani. Tanti auguri anche alla tua piccola...

    Sono contenta che la canzone ti sia piaciuta, so che è un po' particolare, ma le parole mi hanno colpito molto.

    A presto

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  4. Per Dama Verde: ora passo a trovarti, magari così mi sento meglio!

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  5. La canzone è bella davvero, ma anche lui non scherza...

    Auguri per la guarigione, un abbraccio da Serena!

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  6. Dai dai che passa in fretta, poi starai meglio di prima!

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  7. Già va meglio, grazie per l'incoraggiamento!

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Pellegrino che ti aggiri per queste lande incantate, mi farebbe piacere una traccia del tuo passaggio...

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