I miei viandanti

giovedì 2 giugno 2011

La prima passeggiata per Barcellona


Ed eccoci al racconto di Barcellona!

Ci sono città che rimangono sospese, come congelate nel passato, stagnanti nelle paludi della storia: vivono di rendita dei secoli d’oro e non riescono ad andare oltre, a reinterpretarsi in maniera originale. Roma, ed esempio, è una di queste: negli ultimi anni ci sono stati davvero pochi cambiamenti, nel panorama cittadino, oltre a periferie brutte e disorganizzate che si allungano a macchia d’olio nell’hinterland romano. Di significativo possiamo ricordare l’Auditorium di Renzo Piano, un paio di Musei originali ma ancora piuttosto irrisolti, il Macro e il Maxxi, il futuristico Ponte della Musica appena inaugurato. Davvero poco, se la confrontiamo ad altre capitali europee come Berlino, Parigi e, appunto, Barcellona.



Questo è stato un viaggio leggermente diverso da quelli che faccio in solitaria, più a volo d’uccello, possiamo dire, e non solo in senso metaforico, volo che tuttavia ci ha dato una impressione generale della città, altrimenti difficile da cogliere in pochi giorni. Barcellona è una città ad altissima vocazione turistica, molto più di altre che ho visitato negli scorsi anni, e molto più della sorella andalusa di cui mi sono beata lo scorso anno, Siviglia.



E le ragioni di questo successo turistico sono molteplici, e meritatissime: Barcellona è davvero una splendida città, piena di colori, di atmosfere mediterranee, ha davvero tutto quello che ci si può aspettare da lei, e anche qualcosa di più. Devo ammettere di essere rimasta davvero stupita ed incantata: quartiere carichi di storia, chiese gotiche davvero imponenti, vicoletti caratteristici convivono accanto alla confusione colorata delle Ramblas, al vivacissimo porto e il lungomare, accanto alle architetture visionarie e surreali del modernismo catalano.

Tuttavia Barcellona non si è fermata a Gaudì, che pure ha lasciato un’impronta fondamentale nella città moderna, è andata oltre, riuscendo ad interpretare in chiave personalissima l’esigenza di coniugare le esigenze di una metropoli con arte e architettura contemporanea: in un paio di decenni, in particolar modo in occasione delle Olimpiadi del 1992, ha ridisegnato tutta la parte del porto antico, il lungo mare, le spiagge che lambiscono i quartieri affacciati sul mare, ha creato interi quartieri futuristici nella zona del Porto Olimpico, ha risistemato la zona del colle Mont Juic e si è espansa armoniosamente verso l’entroterra, è riuscita a dotarsi di una efficacissima rete metropolitana, e recuperare vecchi edifici reinserendoli come musei nel panorama culturale della città.

Il risultato di tutta questa mescolanza di stili è una città davvero sorprendente, in cui il turista riesce davvero a trovare quello che cerca, sia essa la storia, la movida, la vita balneare, il divertimento, l’arte, un’offerta museale davvero ampia e intrigante.



Dopo questa prima impressione della città, una rapida passeggiata nelle Ramblas: Barcellona è una città grande, anche se non grandissima, e cinque giorni non sono molti per girarla bene, sicuramente una visione generale è possibile averla, ma per una conoscenza approfondita della città serve qualche giorno in più. In ogni caso, un ottimo punto di partenza è la centralissima Plaza de Catalunya, al confine tra la parte antica della città e quella modernista che si allunga verso le colline, e proprio all’inizio del lunghissimo percorso che taglia il Barrio Gotico per arrivare al nuovo quartiere affacciato sul mare.




Noi eravamo alloggiate in un quartiere leggermente periferico, nei pressi della Stazione Sants Estaciò, ma con pochissime fermate di metropolitana si esce direttamente sulla piazza. Quando siamo arrivate, a circa metà pomeriggio, il passeggio della via era in pieno fermento, ma la piazza era occupata da centinaia di ragazzi, tende e manifesti, il tutto dall’aria molto pacifica. Abbiamo saputo poi che erano gli Indignados, fatti poi sgomberare nei giorni successivi ma subito tornati ad occupare questo enorme punto di snodo.








La lunga passeggiata delle Ramblas taglia i quartieri medievali e risale a secoli addietro, ma il suo assetto attuale risale alla metà dell’ Ottocento: una linea di palazzi eleganti, dalle belle ringhiere in ferro battuto, molto spesso decorati da ceramica. Lungo tutto il corridoi centrale, pedonale, si susseguono chioschi e banchi di fiori, ristoranti, candele, pittori e mimi, che aggiungono un tocco di colore all’animata via.

A metà del cammino, sulla destra, si apre un bellissimo mercato, che vi illustrerò nel dettaglio la prossima volta perchè merita veramente uno spazio tutto suo.

Poco dopo sulla sinistra si trova questo curioso edificio, la Casa Bruno Quadros disegnata da Josep Vilaseca, con un drago che si protende all’angolo e una decorazione di ombrelli sulla facciata dal sapore orientalizzante: si trattava infatti di un negozio di ombrelli, ora sede di una banca.




Alla fine del lungo percorso che si snoda per un chilometro abbondante, arriviamo ad una trafficatissima piazza circolare, in cui svetta verso il cielo il monumento a Cristoforo Colombo, ritratto col dito puntato verso il mare. Siamo infatti al punto di approdo delle caravelle del navigatore, al ritorno del suo lungo viaggio alla ricerca delle Indie.





Oltrepassata la colonna (alla cui sommità si può accedere, per godersi un panorama a 360 gradi sul porto), arriviamo al mare, una visione incantevole nella luce dorata del tardo pomeriggio. Sulla sinistra si estende il Port Vell, il vecchio porto rimodernato, a cui sono attraccate imbarcazioni di tutti i tipi e modelli, ed oltre questo le spiagge e il Porto Olimpico.

Davanti a noi, verso il mare si protende la Rambla del Mar, ideale continuazione delle Ramblas, su cui è davvero piacevolissimo passeggiare, mentre sulla destra si estende il Mol d’Espanya, con i suoi edifici futuristici, e ancora oltre il modernissimo porto industriale.




Nelle prossime passeggiate ci immergeremo nelle atmosfere marinare del Port Vell e della Rambla del Mar, alla ricerca delle suggestioni più mediterranee della città.

14 commenti:

  1. Ciao e complimenti per le belle foto! Anche io sono innamorato di Barcellona (il cibo, il clima, le atmosfere del barrio gotico e del raval, e soprattutto la figata di andare in spiaggia in metro ;)) però da innamoratissimo di Roma vorrei anche spezzare una lancia a suo favore. Primo..le periferie di Barcellona, dove magari uno da turista non va..sono decisamente peggio di quelle di Roma. E poi questo nostro immobilismo, a volte frustrante, credo sia anche la ricchezza e il fascino di una città unica al mondo. Magari non abbiamo il loro metrò o la passeggiata sul porto nuovo, ma rimaniamo comunque dei privilegiati. Fermo restando che potremmo fare molto di più! Cmq ti invito a dare un'occhiata al mio blog, magari potresti scoprire qualcosa in più che ti faccia amare di più anche la nostra città!

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  2. Guarda che sfondi una porta aperta, caro Andrea...io sono una trasteverina doc, profondamente innamorata del mio quartiere e della mia città, per questo sono così arrabbiata! Mi sembra che negli ultimi anni le cose non siano migliorate, anzi, la vedo più sporca, più fatiscente, mentre con una politica più lungimirante potrebbe ridiventare uno dei gioielli d'Europa...

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  3. Ben tornate Gellis.
    Magnifiche foto, rosico non poco, le emozioni trasmesse con la tua narrazione mi inducono a sollecitarti, desidero dissetarmi con il seguito che hai promesso. Roma è strepitosa, siamo un pochino meno strepitosi noi romani a non valorizzare questo patrimonio. Dopo 50 anni per necessità mi sono trasferito in un paesino di mille anime, non avrei mai lasciato piazza Bainsizza, vivo la splendida Roma da pendolare/turista e mi chiedo come facciano i turisti a sopportare tutto quello a cui li sottoponiamo, deve essere vero amore, ma avranno voglia di tornare a trovarci? Come noi abbiamo nei confronti delle loro città? Quello che propone Andrea sono cose magnifiche ma bisogna arrivarci, scoprirle, apprezzarle non pensando a tutto quello che magari si è sopportato durante il tragitto. Concordo con te Gellis, la situazione è migliorabile ma dipende da noi.
    Un salutone in attesa del seguito.

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  4. barcellona te quiero!!!!!!

    ci siamo stati quest'estate e ho fatto anche un bel video, è su blog...praticamente in breve fa vedere gli stessi scorci :)

    hola

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  5. Ciao Geillis,
    ecco dunque l'atteso reportage da Barcellona, una città che ho visitato molti ani fa, e che non ricordo quasi. Per cui le tue note mi saranno utilissime e costituiranno una preziosa guida per il futuro. Quanto a Roma, città che amo moltissimo, penso che tu abbia ragione, li come qui a Milano si sente un pò di provincialismo tipicamente italiano. Basta andare a Berlino per rendersi conto...
    Seguirò con molto interesse il resoconto del tuo viaggio, come sempre
    un abbraccio

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  6. Che bella questa nuova veste del blog, molto estiva e ci voleva visto le piogge autunnali che hanno annaffito il nord italia nei giorni scorsi.
    Di Barcellona che dire... l'ho amata molto e spero prima o poi di tornarci, ma già guardando le tue foto mi sembra di volare sul porto come un gabbiano.

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  7. Posso essere sincera con te???Le foto sono una più bella dell'altra!!!!!!!!!!! Dev'essere proprio una città splendida e chissà, forse un giorno, avrò la fortuna di visitarla! Un abbraccio e buon fine settimana

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  8. Io non ci sono ancora stata, ma è nella mia lista dei luoghi da non perdere!

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  9. Questo cielo incredibilmente blu, il mare e i colori di questa città, fanno proprio venir voglia di viaggi e di vacanze...

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  10. Bella, eh? Come ricordo bene quelle strade piene di fiori... mi stai facendo fare un tuffo nel passato!

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  11. Che voglia di partire, carissima! Anche se Madrid e Siviglia rimangono le mie preferite, anche Barcellona è molto intrigante, soprattutto con i tuoi colorati racconti di viaggio. Ecco qualcosa che proprio invidio a chi non ha figli: partire in (quasi) totale libertà. A presto!

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  12. sempre perfetti i tuoi appunti di viaggio.
    a me non ha entusiasmato questa città, mi aspettavo molto , l'ho trovata bella , ma non entusiasmante come mi avevano prospettato, forse non ero dell'umore giusto,oppure non ne ho saputo cogliere il fascino , leggerò da te quello che non ho saputo vedere.un abbraccio
    ciao Reby

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  13. ciao geillis! anch'io sono stata a barcellona qualche settimana fa ;)

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  14. CIAO BELLA,
    come al solito son sempre la ritardataria di turno.
    Stamane ho avuto il flash del tuo post su barcellona....io parto oggi ;)
    spero che le tue belle indicazioni , considerazioni...mi siano di aiuto.
    bacioni

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Pellegrino che ti aggiri per queste lande incantate, mi farebbe piacere una traccia del tuo passaggio...

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