I miei viandanti

lunedì 27 gennaio 2014

Addio, piccolo amico



Sono giorni molto, davvero molto tristi, nella Foresta Incantata.

Il nostro bellissimo e amatissimo Koko se n'è andato, è volato nel paradiso dei gatti, dopo molti giorni di malattia, dopo un attacco da cui speravamo si riprendesse, piano piano, ed invece non ce l'ha fatta, l'abbiamo visto spegnersi a poco a poco, senza poter far nulla per trattenerlo.
Era arrivato ad una signora età, aveva raggiunto i 17 anni e mezzo che, per un gatto, non sono certo pochi, anche se i siamesi arrivano sovente ai venti anni, e noi speravamo che tra i suoi molteplici geni quelli del siamese fossero i più forti, che riuscissero ancora a combattere.
Era già una pena, negli ultimi anni, vederlo invecchiare a poco a poco, vederlo tremolare sulle zampine, gli occhi splendidi che ogni tanto sembravano non distinguere bene le cose, l'usuale vivacità sostituita da una calma più letargica, le lunghe ore passate a dormire invece che a giocare.




Purtroppo i nostri piccoli amici hanno una aspettativa di vita più breve della nostra, è nel corso naturale delle cose che dobbiamo dolorosamente lasciarli lungo il nostro cammino, ma quando il momento di dirgli addio prima o poi arriva, è sempre uno strazio, non ci si arriva mai preparati.

Ci consola il fatto che è stato un gatto davvero fortunato, ha avuto una vita lunga e in salute, è stato amatissimo, riempito di baci, di coccole, di amore, e in cambio ce ne ha donati ancora di più, riempiendo le nostre stanze con i suoi miagolii e il suo corpicino peloso, che odorava di pane appena sfornato, e i nostri cuori con il suo affetto incondizionato.



Ora ci è rimasta solo Titti, che in questi giorni sembra capire, con il senso misterioso degli animali, la nostra grande pena e non si allontana mai da me, è qui tra le mie braccia anche mentre scrivo, silenziosa presenza che consola e lenisce il dolore. Sappiamo bene che anche lei è una signora gatta anziana, 16 anni e mezzo, e prima o poi anche per lei verrà il momento di dirle addio, ma non ci si può neanche privare dell'amore e dell'affetto di questi esseri meravigliosi   per paura che prima o poi se ne andranno.






Koko si è addormentato mentre lo accarezzavo, ha trovato la pace dopo tanto dolore, e mi consola il fatto di essere rimasta con lui fino all'ultimo istante, che si sia sentito amato fino alla fine.

La cosa più straziante, tornata a casa col trasportino vuoto, in una giornata grigia e fredda come il mio umore, è stato togliere le sue cose, le sue ciotole i giornali sulla credenza, la coperta nell'angolino dell'ingresso dove si era rifugiato negli ultimi giorni, come un animale nella tana, ed ora non ci sono più tracce di lui, almeno in casa, che ora pare vuota e triste,  ma ha lasciato una traccia indelebile nel cuore di tutti.


Il nostro meraviglioso micio verrà ricordato non solo per la sua insolita bellezza, i suoi stupendi occhi di cristallo (tutti i gatti sono belli, ma lui lo era ancora di più),  ma soprattutto per l'incredibile dolcezza del suo carattere, che era riuscita a conquistare anche le persone che non amavano i gatti.  Il suo sport preferito era starsene sdraiato sulle ginocchia a farsi accarezzare, poteva rimanerci anche tutto il giorno.
Ci ricorderemo per sempre le sue fusa rumorose, il suo sguardo limpido e curioso, il suo musetto di velluto nero, le sue passeggiate sui davanzali a farsi accarezzare dal sole il pelo setoso e a mangiucchiare i trifogli nei vasi, le ore serene passate abbandonato tra le mie braccia, sul divano, sotto la coperta.



Koko se n'è andato, portandosi via il raggio di sole con cui illuminava la nostra casa, lasciando le nostre giornate più tristi e più buie, senza la luce dei suoi splendidi occhi acquamarina.

Addio, piccolo amico.


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