I miei viandanti
mercoledì 2 giugno 2010
Passeggiando lungo le sponde del Guadalquivir
Questa passeggiata lungo il fiume ci condurrà in un quartiere bellissimo, il quartiere gitano di Triana, che vi illustrerò con dovizia di particolari la prossima volta, visto che è una delle cose più belle che abbia visto a Siviglia. Chiunque abbia familiarità con l'Andalusia e col flamenco, sa che il quartiere per eccellenza del popolo gitano, della danza e della musica è il coloratissimo barrio dall'altra parte del fiume, dalle casette basse, le viuzze ombrose colorate da cascate di gerani ed una atmosfera inconfondibilmente andalusa.
Per raggiungerlo si deve attraversare il fiume: ci sono ben tre ponti che collegano il quartiere del Arenal, un tempo Porto di Siviglia e ora piacevolissimo quartiere centrale all'ombra della Plaza de Toro, con Triana, ma anche solo la passeggiata ssul lungofiume, dalla parte dei quartieri centrali, è assolutamente da non perdere.
In queste fotografie, scattate in una bellissima mattina di primavera, col cielo azzurro e uno splendido sole dorato che accarezza le casette colorate di Triana, si vede tutta la sponda del quartiere gitano, quella opposta, ma anche i bei viali verdeggianti del lungofiume sulla sponda del Arenal, una vera passeggiata nella natura tra prati, alberi fronzuti e frequentatissime piste ciclabili. Al pomeriggio il sole accarezza la sponda del Arenal, e mette in ombra la sponda di Triana per cui, se volete godervi questi colori, conviene scendere sul pedonale Paseo Alcalde Marquès de Contadero di prima mattina.
E allora, scendiamo al Paseo all'altezza della medievale e moresca Torre del Oro, simbolo della città, sotto il trafficatissimo Paseo de Cristobal Colòn, e cominciamo a scoprire queste meraviglie.
Dalla stessa Torre del Oro partono i battelli che navigano lungo il Guadalquivir: avrei voluto avere il tempo di farmi una di queste gite navali, come facemmo a Mosca sulla Moscova, costeggiando il Cremlino, o come i romantici Bateax Mouches di Parigi, sarà per un'altra volta...
Il Guadalquivir è un fiume imponente ma placido, ampio e tranquillo, dal colore cangiante a seconda della luce e del sole, ben diverso dal nostro malmostoso e inquietoTevere, dal colore incerto e minacciosamente rugginoso. Anche le sponde sono placide, ampie, tenute benissimo e molto frequentate, sia da ciclisti che da numerosi Joggers o anche da semplici passeggiatori, segno che il fiume viene visto come parte integrante della città, vissuto amorosamente da tutti i sivigliani e declamato in innumerevoli canti flamenchi.
Questo fiume e le sue sponde sono tra i più belli lungofiume che abbia mai visto, paragonibili forse solo al maestoso Nilo e alla fredda e tersa Neva, che attraversa San Pietroburgo, ma con una grazia tutta spagnola, dai colori caldi e mediterranei.
Verso la fine di Triana le sponde cominciano a farsi ancora più basse, quasi bucoliche, bei praticelli ombreggiati da grandi alberi, mentre le casette antiche del quartiere sfumano in quartieri più moderni ma egualmente graziosi, fino al Puente del Cachorro, attraversato dalla grossa strada dal nome pretenzioso di Avenida Cristo de la Expiraciòn, una specie di spartiacque tra la Siviglia antica e quella modernissima dei quartieri settentrionali.
Mentre alla nostra sinistra si può cogliere tutta la Siviglia antica, El Arenal e Triana, alla nostra destra si stende la Cartuja, modernissimo quartiere sede dell'Expo 1992, coi suoi padiglioni avveniristici, i grattacieli , i vialoni deserti e i nuovissimi ponti del La Barqueta e del Alamillo, dalle campate ardite e dal design futuristico. Le sponde dei quartieri settentrionali appaiono ben diverse da quelle dei quartieri centrali, ma sono egualmente verdeggianti e frequentati.
Siamo così giunti a Triana, basterà attraversare il ponte e....
Altri racconti di Siviglia su questo Blog:
Arrivo in città
Calle de Las Sierpes, Flamenco, Scarpe e ventagli
Il Barrio di Santa Cruz
Il Barrio gitano di Triana
I Palazzi reali
La Macarena
Lungo le sponde del Guadalquivir
La Cartuja
Il Museo di Bellas Artes
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Insomma, ci fai innamorare anche di questo scorcio! davvero splendide le immagini: sembra irreale da quanta idea di quiete e serenità! e quanti colori!!
RispondiEliminaun bacione
Siviglia ha veramente dei colori meravigliosi, sembra una città sul mare!
RispondiEliminaciao Geillis,
RispondiEliminainnanzitutto grazie per questa meravigliosa passeggiata fluviale, mi sono rilassata a guardare le immagini e a leggere le tue parole...
per quanto riguarda la pizza, anche la mia sapeva sempre di 'crudo' è per questo che ho provato a cuocere il pomodoro prima e ti assicuro che, almeno per me, è tutta un'altra cosa!
ti abbraccio
dida
Bellissima Siviglia e il quartiere di Triana, ho ricordi bellissimi di quella città. Foto splendide, complimenti!
RispondiEliminaChe bello Laura...me ne sono innamorata!Un abbraccio
RispondiElimina@ Dida: allora proverò così!
RispondiElimina@ Anna: davvero bella la città e il quartiere, grazie per i complimenti!
@ Marianna: vero che è stupenda?
ciao bellissimo il tuo blog!! baci anna
RispondiEliminabello bello! tra le foto e le tue descrizioni mi pare di esserci, un abbraccio
RispondiEliminaciao Reby
Grazie Anna!!
RispondiEliminaUn abbraccio a te, reby
ciao Gellis!
RispondiEliminaquesto post mi ha fatto venire una terribile voglia di vacanza!!!
voglio un po' di relax anche io... che bella Siviglia!!!
non ci sono mai stata!
...che incanto, questi luoghi, Geillis! Mi fai venir voglia di fare le valigie e partire anch'io!!
RispondiElimina@ Pupottina: Siviglia non è una meta turistica molto famosa, almeno in Italia, anche perchè raggiungerla non è proprio facile, i voli diretti sono pochi, ma è una bella città, allegra e colorata, vale la pena passarci qualche giorno!
RispondiElimina@ Gabri: a me queste foto fanno venire voglia di tornarci di corsa!
Cara Laura, che bello questo tuo reportage su siviglia e sul flamenco. io porto ancora nel cuore l-emozione del mio viaggio in Spagna dell-anno scorso.
RispondiEliminaSiviglia poi e' davvero una citta' stupenda.
Io ho una cugina insegnante di flamenco, pero' in Svizzera.
Un po' lontanuccio per poter usufruirne e qui dalle mie parti purtroppo non c-e' possibilita' di imparare.
Bellissime le foto, sei riuscita a catturare lo spirito del posto.
Bravissima
Anna
Infatti mi ricordo il tuo reportage su Siviglia, quanto ti ho invidiato! Alla fine mi sono decisa, era proprio un mio grande sogno vederla, ma anche la Camargue mi attira molto, chissà, il prossimo anno...
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