Essendo un’appassionata
bibliofila, sono solita firmare i miei libri e disegnarci a mano un simbolo, di
solito un angioletto di spalle seduto su una L, una specie di ex libris
autografo, insomma. Recentemente ho
cominciato ad approfondire l’argomento, sia sui libri che in rete.
Per ex libris si intende
una immagine stampata (o applicata) sul risguardo anteriore del libro, una
specie di timbro di proprietà, con un’immagine e il nome del proprietario: gli
ex libris hanno un’origine molto antica,
i primi iniziarono ad essere stampati verso la fine del 1400.
La matrice degli ex libris
poteva essere una xilografia, una litografia, oppure una calcografia su rame,
che poi veniva stampigliata con l’inchiostro sul libro. Queste matrici venivano
commissionate a degli incisori, che in alcuni casi erano dei veri e proprio
artisti.
Il periodo d’oro degli ex
libris fu l’Art Nouveau, dove la fantasia degli artisti non conobbe limiti. I
più famosi furono Alphonse Mucha, il
celebre decoratore, e Alexandre de Riquer, catalano, che fu un raffinato e
poliedrico artista, la cui opera spaziò dalla pittura alla decorazione.
Anche al giorno d’oggi si
possono ordinare ex libris personalizzati (vedi per esempio il sito Q.Conti , da cui proviene il gatto qui sotto), ma, in alternativa, si possono, più
comodamente, stampare a casa.
I puristi inorridiranno, ne
sono sicura: certo, una stampante a getto d’inchiostro non è proprio la stessa
cosa che una calcografia in rame incisa a mano…in ogni caso, secondo alcune
fonti ben informate, dovrebbero essere stampati su carta pregiata
Io, per realizzare i miei
ho usato uno scanner(avevo un libro bellissimo sulla grafica Art Nouveau) e un
programma di fotoritocco (Photoshop, Fireworks oppure Office Picture Manager); in Word ho
creato una tabella a nove caselle (3 per 3), e ho inserito le immagini così
modificate, col mio nome e l’anno, adattando le dimensione di ciascuna immagine
a quelle di un biglietto da visita, più o meno, e poi ho stampato. Per ora ho
fatto delle prove su comune carta da fotocopia, ma forse non vale…)
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Pellegrino che ti aggiri per queste lande incantate, mi farebbe piacere una traccia del tuo passaggio...