I miei viandanti

domenica 12 ottobre 2008

Strudel sfogliato di Uva e Pere

Questo periodo sono andata in fissa con i dolci con l'uva, e quando ho visto l'accoppiata strudel-uva e pere proposto da Francesca non ho saputo resistere.


Con lo strudel tra l'altro ho un conto in sospeso, che prima o poi risolverò: l'unica volta che ho provato a fare la pasta da strudel mi è venuta un po' una schifezza, il ripieno era buono ma la pasta assolutamente no, un po' secca, bah.

Allora ho cominciato ad usare la pasta sfoglia pronta, ne ho fatti un paio andati alla grande. Ero molto fiera della mia nuova capacità strudelesca (si tratta di qualche anno fa), per cui ho pensato di farlo per un pranzo tra parenti, sapete, quei pranzi con persone con cui ci si vede una volta o due all'anno, dove ti fanno trovare di tutto e di più e devi per forza portare qualcosa di meraviglioso e per dieci persone. Le altre volte non avevo sfigurato, con crostate alla frutta e cose del genere.

Ho pensato allora di confezionarne uno enorme, solo che non mi ricordavo più dove avevo preso la ricetta per l'impasto. Ne ho pescata una su un libro di ricette che uso spesso e ho utilizzato quella, tanto più o meno mi parevano uguali.

Già mentre lo facevo, la quantità di pangrattato saltato in padella col burro mi pareva eccessiva, per cui ne ho eliminata una buona metà.

Alla fine di un pranzo strepitoso, a base di specialità toscane, si è portato in tavola il mio dolce.

All'assaggio dello strudel, che esteticamente si presentava perfetto, l'amara verità: il pangrattato era veramente troppo, il dolce praticamente immangiabile.

Il mio ego è rimasto piuttosto mortificato da questa ardua prova, anche perchè avevo seguito le dosi indicate dalla ricetta, non me le ero inventate: evidentemente c'era un errore di stampa, perchè l'unica cosa che si sentiva sotto i denti era il pangrattato, altro che delizioso impasto di mele e pinoli.

:-(((

Da allora, non ho avuto più il coraggio di riprovare, anche se lo strudel è un dolce che io praticamente adoro.

E' un dolce legato, tra l'altro, a una serie di bellissime vacanze nel Trentino Alto Adige, sia l'ultima del 2004 (in un posticino delizioso che si chiama Braies, vicino Dobbiaco), ma soprattutto ad alcune che risalgono a molti anni più addietro, con un mio amatissimo cugino che ora non c'è più.

Quando sento il profumo dello strudel mi vengono in mente le nostre splendide passeggiate nella Valgardena, e quei pranzetti succulenti (e meritati) al rifugio,a base di polenta e strudel finale, ancora caldo di forno, prima di scendere a valle.

Per tornare alla ricetta di Francesca, queste sono le dosi che ho utilizzato io (le mandorle non le avevo, ho usato dell'uvetta, e avevo già nel freezer due rotoli rettangolari, non uno tondo, per cui sicuramente è venuto più grande e con parecchi giri.).

La pagina è originale, con le fotografie della preparazione, è questa.

2 rotoli rettangolari di pasta sfoglia
4 pere (peso netto 400 grammi)
300 grammi di chicchi uva nera
50 grammi di uvetta
3 cucchiai di zucchero di canna
mezzo cucchiaio di pangrattato
due cucchiai di vinsanto


Mettere a mollo l'uvetta per almeno mezz'ora, quindi strizzarla bene. Tagliare a metà gli acini di uva e togliere tutti i semi.

Mettere in padella le pere a pezzetti, l'uva, il vino e lo zucchero, quindi cuocere a fuoco moderato per dieci minuti col coperchio, toglierlo e cuocere altri dieci minuti, fino a far addensare il composto. Lasciarlo freddare (io l'ho messo bollente e mi si è sciolta la pasta, per recuperarla è stata una fatica).

Scongelare la pasta sfoglia e unirla per il lato lungo, fino a formare un grosso rettangolo, quindi stenderla con il mattarello (se dovesse rimanere troppo molliccia e bagnata, rimettetela in frigorifero qualche minuto). Distribuire il composto di frutta (freddo) sulla pasta, quindi chiudere i lati lunghi per non far uscire il ripieno, poi cominciare a voltare lo strudel.


Chiudere bene il bordo superiore ed assicurarsi che non ci siano buchi (nel mio c'erano, perchè la pasta si è praticamente stracciata, però in cottura ha resistito bene)

Mettere in forno caldo a 180 gradi per circa 40 minuti, poi lasciarlo riposare nel forno spento altri dieci, con lo sportello a fessura.

Spolverizzare con abbondante zucchero a velo.

18 commenti:

  1. uhhhh .......dai consolati io ho fatto sabato uno strudel fantastico, peccato che per imreziosirlo ho deciso di spalmare la marmellata d'uva appena fatta, peccato ch eho usato il vasetto in frigo...quello del fono della pentola della marmellata dove si erano depositati i semini sfuggiti al passaverdura e che io avevo messo da parte per ripassarla, peccato che mi sono dimenticata e che lo strudel era croccantino!!! Questo che hai fatto è fantastico! un bacione

    RispondiElimina
  2. allora non sono la sola a combinare disastri
    :-)

    Come l'hai fatta la mamrmellata di uva???
    Avevo proprio deciso di sperimentarla in questi giorni, mi dai la tua ricetta?

    RispondiElimina
  3. ciao momentaneamente sono arida di idee, ho altri pensieri per la testa, tu invece sforni sempre ricette nuove.:)
    Buon inizio settimana.

    RispondiElimina
  4. Ciao Geillis,
    il tuo blog è davvero bello, mi mette di buon umore, grazie!
    Ieri ho fatto la pasta frolla all'olio (secondo la tua ricetta) per preparare una crostata con la marmellata di mirtilli... stamattina è stata una dolce, gustosa colazione e quasi un "piacevole" lunedì mattina!
    buona giornata

    RispondiElimina
  5. Bellissimo! Questo dolce è un inno all'autunno! Elga
    P.S Bello il nuovo header!

    RispondiElimina
  6. Cara Amanda, anche a me certe volte non va proprio di fare nulla, poi vedo in giro certe belle cose e mi viene una voglia!

    RispondiElimina
  7. Grazie Elga, cambio header tutti i mesi, e questo bel faro mi sembrava proprio adatto all'autunno, come questa bella ricetta di Francesca!

    RispondiElimina
  8. Che bello che ti è riuscita bene la frolla all'olio! Io l'ho sperimentata con la marmellata di ciliegie e con quella di arance, coi mirtilli ancora no, ma penso che sia buonissima: non c'è niente di meglio di un bel dolce per risollevarsi dal malumore del lunedì!

    RispondiElimina
  9. la pubblicherò fra qualche giorno...se la vuoi subito ti mando una mail! fammi sapere

    RispondiElimina
  10. magari!! ho paura che finisca l'uva
    :-))

    RispondiElimina
  11. lo strudle ti è venuto benissimo! Mi fa molto piacere che tu abbia provato la ricetta e ti sia piaciuta. Alla prossima!

    Francesca

    RispondiElimina
  12. La ricetta era ottima, lo strudel è venuto buonissimo
    :-))

    RispondiElimina
  13. Anche a me piace molto lo strudel, generalmente preparo la ricetta classica...non ho mai utilizzato la sfoglia!
    baci

    RispondiElimina
  14. ed io vorrei tanto imparare a fare la pasta classica, ma prima o poi ci riuscirò!
    La sfoglia è un'alternativa rapida: certo, il sapore è diverso, ma ti assicuro che viene molto buono.
    Un abbraccio

    RispondiElimina
  15. Lo strudel mi sa di inverno, di tepore, di casa ma a casa mia non viene capito ! Peccato a me piace tanto ! Buona giornata :)

    RispondiElimina
  16. anche a me piace moltissimo, eppure non tutti ci impazziscono, non capisco proprio perchè!
    D'altra parte, io ho un marito che detesta il cioccolato, ma si può...

    RispondiElimina
  17. In assoluto lo strudel è il dolce che preferisco...e questo mi sembra davvero fantastico!
    complimenti anche per le ottime foto..
    Ciao!!!!!

    RispondiElimina
  18. Ti puoi veramente consolare, pensa che io una volta avevo fatto piena di buona volontà una torta salata per una cena coi genitori del mio moroso... ci avevo messo tutta la mattinata per stendere la pasta, cucinare il ripieno e passare al forno, e al momento dell'assaggio il commento di suo papà è stato: "Mh, la pasta è troppo umida." E il mio moroso: "Sì, è vero."
    ....

    ...cioè, che soddisfazione!!!

    RispondiElimina

Pellegrino che ti aggiri per queste lande incantate, mi farebbe piacere una traccia del tuo passaggio...

LinkWithin

Related Posts with Thumbnails