Io mai, e questo la dice lunga sul tipo di vita sovversiva fatta fino ad ora.
Blogghissimo ha varie categorie di blog, dalla Cucina a Sapere e Cultura, Viaggiare, Libri e Dintorni, Tempo Libero etc.., accoglie addirittura dei Blog Senza Categoria.
Credo di avere un blog piuttosto variegato, in cui sì, la cucina è forse la parte prevalente ma, avendo la mia vita un orizzonte più ampio di quello dei fornelli, la vita non è fatta a compartimenti stagni, racconto un po’ di tutto, dalle mie visite ai Musei agli appunti di viaggio, i miei adorati gatti, i libri che leggo, i film che vedo, la musica che ascolto, oltre che chiacchiere in libertà e facezie di vario tipo. Non mi sono mai posta una regola, scrivo di quello che mi piace e di quello che vedo, se qualcuno ha voglia di leggermi bene, altrimenti, come si suol dire, ciccia.
Il team di Blogghissimo mi ha spedito una risposta in cui afferma che, pur non essendo solito censurare le candidature dei blog, ha ritenuto dover censurare La Foresta Incantata per i mie excursus per i vari cimiteri (cito testuali parole), anche perché gli argomenti trattati non rientrano in nessuna della categorie dell’aggregatore.
E’ notorio infatti che Il cimitero di Montmartre e quello di Inglese di Roma non abbiano alcun valore storico, culturale, artistico né tantomeno letterario (Keats, Byron, Shelley, chi erano costoro?), essendo solo un ammasso di ossa e marmo che appassionano persone con evidenti gusti necrofori.
Il team mi invita a provare di nuovo a candidare il mio blog, quando i miei articoli saranno idonei alle categorie del loro Aggregatore.
Nel Seicento quest’area era occupata da un ospizio per Gesuiti su iniziativa di Padre La Chaise (di qui il nome), e fu trasformato solo nel 1804 in cimitero, per obbedire all’editto di Napoleone che vietava (giustamente) le sepolture entro le mura cittadine. All’inizio non voleva venire nessuno a seppellirsi in questo luogo sperduto, ma i politici di allora fecero una spregiudicata operazione di marketing, si direbbe adesso, edificando una fastosa tomba per il famoso pittore Gericault, quello della Zattera della Medusa. Evidentemente faceva molto vip essere sepolti vicino ad un famoso pittore, per cui il cimitero cominciò a trovare clienti (questo delizioso aneddoto l’ho sentito da Alberto Angela, durante una puntata di Ulisse).
Il luogo è estremamente suggestivo, soprattutto in primavera, quando gli alberi si trasformano in nuvole di fiori.
Orientarsi in questo labirinto di tombe non è certo facile, nonostante abbiate in mano la piantina, perché è davvero enorme. Vi indico comunque i punti cruciali: all’entrata non potete perdervi l’ossario con entrata monumentale, opera di Bartholomé, 1895: nell’ossario riposano le ossa senza pace delle tombe abbandonate.
L’altorilievo rappresenta il punto di non ritorno che separa i morti dai vivi, che accompagnano i loro cari fin sulla soglia della tomba e lì, straziati, devono lasciarli andare.
Di primo impatto il monumento, di stile neoclassico, candido, di una bellezza un po' accademica, lascia un po’ freddini poi, guardando meglio, le figure hanno una certa romantica bellezza, in qualche modo simile a quella del Cimitero di Roma, tipo l'Angelo del Dolore.
Quest'argomento dello strazio della morte e del rimpianto dei vivi era molto di moda nell'Ottocento, ce ne sono svariati esempi anche a Montmartre.
Gli ospiti più famosi e visitati sono Jim Morrison e lo spiritista Allan Kardec, meta di appassionati che onorano le tombe con fiori e bigliettini. Devo confessare che non li ho trovati, anche perché non li ho neanche cercati, visto che non mi interessavano: ma, se devo essere sincera, non ho trovato neanche quelli che mi interessavano, come Balzac, Proust, i pittori Delacroix, Gericault, Oscar Wilde e così via.
E’ talmente grande che mi sono subito persa, e ho cominciato a vagabondare a vanvera, spinta dalla bellezza più che dalla curiosità. Ho trovato, casualmente, la tomba di Chopin, piuttosto commovente la fanciulla addolorata in abiti ottocenteschi che lo piange (la fotografia è pessima, lo so, ma non avevo ancora la mia Nikon D80, con la piccola digitale ho fatto quello che potevo).
Ero venuta in questo cimitero anche spinta dal bel libro di Corrado Augias I Segreti di Parigi, che ho citato più volte a proposito di Montmartre, per vedere la famosa tomba di Victor Noir, e alla fine sono riuscita a trovarla, anche se incuneata tra tombe a casa ben più imponenti.
Si tratta di un giovane uomo riverso a terra, con il cilindro rotolato via, i capelli ondulati e delle fattezze molto armoniose, ritratto nel bronzo con un realismo impressionante.
Questo giovanotto venne sparato nel 1870, era giovanissimo, aveva appena 22 anni. Di mestiere faceva il giornalista per una testata di sinistra: fu ucciso in circostanze poco chiare nientemeno che da Pierre Bonaparte, cugino di Napoleone III, che però fu assolto dall’accusa di omicidio. Il giovane fu inumato dapprima al cimitero di Neuilly, poi portato qui nel 1891: la statua, di Dalou, fu pagata grazie ad una sottoscrizione popolare, segno di quanto era rimasta impressa l'ingiustizia dell'omicidio e l'assoluzione del colpevole.
Un altro monumento molto visitato è il cenotafio di Eloisa ed Abelardo, difficile da trovare se non sapete dov'è.
Il baldacchino gotico di marmo bianco risalente al 1817, che contiene quel che resta delle ossa dei due sfortunati amanti, si trova quasi vicino all’entrata principale, sulla destra, sulle terrazze in alto, e non è assolutamente facile da vedere. Essendo metà al sole e metà in ombra, purtroppo la fotografia è venuta con dei chiaroscuri terribili che non sono riuscita a correggere, per cui la fotografia non ce l'ho.
Riassumo, per i pochi che non sappiano chi fossero i due sfortunati amanti, la storia: Abelardo fu un insigne studioso, teologo e filosofo, considerato uno dei fondatori dell’Università di Parigi.
Eloisa, ancora innamorata di lui, gli scrisse delle lettere appassionate in cui mai rinnegò l’amore sconfinato di cui lo aveva amato, a cui l’anziano (ormai) professore rispose in maniera pedante, maschilista e supponente.
non prendertela per l'aggregatore, ultimamente se ne stanno diffondendo anche troppi e non ne capisco l'utilità, sinceramente... penso sia più utile a loro avere più blog possibile che a noi esserci,
RispondiEliminail père lachaise è bellissimo anche se quando sono andata io andavano tutti alla tomba di jim morrison e chopin non se lo filava nessuno, avevo un'amica in rue de la roquette ed è una zona bellissima, al confine con la belleville di pennac... ultimamente ho visto parigi (il film) e nella scena finale passano proprio da lì, che nostalgia...
Infatti non me la sono presa, mi è venuto solo da ridere perchè è ovvio che non sapevano assolutamente di cosa avevo parlato!
RispondiEliminaHai ragione, questa zona è molto bella, e anche Belleville ha un suo fascino, mi è piaciuta molto la passeggiata che ho fatto da queste parti...pensa che Morrison io non l'ho trovato, era mattina presto e non c'era proprio nessuno in giro, che delizia!
Ho in programma di andare a vedere il film, anche perchè Klapish mi piace molto!
ahahah, hai proprio ragione...Era da tanto che non lasciavo commenti per blog, ma al tuo post non ho saputo resistere. Probabilmente perchè anch'io amo i cimiteri. Non sò, sarà per via della mia formazione "artistica"..
RispondiEliminaCerto, il termine amo può risultare macrabro se lo si associa ad un cimitero, o quantomeno surreale.
Ho visto anche io quella puntata di Ulisse con molto interesse.
Cos'ha di strano quest'interesse? Se ci si ferma alle prime apparenze è semplice lasciarsi andare agli scongiuri...ma in un cimitero, come per un quadro o una foto, c'è la manifestazione di un epoca, la sua storia e quella degli uomini...Tombe sfarzose, "minimali", lapidi cariche di frasi che riescono a strapparti una lacrima..E ti permettono di studiare la natura dell'uomo al cospetto della morte.
Nei miei giri cimiteriali non sono mai riuscita a trascinarmi dietro nessuno, e ripensandoci mi vien da ridere.
La pace e la quiete, e quel senso di profondo pudore e rispetto che si insinuano mentre percorri quei viali difficilmente li puoi trovare altrove. Ti aiuta a riflettere.
Bè...pazienza, bloghissimo si è perso molto non inserendoti. Ma d'altronde, se non rientri dentro canoni stereotipati spesso sei fuori. Ma ti posso dire una cosa? Chi se ne frega!
Ho letto sempre con molto interesse i tuoi post...molto di quello che gira altrove, come canterebbe califano, è noia ;)
Ciao
Grazie Ery!!!
RispondiEliminaIo adoro i cimiteri, come te, forse perchè ho studiato archeologia (o forse ho studiato archeologia perchè amo i cimiteri): ce ne sono di bellissimi, di indubbio valore artistico: ma si sa, le conoscenze in questo campo sono sempre più ristrette, di ignoranza ce n'è in giro molta, per fortuna ci sono ancora persone che leggono, viaggiano e si interessano!
Grazie per l'appoggio morale
ciao cara, mi dispiace molto per quelo che è successo.....
RispondiEliminaComunque non ti preoccupare non ti radieremo mai!!!
Baci
Laura
meno male, conto su di voi, ragazze!
RispondiEliminaE allora dico io, perche' non aprire una nuova sezione ? ;) bacio.
RispondiEliminauna categoria Cimiteri e Necropoli, che te ne pare?
RispondiElimina:-)))
non ci credo...censurata èerchè ami larte....ma quante fette di salame hanno davanti agli occhi??? bhe non ti meritano! tiè
RispondiEliminap.s. nei prossimi giorni torno per fare con calma questo tuo ultimo giro ;)
Ciao Geillis,
RispondiEliminaho letto tutto d'un fiato qusto post (per Blogghissimo: sai cosa auguro io a queste persone: di incontrare sul loro cammino tutta gente che ragiona come loro, così si troveranno invischiati in un labirinto di categorie che non sapranno più districare ah ah ah!)
interessantissimo il tuo racconto, quando anni fa ho vissuto due mesi in Inghilterra mi andavo a visitare tutti i cimiteri perchè quelli inglesi sono un pò differenti dai nostri,
grazie Geillis di queste gocce di cultura!!!
baci
dida
Si può essere così coglioni e anche intrinsecamente fascisti da censurare un sì bel blog? La madre dei cretini è sempre incinta.
RispondiEliminaHo provato a scrivere a questi di Blogghissimo; manco una mail hanno. Baci L.
Grazie anche a te per l'appoggio morale, amore mio
RispondiElimina:-)
Solo un grosso: Mha????
RispondiEliminaIo ho un profilo su myspace, mi hanno cancellato una foto che secondo loro turbava la psiche adolescenziale intimandomi per giunta che se ripostavo foto simili mi avrebbero cancellato l'account, addirittura???? La foto non aveva niente di scandaloso, per giunta su myspace girano anche le peggio porcate e quelli volevano bannare proprio me! Ma che se ne vadino tutti a cagher, scusa il francesismo...... ^___^
P.s.: per inciso, questo servizio sui cimiteri è bellissimo, ce ne fossero!!! ^___^
RispondiEliminama dai!!!
RispondiEliminaSu questi siti c'è di tutto,dovresti leggere poi alcuni blog veramente inquietanti, con simboli di ultradestra e massonici, e vanno a censurare personcine deliziose come me e te, ma certo che è incredibile!!
Sono contenta che un po' di pillole di cultura vengano apprezzate: non pretendo di essere un'intellettuale, però ci sono alcuni argomenti che mi appassionano, che magari ho scoperto casualmente e che mi fa piacere possano interessare qualcuno: il carteggio di Eloisa ed Abelardo l'ho letto a diciassette anni, è bellissimo, eppure la maggior parte dei giovani non sa nemmeno chi sono, che peccato.
Se solo riesco a far venire un pizzico di curiosità a qualcuno, sono già felice!
Grazie anche a te per la solidarietà
Mi sembra incredibile che tu sia censurata per la presenza di post sui cimiteri! Mah! Mi ricordo ancora la giornata di pioggia in cui io, ragazzina, insieme a un'amica, siamo andate in questo cimitero alla ricerca della tomba di Jim Morrison :) Cat
RispondiEliminama che ti devo dire?
RispondiEliminaPeccato che l'hai visto sotto la pioggia, io l'ho visto in primavera, col cielo azzurro, di mattina presto, gli alberi erano delle nuvole di fiori...
E' proprio vero non si finisce mai di rendersi conto dell'ignoranza di alcune persone, anche i cimiteri sono delle vere opere d'arte, quando visito una città, faccio una puntatina anche al cimitero, ti dirò di più se incontro un funerale mi fermo ad osservare le usanze.
RispondiEliminaciao buona giornata
lo so, carissima, purtroppo la cultura non è di questo mondo
RispondiEliminaEeeh, cara Geillis, l'ho sempre pensato che sei una persona strana.... ^_________^
RispondiEliminaAbbella! Ma ci siamo noi che apprezziamo vivamente (uauauauaua che avverbio per un discorso sui cimiteri) e che ti preghiamo di andare avanti. A me i tuoi escursus piacciono, anche perchè quando ho tempo li faccio pure io, ma nei cimiterini di campagna ^__^
Forse songhe necrofila?
Al prossimo racconto!
evviva i cimiterini di campagna!! Io li adoro, anche se purtroppo non vivo in campagna, però il cimitero del paese dei miei nonni è estremamente affascinante, da adolescente ci passavo i pomeriggi ( va beh, sono sempre stata un po' particolare, lo ammetto)
RispondiEliminaPossiamo creare un'associazione di amanti dei Cimiteri, che ne dici?
Geillis, ho trovato il tuo blog per caso e mi è piaciuto subito moltissimo, per come scrivi e per la varietà di argomenti. Ho voluto lasciarti il mio primo commento qui, perchè anche a me piacciono i cimiteri e trovo assurda la censura ti hanno fatto. I cimiteri, per come li intendiamo noi, penso, sono luoghi di pace, che parlano di cultura e di umanità: di perosne che non ci sono più ma che hanno contato qualcosa per pochi o per molti.
RispondiEliminaQuest'estate ho visitato quello di Venezia, sull'isola di San Michele: molto suggestivo e dall'atmosfera romantica. Non c'era nessuno ed io e mio marito abbiamo vagato alla ricerca delle tombe più famose: Stravinski, Ezra Pound, ma anche Helenio Herrera (allenatore dell'Inter anni '70: un colpo x mio marito, acceso interista).
A presto, su altre pagine.
Benvenuta, sono contenta che i miei racconti di cimiteri ti siano graditi, anch'io credo che siano dei luoghi di pace, peggio per chi non lo capisce
RispondiEliminaMolto bello il tuo blog (e la sezione Parigi è davvero interessante). Complimenti!
RispondiEliminaTi ringrazio, Edmea!
RispondiEliminaciao! sto leggendo il tuo blog con molto interesse e mi sono soffermata su questo post perchè sono stata a visitare il cimitero di Pere Lachaise proprio in agosto. Ho una piccola curiosità che forse non sai:
RispondiEliminala tomba di Victor Noir è a tutt'oggi una delle più visitate perchè la leggenda vuole che se una ragazza tocca la sua statua poi rimane incinta. Infatti se la osservi noterai che alcune zone sono più consumate di altre. Ciao!
Simona
Ciao Simona, e benvenuta...veramente avevo letto questa notizia nel bel libro di Corrado Augias, e ho notato anche il bronzo scolorito, ma ho pensato di non scrivere il dettaglio, anche per non fomentare l'abitudine...comunque grazie per l'attenzione con cui hai letto il mio post, mi fa davvero piacere
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