La Cour de la Fontaine, questa parte del castello è in stile italiano, e qui si trova, in una fontana quadrangonale, una statua di Ulisse, ivi posta nel 1824.
Prendendo la Avenue de Maintenon, si costeggia l’Etang des Carpes, un meraviglioso laghetto circondato dal Giardino Inglese.
Questo minuscolo padiglione poligonale fu fatto costruire dal re Sole, decisamente un posticino isolato...
L'Avenue de Maintenon, una bella prospettiva sul castello.
Alla fine dello Stagno delle Carpe, questa è la meravigliosa vista sul castello.
Questo è il Grand Parterre, uno dei più ampi d'Europa: tipicamente francese come stile, fu creato dall’architetto del re Sole, il creatore dei giardini di Versailles, André le Notre. La vasca ovale del Seicento è stata sostituita nel 1817 da quella attuale.
Purtroppo, il giardino è stato, in tempi recenti, diviso dalla foresta da strade che, di fatto, lo isolano: per continuare a visitare il parco, infatti, bisogna uscire. Pensavo, molto ingenuamente, di poter fare tutto il giro del giardino dall’esterno, per vedere almeno da fuori i giardini chiusi: sono uscita dalla parte dell’Avenue de Maintenon, ed ho trovato delle strade provinciali senza marciapiedi, su cui sfrecciavano automobilisti incuranti di possibili turisti coraggiosi.
Ho dovuto desistere, tornando con la coda tra le gambe nel parterre.
Tornando verso il parterre, a destra, si apre una prospettiva spettacolare: le Grand Canal, con statua di aquila che risale all’Ottocento.
Un consiglio spassionato, se lo visitate in una bella giornata: invece di catapultarvi di nuovo verso la stazione appena finito il giro, se avete tempo, uscite un attimo dal parco dalle uscite laterali, senza tornare indietro verso il cancello principale; dirigetevi verso una delle viuzze attorno ai giardini, trovatevi una buona boulangerie (ce ne sono svariate, subito vicino).
Prendetevi una croccante baguette ed un dolcetto, tornate nel giardino, e sedetevi su una delle numerose panchine intorno al parterre, sotto gli alberi: tirate fuori il panino, guardatevi intorno e mangiatevelo di gusto, respirando l’aria pulita profumata di tiglio, con il chioccolio della fontana come colonna sonora.
Ecco, questa si chiama felicità.
Il resto del racconto:
Viaggio a Fontainebleau, l'arrivo
Viaggio a Fontanebleau, il castello
Geillis tu sei meglio delle guide!! Purtroppo in questi giorni ho pochissimo tempo per scadenze incombenti di lavoro, ma la prossima settimana mi leggo tutto per bene! Intanto mi sono deliziata nel guardare queste splendide foto! A presto, Cat
RispondiEliminaGrazie Cat!! A parte che mi piace molto fare fotografie, di solito quando vado in un posto mi documento moltissimo, ho qualcosa come 7 guide di Parigi e poi leggo tantissimo anche sul web, per cui spero di risultare anch'io utile a qualcuno...
RispondiEliminaFelicità? Quasi estasi!! :-)
RispondiEliminaIl posto è veramente meraviglioso, all'estasi ci sono andata proprio molto, molto vicino!!
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