I miei viandanti

mercoledì 28 novembre 2007

Parigi- Il Palais Royal


Il Palais Royal e il suo incantevole giardino è una delle scoperte più affascinanti della città…ogni volta che arrivo a Parigi, è la mia prima tappa.

Mi siedo ad una delle sedie di metallo verde della fontana centrale, sotto la nebbiolina dell'imponente zampillo, con la mia prima, croccante baguette comprata in una delle innumerevoli boulangerie della zona, assaporando il piacere di essere di nuovo qui, nei dolci profumi della primavera parigina..






Il Parc Royal non è lontano dal Marais: si percorre tutta la Rue de Rivoli fino al Louvre, e sulla destra si apre la Place du Palais Royal: ha accanto il Louvre des Antiquaires e di fronte lo sterminato Museo del Louvre, la cui descrizione occuperà un altro post.



E' un piccolo gioiello incastonato nel caos delle strade parigine, una vera oasi di pace e tranquillità, in una zona ad altissima densità di traffico e turisti (nella foto sopra, una bizzarra sperimentazione post moderna proprio vicino al Palais).

A primavera ci sono magnolie del Giappone in fiore, e piccioni dappertutto. Qua e là sbucano fuori sculture strane e modernissime, anche se il contrasto stridente tra stili così diversi non è privo di un qualche perverso fascino. Alcune fotografie sono state scattate ai primi di aprile, quelle con gli alberi ancora spogli, mentre nel fotografie con gli alberi più verdi sono del viaggio successivo, fatto a fine aprile.




Il palazzo vero e proprio venne fatto costruire verso il 1630 dal perfido Cardinale Richelieu (dovrebbe essere quello in cui Dumas ambienta I Tre Moschettieri), venne rimaneggiato diverse volte nel corso del Settecento, passando prima nelle mani di Luigi XIV e successivamente alla casa degli Orléans: è attualmente sede del Consiglio di Stato e del Ministero della Cultura, e purtroppo non è visitabile.


Del giardino originale di Richelieu non c'è rimasto molto: era molto più ampio di quello attuale, ovviamente, comprendeva addirittura un piccolo bosco. Fu rimaneggiato svariate volte, ed assunse la fisionomia attuale nel 1780, con la costruzione dei portici che tuttora lo circondano.




La parte iniziale del Parc Royal, il cosiddetto cortile d’onore, è lastricata, ed ospita una selva di pezzi di colonne di un certo Daniel Buren, datate 1986.
Sempre nel cortile ci sono due fontane di Paul Bury, 1985, con delle enormi sfere d’acciaio: curioso il contrasto con il palazzo antico e il romantico giardino, anche se i mozziconi di colonne a strisce nere e bianche di Buren non è che mi entusiasmino granché (certo, sempre meglio del parcheggio che c’era prima…).




La persona riflessa nella sfera d'acciaio della fontana sono io, ovviamente





Superato il cortile d'onore, ci si immette direttamente nel giardino, al cui centro sorge la bella vasca circolare, con un contorno di siepi fiorite e lunghi filari di alberi perfettamente sagomati "en Marquise"(credo siano tigli).




Quest'incantevole gioiello , non grande e di forma rettangolare, è racchiuso dal lunghissimo porticato settecentesco, con 180 arcate al pianterreno e un piano rialzato, praticamente un porticato ininterrotto che percorre tutto il perimetro del rettangolo, e che ospita ai piani superiori 60 appartamenti (non voglio neanche pensare a quanto può costare uno di essi...)

Vi abitarono personaggi famosi, tra cui la scrittrice Colette e Jacques Coucteau.






Nel corso del 1700 questo luogo diventò un posto alla moda, con molti circoli di gioco, caffè e club, alcuni dei quali furono importante focolai della rivoluzione.




Tuttora sui portici si affacciano vari elegantissimi negozi, alcuni piuttosto antichi, e di merce varia: vecchi ristoranti, bistrot d’epoca, gioielli, antiquariato, modellismo, medaglie, oggetti di design e così via. Riferiscono le cronache che al numero 177 si apriva il negozio di coltelli dove Charlotte Corday comperò quello con cui assassinò nella vasca il rivoluzionario Marat.




L'antico ristorante Grand Véfour (foto sotto) risale addirittura alla fine del Settecento, e conserva addirittura dei preziosi arredi ottocenteschi.



Chiunque vada a Parigi non può assolutamente perderlo...

5 commenti:

  1. E0 davvero come dici, un gioiello...
    Non sono ancora stata a Parigi...ma mi riprometto di farlo quanto prima, le tue romantiche descrizioni mi invogliano moltissimo...
    ciao
    Grazia

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  2. io ci sono stata cinque volte, la adoro e posso dire di conoscerla piuttosto bene...se vuoi qualche indicazione, te la do volentieri! Ho intenzione di fare molti altri post su questa città meravigliosa...

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  3. Ricordo ancora la mia vacanza a Parigi....bellissima, divertentissima ma faticosissima.
    Ci sono stata 11 anni fà, sarà cambiata?!!!!!!!!!!!!!!

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  4. direi di sì! Anch'io ci sono tornata nel 2005 dopo dieci anni, ed in effetti l'ho trovata più bella, più curata e più fiorita!

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  5. Meraviglia!!! Mi piace un sacco questo post con le tue minuziose descrizioni! Parigi è Parigi :D

    pensierinviaggioo.blogspot.it

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Pellegrino che ti aggiri per queste lande incantate, mi farebbe piacere una traccia del tuo passaggio...

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