Non ho visto la puntata de L'Infedele in cui è andato in onda questo piccolo documentario di Lorella Zanardo, però ne ho letto sul Venerdì di Repubblica, e allora sono andata a cercarlo.
L'originale potete trovarlo sul suo blog, Il Corpo delle donne, questa è la versione di Youtube.
Non dice nulla che non fosse già sotto i nostri occhi, ma ce lo sbatte in faccia con tanta chiarezza che non si può non restarne indignati.
Guardatevi la ripugnante scena finale delle zampe di prosciutto, e ditemi se riuscite a rimanere indifferenti, soprattutto se siete donne...
Mi chiedo sinceramente come facciano le donne di destra a non incazzarsi come iene, nel vedere la categoria femminile trattata in questa maniera, in trasmissioni di tutti i generi e su quasi tutte le reti televisive, ma principalmente su quelle commerciali. Propongo un referendum per espellerle ufficialmente dalla categoria di cui sopra, visto che plaudono e si inchinano ad un padrone che inneggia a questo tipo di trattamento (anzi, che ha un'enorme responsabilità nell'averlo imposto alla società attraverso tutti i mezzi di comunicazione), invece di alzarsi e riempirlo di insulti.
E mi chiedo anche che differenza ci sia col fontamentalismo più becero, quello che rinchiude le donne in casa o le umilia sotto un burqa, mentre il nostro fondamentalismo le rinchiude mutangole sotto un tavolo di pexiglass oppure seminude dentro una scatola parlante, come scimmiette in mostra allo zoo.
Mi sembrano due facce della stessa medaglia, nel senso che ambedue trattano le donne come cittadini di serie b, oggetti senza diritti e senza dignità, e mi pare che le cose stiano decisamente peggiorando anche se, alla fine, cosa ci può essere peggio di questo?
Grazie Laura, non avevo visto prima questo servizio.
RispondiEliminaDovremmo leggere di più Luisa Muraro......citata anche nei ringraziamenti nei titoli di coda perchè ci stiamo telerincretinendo.
Sì son cose che sappiamo, che purtroppo vediamo tutti i giorni sulla tv commerciale e non (ma poi che differenza c'è?)
RispondiEliminala cosa triste e che non esiste il minimo segno di ribellione.
Ma non solo delle donne, di tutti.
Il ricordo di Anna Magnani,struggente, una donna eccezionale, ci manca moltissimo, ma come com'è lontano...
Cara Laura, io sono d'accordo con ciò che hai detto, ma ti devo far notare una cosa riguardo al paragone col fondamentalismo religioso. Lì le donne sono costrette ad indossare il velo, o il burka, da noi invece nessuno ti costringe a esibire il tuo sedere strizzato in un tanga davanti a milioni di telespettatori... ed è proprio questo il fatto sconcertante!! Mi chiedo come certe donne possano accettare di comparire in TV in quel modo, esibite come carne da macello, con seni e labbra gonfiati all'inverosimile dal silicone.
RispondiEliminaE' un serpente che si mangia la coda: chi crea i programmi punta sull'esibizione del corpo femminile e le ragazzette in cerca di successo accettano di buon grado pur di diventare famose.
Dico io, ma come si fa? Ormai siamo arrivati a livelli disperati. Meglio spegnere la TV.
Cara Ivy, infatti è proprio quello che mi chiedo anch'io: ed è questa la cosa triste, è che il condizionamente è entrato dentro la testa delle donne, non è imposto da fuori. Nessuno le costringe col fucile a spogliarsi e a fare le sceme, è la società che fa il lavaggio del cervello...non ti pare terribile? Che consapevolezza hanno queste ragazze? Sanno di essere di un prodotto e di essere in vendita, si amministrano come fossero delle commercianti, e questo pare normale...secondo me è agghiacciante!
RispondiElimina@ Zucchero: non fosse stato per Repubblica, anch'io non l'avrei visto...per fortuna ci sono ancora giornali che segnalano cose intelligenti!
@ Mario: hai perfettamente ragione, donne come la Magnani erano donne vere, non bambole...fortuna che non sono tutte così, qualcuna con un po' di cervello e di anima ancora c'è, anche in tv, speriamo non scompaiano anche loro...
Non ho visto il servizio, e purtroppo a causa dell'internet lento non sono riuscita a vedere granchè!Però credo di aver capito a cosa ti riferisci. E' assolutamente colpa della società!Della televisione che trasmette certi programmi dove la più vestita indossa praticamente lo stretto necessario!Come si spiega tanto silicone e chirurgia?Colpa della società che propone punti di riferimento e modelli del tutto sbagliati!Devi essere perfetta e nascondere il tempo che passa!Non riesco a capire come certe donne si abbassino a tanto!Come queste donne possano pretendere di essere prese sul serio poi? ASSURDO!Sono daccordo con te!
RispondiEliminaio credo che queste donne che si abbassino a scendere a questi stupidi patti siano tendenzialmente sole,insicure e con pochissima stima nei loro confronti.
RispondiEliminaio nn sono una superdonna,ma tendo sempre meno a credere nella stupidita'femminile,le ragazze di oggi sanno benissimo cosa vogliono e come ottenerlo,senza vergogna ne amor proprio..purtroppo!
Sono ormai molti anni, ahimè, che il corpo femminile viene usato in televisione per fare ascolto o sui giornali e nella pubblicità per attrarre l'attenzione dei lettori e di potenziali acquirenti. Come donna non sono mai riuscita ad accettare questo fatto e mi sono sempre chiesta come facessero le donne stesse, oggetto di tanta volgare insulsaggine, a non rifiutare di essere così brutalmente "sfruttate". Ancora oggi non riesco a farmene una ragione ma, a malincuore, mi sono detta che forse l'aspirazione alla conquista di denaro facile, ha avuto la meglio sul superiore valore della propria inalienabile dignità. Lo dico con profonda amarezza perchè ritengo che non si può esigere rispetto dagli altri se non se ne ha prima di tutto per se stesse. Non voglio gettare una pesante croce sulle famiglie, però credo che troppo spesso abbiano delegato ad altri la responabilità e l'importanza fondamentale del proprio ruolo educativo. Certo non è facile porre rimedio a tutto questo; spero però con tutto il cuore che noi donne, con l'impegno, la "testardaggine" e la passione che ci contraddistinguono, possiamo essere apprezzate per le tante, immense doti di cui siamo depositarie e che permettono spesso (scusa l'immodestia) al mondo di non precipitare nell'abisso del nulla!!! Ti chiedo scusa per la lungaggine, ma è un tema che sento moltissimo. Un bacione.
RispondiEliminail documentario ha espresso perfettamente tutti i miei pensieri mentre guardo la tv..che tristezza,
RispondiElimina@ Calendula: hai ragione, che tristezza...
RispondiElimina@ lella: è un tema che sento anch'io, per questo ho voluto contribuire al dibattito!
@ Mirtilla: anch'io credo che siano perfettamente consapevoli, e questo è ancora più triste!
@ Marifra: la società ch ci circonda impone i suoi modelli: se si è grandi e maturi, si riesce a distanziarsene, a non farsi influenzare, ma se si è giovani, oppure senza strumenti critici, che succede? Che le nuove generazioni non hanno molti modelli di riferimento alternativi...
Non avevo visto il filmato e ti ringrazio di avermi dato l'opportunità. Il discorso è molto complesso. Perchè è vero come è stato detto che le nuove generazioni conoscono solo questo modello di riferimento e quindi affollano i provini di varie letterine, veline etc. E' per loro quindi normale rappresentarsi secondo un modello di bambola vuota, seminuda, pronta a soddisfare ogni fantasia maschile compiacendosene. Se il modello è questo chi dovrebbe far conoscere l'alternativa? Se si riflette, chi dovrebbe insegnare alle 18enni di oggi di non "svendersi" sono le mamme che l'8 marzo però affollano gli spogliarelli ed organizzano pizze insieme alle amiche. Anni di lotta femminista (che io ho vissuto perchè ho 45 anni) completamente spazzati via e liquidati con risatine di compatimento per chi "non si adegua ai tempi" (ne sono contenta sinceramente se questi sono "i tempi"). Se indaghi nessuno sa perchè l'8 marzo si celebrano le donne, oggi è solo un giorno (per molte l'unico) di evasione e trasgressione, invece di un giorno di riflessione e confronto sul ruolo femminile. Non mi voglio dilungare oltre per non annoiare chi legge e anche per non arrabbiarmi. Voglio solo ringraziarti ancora una volta e chiederti se posso linkarti in un post appposito sul mio blog. Mi piacerebbe approfondire questo tema. Aggiungo solo un ultima considerazione: purtroppo non sono solo le donne di destra ad accettare un tale clichè e questo è una ulteriore riprova della vacuità della società di oggi.
RispondiEliminaa presto
monica
cara Monica, sono contenta che le donne di cui sopra apprezzino e commentino il mio post: penso che le rivoluzioni partino sempre dal basso, dalle persone vere: e l'unico modo per non essere uniformi al modelli imperante è pensare con la propria testa.
RispondiEliminaCi sono tante persone che lo fanno, e i cmmenti a questo post ne sono la conferma, per fortuna! Quando leggo i libri di Sibilla Aleramo e di tutte le donne che hanno lottato per i propri diritti mi chiedo se queste ragazze conopscano la storia di queste donne coraggiose, ma credo di no.
Penso che stia proprio a noi, alle donne della nostra generazioni, far capire alle nostre figlie, altrimenti la guerra è persa...
P.s. linkami pure, mi farebbe piacere