I miei viandanti

lunedì 16 marzo 2009

Torta di segatura



In questi giorni ho trascurato un po' tutto, il blog, le foto, gli aggiornamenti e tutto quello che riguarda la casa.

Ho avuto un po' di giorni di riposo e il tempo si è mantenuto così bello, le giornate calde e soleggiate, che ho mollato tutto e sono stata a spasso, gironzolando per il centro di Roma, senza neanche la macchina fotografica, semplicemente passeggiando senza meta, godendomi il sole come una lucertola e la bellezza che mi circondava come fossi uscita dal letargo, dopo un freddo e umido inverno.



Poi, però, siccome tutto si paga, ho avuto un week end faticosissimo al lavoro. Va beh, è passata anche questa, spero di rifarmi il prossimo finesettimana.



Tra le poche cose che ho cucinato nei giorni scorsi, ecco la Torta di segatura.

Eh sì, avete letto bene, il nome della torta è proprio questo, ed è stato proprio il nome piuttosto insolito a convincermi a provarla...deriva dall'uso del pangrattato nell'impasto, che rende la pasta un po' granulosa e rustica. Mi ero preparata ad un sapore strano e magari ad una consistenza dura, ed invece rassicuratevi, è buonissima, morbida e umida a causa delle mele che la torta contiene. E' una ricetta presa dall'Enciclopedia della Cucina di Repubblica.

E' anche un ottimo metodo per riciclare pane o pangrattato vecchio.




Teglia a cerniera da 24 centimetri:

22o grammi di pangrattato

600 grammi di mele

200 grammi di zucchero (anche di canna)

70 grammi di burro

4 uova

1 bustina di vanillina

mezza bustina di lievito

due cucchiai di liquore


Tagliare a tocchetti le mele sbucciate, mettetele in una padella antiaderente con 50 grammi di burro, due cucchiai di liquore e 100 grammi di zucchero, e fatele cuocere dolcemente per circa 15-20 minuti a coperchio semichiuso, mescolandole spesso con un cucchiao di legno, fino a farle disfare ma senza troppo asciugarle.

Aggiungere a questo impasto di mele 200 grammi di pangrattato, le uova intere una alla volta, mescolando con le fruste elettriche, lo zucchero rimasto, la vanillina e il lievito.

Versare nella teeglia imburrata e cosparsa di pangrattato, sistemate bene l'impasto sodo con un cucchiaio, e cuocere nel forno caldo a 180 gradi per circa 45 minuti, sul secondo ripiano dal basso.

Sformate una volta fredda e spolverate con abbondante zucchero a velo.




In alternativa si possono usare pere o la polpa di 2 banane.

15 commenti:

  1. Molto particolare!!!!!!! un abbraccione... :-)))

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  2. sembra davvero molto buona,penso di provarla un bacio

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  3. che torta curiosa e particolare....e così hai fatto la lucertolina..hai fatto troppo bene ricarica le batterie! ;)

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  4. Hai ragione Lo, sembra quasi di essermi ricaricata
    :-)

    @ Carmen: se la provi, dimmi se ti è piaciuta

    @ Claudia: ma che carina, passi sempre a trovarmi!!

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  5. Infatti questo nome insolito ha catturato subito la mia attenzione! La devo prvare:)

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  6. Insolita questa torta dal nome davvero intrigante!
    Sembra semplice e molto molto buona!
    bacioni

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  7. hai fatto bene a goderti il sole di queste bellissime giornate.... la torta mi intriga moltissimo, mi piacciono quei dolci un pò granulosi, ti copio la ricetta..
    bacioni!

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  8. con il pane grattugiato non l'ho mai fatta dovrò provare, dalle foto sembra proprio buona!!!! anche io mi sto ricaricando con queste giornate di sole. baci!!!!

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  9. che meraviglia,ha davevro un aspetto molto sabbioso ;)

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  10. voglio provarla, il nome mi sta troppo simpatico!

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  11. @ Elisabetta: infatti il nome mi aveva incuriosito, e poi avevo un sacco di pangrattato da smaltire!

    @ Mirtilla: sì, è molto granulosa, però morbida

    Katty, tutti noi ci stiamo svegliando dal letargo, che bello!!

    @ Susina: quando si trova una ricetta semplice ma buona, mi piace condividerla con gli altri, copia quanto vuoi

    @ manu e Silvia: niente di complicato, nè di lievitato, però buona

    @ Elga: certo i tuoi bomboloni sono un'altra cosa, però va bene così

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  12. molto molto buona!complimenti!!^__^

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  13. In effetti, quando ho letto il titolo, non sapevo a che pensare... se un titolo ironico o una specie di torta salata col pan grattato! Però ti credo se dici che è buonissima, tanto più che le immagini sono come al solito invitanti!

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  14. Ciao Geillis,
    appena puoi passa da me. Sono riuscita a scrivere la 'cronaca' del mio viaggio a Roma.
    Ciao
    Anna

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  15. Che bello rileggerti (sono molto incostante in questo periodo)... e soprattutto che bello sapere che ti sei presa una piccola pausa "solare" tutta per te!
    Ti dirò... ti avrei accompagnato volentieri nella tua lucertolitudine!
    Ho bisogno del sole in modo spaventoso!
    Questa torta mi intriga e mi incuriosisce moltissimo, quindi me la segno e la rifarò..... appena avrò intravisto la meta (aimè lontana, sono solo a -4)!
    Sento che, come una drogata, se addento un pezzetto di una cosa come questa non potrei fermarmi più!
    nasinasi ombreggiati e ipocalorici

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Pellegrino che ti aggiri per queste lande incantate, mi farebbe piacere una traccia del tuo passaggio...

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