L'appuntamento con Piazza Navona nel periodo natalizio è un rituale amatissimo dai romani. In una domenica insolitamente tersa e soleggiata per questo dicembre tempestoso, sono andata a fare una passeggiata per respirare l'atmosfera di questo posto magico, pieno di bellezza, di colori, di vivacità.
Fino a qualche anno fa, quando i regali più attesi non erano tanto quelli che portava Babbo Natale, quanto quelli che si caricava la Befana nel suo vecchio sacco, era per i bambini una festa venire a curiosare tra i giocattoli esposti in questa piazza, nei giorni intorno al 25 o anche dopo: al contrario di adesso, in cui si trova soprattutto artigianato e oggetti vari, allora le merci prevalente erano oggetti e personaggi per il presepe, e tanti giocattoli.
Anche solo andare a vedere era una festa, oltre che per i meravigliosi giocattoli che si ammiravano, anche per le leccornie che si potevano assaggiare: lo zucchero filato era immancabile, insieme a croccanti di frutta secca e pralines, la famosa mela stregata e delle enormi ciambelle fritte, croccanti di zucchero semolato.
Ovviamente, spesso quello che si era ammirato qui, veniva poi magicamente trovato in dono la mattina del 6 gennaio. Mi ricordo un anno, doveva essere il 1977 o giù di lì, in cui avevo visto dei bellissimi vestiti di Barbie, vestito da ballo con pelliccia e chiccherie varie, che puntualmente la vecchiarella mi portò, con mia somma felicità.
Negli anni la valenza simbolica ha perso di importanza, come molte altre cose del Natale del resto, rimanendo però un appuntamento molto amato: l'esposizione inizia dal 1 dicembre, per tutto il giorno (ma le mattine feriali molte bancarelle sono chiuse) fino a sera, con punte di affluenza massime sabato e domenica.
Questa domenica, complice un meraviglioso sole, lo spettacolo della piazza era ancora più suggestivo. Piazza Navona, uno dei trionfi del Barocco Romano, sorge in un luogo antichissimo: ricalca perfettamente la forma ovale dello Stadio di Domiziano, costruito negli anni 80 d.c., in cui si tenevano giochi e che poteva contenere addirittura 30.000 spettatori, ma le origini dello stadio risalirebbero addirittura a Cesare.
Nella seconda metà del '400 vi venne impiantato un mercato, poi fu Innocenzo X Pamphili che la fece completamente restaurare, a metà nel '600, aggiungendo lo splendido palazzo omonimo sulla sinistra della fotografia, ora occupato dall'ambasciata brasiliana. La vocazione ludica della piazza rimase, tanto che nel XVIII e XIX secolo vi si tenevano corse di carri e giochi in occasione del Carnevale.
La pavimentazione in sanpietrini risale solamente al 1870.
Fino a pochi anni fa era invasa dal traffico e dalle macchine parcheggiate: in anni recenti venne completamente restaurata ed ora è isola perdonale.
Prospiciente al bellissimo Palazzo Pamphili si trova la cinquecentesca Fontana del Moro di Giacomo della porta con bacino superiore polibato, cosiddetta a causa della secentesca statua centrale, un Etiope che lotta con un delfino. La fontana acquistò l'aspetto odierno nel 1874, quando vennero aggiunte le altre statue.
La statua del Moro era stata originariamente progettata dal Bernini per la terza fontana, quella cinquecentesca del Nettuno sempre di Della Porta, rimasta disadorna fino al 1878, quando venne ornata dalla colossale statua del dio che lotta con la piovra, contornato da affascinanti nereidi e tritoni.
La Fontana dei Fiumi è il capolavoro di Bernini il quale, pur non essendo molto amato da Innocenzo X, riuscì a far accettare il suo meraviglioso progetto: la base rappresenta i 4 fiumi Nilo, Gange, Rio della Plata e Danubio su un basamento di travertino, e ornata di statue e piante esotici, come la palma, la peonia, il leone, il drago, il serpente.
La leggenda racconta che il personaggio del Rio della Plata venne scolpito in atteggiamento di timore del crollo della chiesa di Sant'Agnese in Agone sita proprio di fronte, opera di Borromini, con cui era nota la forte rivalità: la leggenda però è apocrifa, perchè quando venne inaugurata la fonta, nel 1651, la chiesa ancora non c'era, venne iniziata l'anno successivo. La statua del Nilo è velata, perchè allora non si conosceva ancora la sorgente.
L'obelisco, proveniente dal Circo di Massenzio, è una copia romana del tempo di Domiziano.
Il Bernini si fece aiutare nella traduzione dei geroglifici dal grande erudito Athanius Kircher: probabilmente l'obelisco era situato originariamente nel Tempio di Iside.
La chiesa prospiciente è dedicata alla giovane martire Agnese, qui uccisa nel 304: edificata nell'VIII secolo, venne totalmente rifatta dai Rainaldi e dal giovane Borromini. All'interno si trova sia la tomba di Innocenzo X che la testa della martire.
La piazza, splendida tutto l'anno, in questo periodo si riempie di una folla variopinta e variegata, attratta anche dall'animazione e dalle curiosità, come la Giostra in legno che fa la felicità dei bambini, statue viventi, clown e spettacoli di musica e canti, come questo gruppo indiano che si esibisce in canti e danze tradizionali.
Per approfondire:
Roma Segreta
Che bei colori!
RispondiEliminaFinalmente un pò di luce ...almeno da voi.
Qui, tanto per cambiare piove :(
Ma allora eri anche tu una Barbi dipendente!
buona settimana.
kiss
Ma sai che questo post è davvero bellissimo? Grazie e .. brava
RispondiEliminaPS: mi hai riportata indietro nel tempo quando, bimba, ero affascinata dalle bancarelle della befana a piazza navona :-)
adoro Roma...durante il Natale è una favola!
RispondiEliminasono stata spesso al mercatino di Piazza Navona...che bello!!
grazie mille per questa bella passeggiata natalizia!!!
Grazie per avermi riportato indietro negli anni.. da piccola mi portavano sempre al mercatino di piazza Navana sia per Natale.. che per la Befana! Complimenti, bellissime foto!
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RispondiEliminaa Viviana: ma certo, io adoravo le Barbie, ne avevo 9 e una marea di vestiti: ancora ce l'ho, veramente! Ho regalato solo i mobili, il resto me lo sono tenuto
RispondiElimina:-)
Ieri mattina c'era un sole splendido, peccato che già nel pomeriggio è ricominciata la pioggia
@ Elle: anch'io ci andavo sempre, ho dei bellissimi ricordi
RispondiElimina@ Chiara: qui il Natale si respira veramente, sono contenta di averne fatto respirare un po' anche a voi
@ Barbare: grazie, è stato un piacere anche per me!
Che blog interessante! Viaggi, arte, cucina, fotografia...leggerti è davvero molto piacevole...complimenti! Buonissima serata :-)
RispondiEliminafantastico il Natale a Roma tra le mille bancarelle e mercatini !
RispondiElimina@ Mary: hai ragione, festeggiato così è veramente bello e colorato!
RispondiEliminaGrazie Romy e benvenuta, mi fa sempre piacere avere nuovi gentili ospiti!
sono venuta qui per mostrare le tue foto del tevere al mio compagno e troviamo questo nuovo reportage...meraviglioso...ch eluc ee ch ecolori...sei davvero brava!
RispondiEliminala mattina è la stessa, il cielo e il sole anche...il resto era già lì, ho solo dovuto fotografarlo
RispondiEliminapiazza navona cosi non l'avevo mai vista, belle foto, complimenti
RispondiEliminama come, non ti è mai capitato di andarci sotto Natale? E' veramente affascinante...
RispondiEliminadi tutto ciò mi parla sempre mio fratello che, fortunato lui, abitando a Roma porta sempre i suoi bimbi a piazza Navona per il giorno della befana per mangiare le famose ciambelle giganti!! Che scema, vengo sempre a Roma in estate e mi perdo tutto questo. Vediamo l'anno prossimo.
RispondiEliminaCiao
ma devi venire anche per Natale, una volta, il centro di Roma è bellissimo, tutto addobbato!
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