I miei viandanti
sabato 8 novembre 2008
L'inizio del Sentiero nella Foresta Incantata
Lorenza del blog Galline Second Life mi ha invitata ad un grazioso Meme, un meme un po' particolare in verità. Sta scrivendo la sua tesi in Scienze dell'educazione, e l'argomento è proprio la blogsfera, ed il significato che ha per un blogger raccontarsi nelle sue pagine virtuali, nel suo diario aperto a tutti i pellegrini che vogliono percorrerlo.
Non so quanto questo post possa servirle, spero abbastanza, in ogni caso forse serve anche a me, per fare un bilancio sincero di tutto quest'anno passato assieme ai miei viandanti, casuali o affezionati.
Un anno fa tutto pensavo tranne che aprire un blog, visto l'antefatto. Mi spiego meglio: sono stata per cinque anni la webmaster di un sito, cosa ben più impegnativa di un blog, almeno come progettazione.
Nel febbraio del 2003 ho cominciato a pasticciare seriamente col computer, prima mi limitavo a girellare per la rete, stavo spesso nella famosa Chat C6, soprattutto scrivevo mail, e poco altro.
Cominciavo già ad impraticarmi di grafica, poi mi saltò il ticchio di mettere le mani in un web editor, FrontPage: programma niente affato semplice, anche se non al livello di Dreamweaver con cui non ho mai avuto un buon rapporto.
Le cognizioni tecniche cominciavo ad accumularle, solo non riuscivo a trovare un argomento che fosse abbastanza interessante e particolare da attirare gente nel mio sito: di cosa parlare? Di gatti? Ce n'erano tanti, bellissimi, troppi.
Di letteratura? Di fotografia? Di archeologia? Mi sembravano argomenti interessanti, ma fare un sito specialistico richiede delle conoscenze forse più approfondite delle mie.
Poi una sera, a teatro con la mia amica Marta, ho avuto una specie di illuminazione divina, uno di quei raptus di cui poi ti vergogni per giorni, settimane intere addirittura.
Lo spettacolo si teneva al teatro Argot, in Trastevere (il mio quartiere, da cui manco da svariati anni), ed era recitato da un solo attore, di media età e media notorietà, bravissimo ( però non vi dico il nome): mentre seguivamo la pièce teatrale mi venne l'idea di pubblicare un sito su di lui, di cui in rete avevo scoperto si potevano trovare tante ma sporadiche notizie, assolutamente scollegate fra di loro. Le idee a volte sembrano cadere dal cielo, come meteore poi, se ci ragioni sopra, scopri che stavano covando dentro, maturando da sole, un lavorìo inconscio di sottofondo e poi, all'improvviso, eccole lì, tutte in fila, luminose, folgoranti.
Finito il monologo, riuscii a trascinare la mia recalcitrante amica fuori dal camerino, amica che non credeva assolutamente avessi la faccia tosta di fermarlo: ed invece l'ebbi. La reazione alla mia proposta di pubblicare un sito su di lui fu di una carineria incredibile, in due minuti avevo indirizzo, numero di telefono, promessa di materiale inedito. Mi mise in contatto addirittura con la sua agenzia, che mi spedì un servizio fotografico mai pubblicato prima.
Vista l'abbondanza di materiale e la sua disponibilità, mi misi di buzzo buono per un paio di settimane a costruire il sito, impresa niente affatto facile sia dal punto di vista progettuale che tecnico: si tratta infatti, a differenza di un blog, di progettare una struttura organizzata, inventarsi una grafica, scrivere i testi, comporre delle pagine accattivanti, creare una copertina, fare i collegamenti etc...
Ad un certo punto mi dissi che, come al solito, rischiavo di strafare, di puntare al di sopra delle mie possibilità, rischiando un tonfo clamoroso e, stavolta, pubblico.
Il sito uscì poco dopo, ed incredibilmente (complice anche una famosa serie televisiva a cui aveva appena cominciato a partecipare) avemmo subito un boom di ingressi, e soprattutto decine di lettere di ammiratori che scrivevano alla nostra casella di posta (dico nostra perchè ero io l'amministratore, ma ovviamente le lettere le giravo a lui).
Questo entusiasmo durò un paio di anni, corroborato anche dagli aggiornamenti continui e dalle fotografie di scena in bianco e nero che scattai durante le estati successive, ai suoi spettacoli teatrali, fotografie che tra l'altro sono state ripubblicate senza che io lo sapessi. Ricordo ancora come momenti deliziosi le cene dopo-spettacolo con l'intera troupe che lo seguiva nei suoi spettacoli, ho conosciuto delle persone estremamente interessanti! Col senno di poi, credo che fosse un modo per vivere, in qualche modo, in una realtà diversa, di cercare di sentirsi parte di un mondo più creativo che la banale vita quotidiana.
Un'altra cosa positiva è che con alcune sue affezionate ammitrici rimasi in contatto per anni, sviluppando delle piacevolissime amicizie epistolari.
Poi, piano piano, il sito cominciò a vivere di luce riflessa, gli aggiornamenti si diradarono, per poi arenarsi del tutto. Per un anno circa rimase completamente fermo, anche se qualche sporadico ingresso ancora c'era.
Anche i nostri contatti si diradarono, qualche telefonata, due chiacchiere, e nulla di più.
Nell'ottobre dell'anno scorso mi chiamò per anticiparmi che la sua nuova agenzia stava progettando un sito ufficiale, un sito serio, e che il vecchio avrebbe dovuto necessariamente chiudere.
Dopo un iniziale dispiacere, pensai che il sito era già morto di morte naturale, e che aveva poco senso tenerlo in vita, per cui gli assicurai che in un paio di giorni avrei sistemato tutto, chiuso la casella postale e tolto dalla rete il materiale.
Chiuderlo ha richiesto pochi minuti; mi ero dimenticata anche di chiedere se poteva servirgli qualcosa del vecchio sito. Ho scoperto poi che aveva già provveduto per conto suo, visto che sul nuovo sito c'era anche qualche materiale già pubblicato nel mio.
Quel sabato mattina si era chiusa una fase, durata quasi cinque anni. Fu proprio quel sabato autunnale, in pomeriggio un po' malinconico, che mi venne in mente di aprire un altro spazio, mio questa volta, che parlasse non di un'altra persona, ma di me, della mia vita, degli eventi piccoli e grandi che animano i miei giorni, le mie passioni, i miei interessi.
Per un attimo mi dissi che era una gran botta di egocentrismo, ma a chi vuoi che interessi la tua normalissima vita, fatta di cose normali, persone normali, tutto insomma mediocremente nella norma?
Poi dissi: servirà a me, magari scoprirò qualcosa di me stessa che ancora non conosco e, anche se avessi tre lettori in tutto, ciccia (mai creduto che potessero essere di più).
Non sapevo neanche come funzionasse un blog, che piattaforma scegliere, figuriamoci cosa scriverci. Ad una prima ricerca, ho scelto Blogger, così, a caso.
Primo quesito: che nome scegliere per il mio blog? Lo sguardo è andato subito ai miei amati libri, e la folgorazione è stata immediata: ovviamente, non poteva che essere il mio libro del cuore, La Foresta Incantata, e la sua protagonista Geillis ( si pronuncia Gillis), mi sembrava perfetto.
Nel libro, ambientato nella seconda meà degli anni Quaranta, Geillis Ramsey è una ragazza solitaria, malinconica, con la testa sempre tra le nuvole, un po' insicura, con un'infanzia infelice: ha tra le sue passioni il disegno, gli animali, le erbe, i libri, adora vivere in uno sperduto cottage nella campagna inglese con un cane, un gatto e il fantasma di una cugina un po' strega.
Un mondo rurale, antico, popolato da personaggi eccentrici, con un filo di soprannaturale e magia che avvolge la dolce campagna del Wiltshire, complice la ricerca di un vecchio manoscritto misterioso, contenente ricette e pozioni di una conoscenza antica, a metà tra cucina, erboristeria e stregoneria bianca.
Ho sempre trovato questo personaggio bello e affascinante, e portare il suo nome come nick mi sembrò di buon auspicio.
Aperto il blog, scelto lo stile, il primo post buttato giù di getto, senza pensarci troppo. Sono andata nell'altra stanza, dove mio marito stava pasticciando anche lui al suo computer, gli ho dato l'indirizzo e gli ho detto di andare a vedere.
Ecco, così ho cominciato.
Poi, mi sono chiesta: ma che cavolo ci scrivo, adesso? Non avrei mai pensato di fare un blog di ricette, sono sempre stata una mezza frana in cucina (lo credereste?), insicura, pasticciona...
Ho cominciato a scrivere dei miei adorati gatti, poi non so come i post sono usciti uno dopo l'altro, come per magia: una torta di mia zia, la frittata di mamma, poi un libro, poi ancora una canzone...
La mia prima lettrice che commentò, un avvenimento (era Nightfairy, carinissima veramente).
Bilancio di un anno: ho imparato a cucinare, colleziono libri di cucina, sperimento ricette e qualche volta le invento. Ho perso molte delle mie insicurezze culinarie, perchè ho scoperto che più si fa pratica e meno si sbaglia.
:-)
Ormai vengo considerata un'autorità in fatto di dolci, non è incredibile?
Ho ripreso la fotografia, che avevo un po' tralasciato, dopo lo smontaggio della camera oscura, mi sono impratichita di digitale, elaborazioni grafiche e così via. Ho finalmente imparato ad usare Photoshop.
Ho trovato il modo di utilizzare le centinaia di fotografie fatte negli ultimi viaggi, sto rielaborando tutti i racconti dei miei viaggi parigini, sperando di affascinare ed essere utile a qualcuno. Le persone che mi scrivono per ringraziarmi delle mie informazioni ancora riescono a commuovermi.
Ho cominciato a girare per Roma, la mia splendida città, con occhi da viaggiatrice, con la macchina fotografica al collo e la guida Michelin, alla ricerca di posti suggestivi da raccontare.
Ho ripreso a scrivere. Dopo un paio di decenni di frenetica attività scrittoria (fallimentare, almeno finora) in cui ho collezionato quaderni di appunti, racconti, un paio di romanzi mai terminati, due gialli, progetti di libri mai scritti, diari di viaggio, quasi tutto inesorabilmente finito al macero (sono la critica più severa di me stessa, per fortuna), ho ripreso il gusto dello scrivere, del limare le mie righe,scegliere gli aggettivi, definire i miei pensieri in forma scorrevole, comprensibile, qualche volta poetica, qualche volta spiritosa.
La scrittura richiede costanza, allenamento, all'inizio ti sembra di non riuscire ad esprimere nulla dei tuoi pensieri confusi , poi le parole cominciano a fluire sul foglio bianco, impetuose, prorompenti, come un fiume in piena che rompe gli argini e riesce a riempire tutti gli spazi, a comprendere e spiegare tutto.
I miei amici sanno di me più dal blog che dal telefono, i miei post funzionano tipo editoriale, in cui anche chi mi conosce solo per interposta persona sa tutto di me e della famiglia: ci sono alcune persone che vengono a dare un'occhiata tutti i giorni (mia madre, mia suocera, addirittura mio marito, le mie amiche, anche semplici conoscenti o amici di amici), qualche volta mi telefonano dopo aver letto le novità, commentano, si informano: è anche un modo carino per tenere dei rapporti che altrimenti sarebbero più sporadici, sfilacciati.
Tutto questo ancora mi sembra incredibile, l'idea che quello che scrivo, penso, vivo, possa interessare parecchie persone è decisamente una novità entusiasmante, ma è anche un modo per mettersi in comunicazione col mondo esterno: come me altre decine di persone scrivono, pensano, vivono esperienze simili o diversissime dalle mie: ma tutte, come me, sentono l'esigenza di comunicarlo al mondo.
Ho conosciuto tantissime persone, in questo anno.
Ho scoperto veramente cose di me che non sapevo,ma il blog mi ha dato, a volte, la spinta per uscire fuori dai confini del mio ego e interessarmi a quello che succede fuori, ad affacciarmi alla mia finestra virtuale non come semplice spettatrice, ma con l'emozionante sensazione di farne parte, di partecipare, di avere ancora la forza di emozionarmi, di interessarmi, di indignarmi.
Tutto questo è andato assolutamente oltre le mie intenzioni iniziali, pensavo che il mio piccolo diario virtuale sarebbe rimasto proprio quello, un diario su cui buttare giù qualche appunto, appiccicarci qualche fotografia.
E' diventato molto, molto di più, invece. Qualcosa, forse, di cui ora sarebbe difficile fare a meno.
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Cara Laura, e da te nasco io..visto che mi sono imbattuta sul tuo blog mentre ricercavo su internet la ricettta delle polpette di melanzane. Prima di leggerti non sapevo neanche cosa fosse un blog, pensavo roba da ragazzini e ragazzine della scuola media alle prese con i loro primi amori e la voglia di tenere un diario virtuale. Che tentazione accedere alla pagina Crea Blog e poi cercare il nome anch'io tra i miei libri preferiti. Scelsi sicura "la montagna incantata" di Thomas Mann. E da li tutto il resto...Parigi, le ricette, mio figlio e, spero presto, i miei gatti!
RispondiEliminaUn abbraccio.
Elena
che bello ...
RispondiEliminadida
Grazie Geillis..grazie di cuore....è bello è prezioso...è profondo...sai che anche alcuen mie amiche aprono il mio blgo per sapere come sto? un abbraccio per questo tanto!
RispondiEliminaGrazie a te, Lo, è stato un modo per fare un bilancio chiarificatore!
RispondiEliminaGrazie Dida!
Cara Elena, non avrei mai pensato di essere di ispirazione a qualcuno!
:-)))
Mi fa molto piacere, davvero!
Che bel post, ci si legge tutta la tua personalità, le tue speranze e i tuoi sogni. In molte cose mi sono ritrovata, come per il fatto che i miei amici lontani sanno come me la passo grazie alla lettura del blog. Anche la passione per la scrittura mi appartiene... un libro nel cassetto, tanti racconti letti solo da me, oppure pubblicati in antologie che circolano poco. Anch'io ho ripreso questa passione, tra paretesi ho appena postato il mio primo blog-racconto (se vuoi leggerlo: http://colorarelavita.blogspot.com/)
RispondiEliminaBaci e continua così!
ma certo che voglio leggerlo, cara collega di penna!
RispondiElimina;-)
Che bello il tuo racconto anche se mi ha lasciato una curiosità enorme sull' artista in questione!!!
RispondiEliminaPoi ho letto la recensione del libro, e mi hai fatto venire voglia di comprarlo, la trama è molto carina....speriamo di trovarlo altrimenti lo ordino.... Grazie, continua a proporre!!
^_^
Il libro lo trovi nella seziona Fantasy di qualsiasi grossa libreria, edizione economica SuperBur: lei ha scritto una quadrilogia arturiana molto famosa, che inizia con La Grotta di Cristallo: se trovi quelli, trovi anche la Foresta!
RispondiEliminaIl romanzo è bellissimo, poetico, malinconico, fa venire voglia di tuffarsi in quel tempo così affascinante, io l'ho riletto decine di volte, e poi è scritto benissimo!
P.s. mi spiace per l'attore, ma non voglio fargli ulteriore pubblicità
:-)
sono un po' cattivella, ultimamente
Gironzolavo tra i blog ed eccomi qua.. buona settimana!!!
RispondiEliminaDual
grazie Dual, buon gironzolamento e buona settimana
RispondiEliminageillis, da laura a laura vorrei dirti che sei una bella persona dal cuore sincero,
RispondiEliminaqueste pagine di diario autobiografico dicono di te di quanto tu sia in gamba! puntare su di sé è la strada giusta e la risorsa vera che per giunta dà sempre un grande feedback, l'esperienza lo prova,
misurarsi con le cose e con gli altri fa parte del gioco relazionale e ci aiuta sia ad imparare, a migliorarci che a ridimensionare i nostri personali loops autarchici,
tutti a dire che ero brava in cucina ed io m'ero un po' montato la testa! ora vedo quanto siano brave tutte e parecchio più di me! però allo stesso tempo so quali siano le mie personali ability così alla fine il blog è pure un esercizio di consapevolezza e questo, dico per me, lo trovo molto proficuo,
tu geillis sei romantica vitale sincera appassionata e autentica e credo che siano grandi qualità in una donna..ah non sei per nulla piena di sé e questo è veramente pregevole!
buon compleanno al tuo blog,
a te un caro abbraccio!
Grazie Laura, le tue parole sono bellissime e mi hanno veramente commossa!
RispondiEliminaTi ho letta tutta d'un fiato. Sei strepitosa!!!! Un abbraccio Laura
RispondiEliminagrazie!!!
RispondiEliminaViaggiavo nel blog non sò alla ricerca di cosa e di chi, in preda a quel tipico desiderio di cibo che piglia quando si è a dieta. Ebbene è da qualche mese che seguo un regime dietetico, oltre a frequentare una palestra, per diminuire il mio peso e ho ottenuto buoni risultati finora. Durante il tempo libero mi piace aggirarmi per supermercati e leggere le etichette dei cibi cotti e precotti che finora ero abituata a mangiare; alla fine esco da quei luoghi senza avere comprato nulla.
RispondiEliminaPiano piano mi stò riappropriando dei sapori semplici (un es una mela rossa ha un sapore particolare e mangiare subito dopo una noce, lascia nel palato un sapore differente di quello che ritrovo mangiando una noce dopo ananas e kiwi). La cucina è un'arte; è una festa del palato. E' incredibile la sensazione che provo ogni qualvolta mangio un pezzo di cioccolato fondente puro! Ed in questa scoperta delle sensazioni, ho digitato ricerca "carnevale ricette artusi" ed è comparsa la foresta incantata. Un sito dove le foto dei cibi, rieccheggiano note sconosciute nell'aria, dove i dosaggi paiono ispirati ad un amore che si fonde con la passione. Che dire...Grazie di esistere! Laura
mia cara omonima, nessuno mi aveva mai ringraziato di esistere
RispondiElimina:-))
però grazie davvero, anch'io ho sempre problemi di peso e dieta, cerco di riappropriarmi di sapori e di fare un'alimentazione calibrata, da me cose ricette troppo grasse non ne troverai, oppure ne troverai poche, perchè cerco sempre di stare attenta a come cucino!
Un abbraccio, grazie delle tue bellissime parole
Tantissimi complimenti per questo blog. E'davvero piacevole leggerlo e guardarlo. La tua foresta incantata è affascinante e coinvolgente. Ti prenderò d'esempio per il mio piccolo,appena nato blog...è stata una lampadina che si è accesa all'improvviso anche per me; non so ancora dove mi porterà e cosa diventerà...
RispondiEliminaGrazie.
Eleonora
Il tuo blog è bellissimo!
RispondiEliminaCi sono capitata x caso,cercando immagini di "sentieri nella foresta"....curiosando da una foto all'altra,sono arrivata qui,nella foresta incantata,che tra l'altro è il mio libro preferito...quello che rileggo anche più volte all'anno...e ogni volta mi piace sempre di più e scopro immagini nuove.
:-)
Giulia
È un blog bellissimo!
RispondiEliminaLa foresta incantata è un luogo da favola da scoprire ogni volta.
È il libro che amo di più...lo rileggo più volte all'anno,scoprendo ogni volta qualcosa di nuovo.
:-)))
Giulia.
P.s.: pensavo di essere l'unica a fare la turista a casa propria.