I miei viandanti

lunedì 3 novembre 2008

Tecniche di base di Fotografia, applicate alla Fotografia Gastronomica, terza parte

Ed eccoci alla terza ed ultima lezione, sempre che non abbiate deciso di averne abbastanza nel frattempo.

I Colori: a rischio di ripetermi, i colori e la luce che usate nelle vostre fotografie di piatti sono fondamentali per invogliare qualcuno a provare la vostra ricetta, il che è quello che desiderate quando pubblicate un vostro piatto, sennò non vi dareste tutta questa pena, o no?

Gli accostamenti di colore di un piatto sono importantissimi per far venire l’acquolina in bocca ai vostri convitati virtuali:Il colore dipende dalla luce, l'abbiamo già detto, ma dipende anche dagli oggetti della vostra fotografia.

Quando componete un piatto (attenti agli schizzi, alle briciole e al cibo senza forma), mettete vicino qualcosa che stacchi come colore,

e dia un tocco in più alla vostra composizione: delle foglie di basilico, ad esempio, delle fettine di pane, e cose del genere. In questi casi ho scelto dei colori patriottici, su sfondo neutro.

Nel caso della marmellata di prugne, ho accostato questa marmellata di prugne ad un bel colore turchese (che richiama l'estate e il mare), al colore dorato del sole e dei prugnoli sul piatto.

La stessa marmellata, in pieno sole leggermente controluce, su un piatto bianco (l'esposizione è stata presa sulla marmellata, non sul piatto, ormai dovreste aver imparato) ha una riuscita diversa, non trovate?

Stessa identica ambientazione, stesso controluce destro, sempre marmellata, con accostamento arancione-turchese.


Questo per spiegarvi praticamente come la luce e i colori possano determinare la riuscita cromatica di una fotografia.

In alcuni casi, se avete sulla macchina l'opzione Saturazione, usatela, sulle persone non va granchè bene, ma su fotografie come queste un bel colore saturo è decisamente consigliabile.

Su Saturazione, Luminosità e Contrasto si può intervenire dopo, ma di questo parlare più avanti.

Obiettivi: stesso discorso di cui sopra, una reflex ha la grande opportunità di poter montare obiettivi diversi, il che significa che con un buon teleobiettivo si possono avere degli sfocati bellissimi.

Con una piccola digitale, invece, sappiate che quando agite sullo zoom, non state cambiando obiettivo (come succede nella reflex) ma solamente ingrandendo i pixel, per cui è facile che vi si sgrani la fotografia.
Se però aprire lo zoom al massimo non è consigliabile per questo motivo, sappiate che lo zoom al minimo è un grandangolo: questo tipo di obiettivo è deformante, soprattutto a distanza molto ravvicinata (non per i paesaggi, dove va benissimo): non usatelo né per i ritratti ( rischiate di far venire il nasone a chiunque) nè per i vostri still-life, a meno che non lo usiate da una certa distanza.
Preferite usare lo zoom a metà o poco oltre, su un normale-piccolo teleobiettivo, nel caso ritagliate la fotografia in fase di rielaborazione grafica, ne guadagnate sia in definizione che in derformazione.

Flash: come già detto prima, usatelo solo se siete disperati, la luce del flash è unidirezionale, fredda, artificiale. Purtroppo in alcune situazioni (notte, cucine molto buie) non se ne può fare a meno.

Per farvi capire la differenza: la torta al limone sopra è la stessa della fotografia sotto, fatta con la tascabile.

La prima immagine è stata presa di sera, in una cucina buia, con l'illuminazione del lampadario più il piccolo flash. La fotografia sotto è stata presa di mattina, sotto una finestra luminosa. I colori hanno una resa naturale, il bianco dello zucchero a velo è assolutamente calibrato.

Può essere usato in maniera più creativa solo su una reflex (agendo sui tempi di scatto per catturare la luce ambiente) ma sulla tascabile non avete alcun controllo sul flash.

Unico accorgimento, se proprio lo dovete usare: non avvicinatevi troppo, preferite una flashata più lontana, almeno non si vedono bagliori acceccanti e tutti gli oggetti risultano illuminati dalla stessa luce alla stessa distanza: come si vede dalla foto sotto, l'esposimetro ha flashato la fetta e poi ha interrotto il lampo, ingannato dal bianco, per cui il resto rimane parzialmente in ombra:

questo con una piccola digitale che ha il tempo di posa fisso, mentre con la reflex si può usare un tempo di scatto lento (tipo 1/60 di secondo) che ci permette di catturare anche la luce ambiente.
Fate qualche prova con tempi di posa differenti, e capirete la differenza.

Ricordatevi che sulle superficie bianche (tipo i piatti, lo zucchero a velo) o riflettenti (metallo, ceramica lucida) il flash spara, cioè colpisce il bianco e torna indietro, stravolgendo l’esposizione della fotografia oppure determinando bagliori e lampi di luce sgradevoli.

In questa foto il piatto mi ha sparato indietro la luce del flash, perchè ero troppo vicina.

Nel caso del risotto sotto, invece, ero molto più lontana (ho imparato la lezione, evidentemente), ho ripreso un bel pezzo del tavolo, e poi ho tagliato in fase di elaborazione: non che la luce sia meravigliosa, ma almeno il piatto non mi ha sparato, nè ci sono riflessi troppo invadenti.

Ed ora la parte più noiosa,

Pixel e risoluzione: partiamo dal presupposto che dobbiate stampare una foto in grande formato. Più è alta la risoluzione, più è grossa la dimensione, e più la fotografia potrà essere stampata grande, senza che si veda la grana, in questo caso i pixel: in ogni caso, maggiore è la risoluzione e il formato, migliore sarà le definizione, anche sul computer, tipo se volete usarla come salvaschermo. Questo vi permetterà anche di effettuare grossi ritagli, per ingrandire qualche particolare, senza che la definizione ne soffra.

Le fotografie con alta risoluzione però pesano moltissimo, in termini di byte: occupano molto spazio nella scheda di memoria della macchina, ma questo è un inconveniente che si può superare comprando delle schede più capienti, oppure avendo sempre dietro delle schede di scorta (se siete in viaggio).
Occupano spazio anche sul blog, per cui dovete assolutamente, in fase di elaborazione per la pubblicazione:

uno, ridimensionarle (tipo 500 pixel per 350 va benissimo per pubblicarle al massimo delle dimensioni che permette Blogger), e due, scegliere l’opzione ( se usate Photoshop) Salva per il Web: questo significa che, se la macchina fotografica salva la fotografia a 300 pixel (la definizione usata comunemente per la stampa), per pubblicarla sullo schermo va benissimo una risoluzione a 72 pixel, che pesa molto meno.

Lasciatevi sempre una copia di riserva dell’originale, e salvatela nel nuovo formato con un altro nome: in ogni caso, evitate di salvarla troppe volte (l’originale), perché ad ogni salvataggio si perde qualcosa. Questa questione della risoluzione e delle dimensioni è molto importante: evitate di trasferire files che pesano un Megabyte o più, quando una bella fotografia salvata per il web ne pesa 100, 200 Kilobyte o poco più, cioè un decimo.

Ricordatevi però che, una volta rimpicciolita una fotografia (come dimensioni e come risoluzione) non è possibile tornare indietro, non finirò mai di ripetervi di tenervi sempre una copia di scorta dell’originale, magari salvata su Pen Drive o su CD.


Photoshop: chiunque pasticci con la fotografia, non può non usarlo, mi spiace. E’ l’equivalente della camera oscura d’epoca, si può rimediare a tantissimi errori, correggere le dominanti, sfocare gli sfondi, controllare l’esposizione (ma se non ci sono errori è meglio, ovviamente), saturare i colori, sovraesporre alcune parti o scurirne altre, addirittura cancellare imprecisioni, insomma, è fondamentale.
Si possono anche creare degli effetti grafici molto carini sulle fotografie, tipo cornici, scritte e così via.

Se poi ritenete che sia troppo difficile per voi (lo è, all’inizio, bisogna avere un bel manuale su cui partire), usate il semplicissimo programmino di Microsoft, Office Picture Manager: ci sono tutte le opzioni di base, tipo Ritaglio, Ridimensionamento, Luminosità, Contrasto, Saturazione. Il programma è estremamente semplice e molto intuitivo, le elaborazioni sono accettabili, per iniziare va benissimo poi, quando avete cominciato a pasticciare un po', potrete passare a Photoshop.

Per un minimo di effetti grafici, compreso in Office c’è anche Paint, con cui potete sovrapporre scritte, fare qualche semplice decorazione e così via. Ricordatevi che in rete ci sono centinaia di fonts da scaricare, bellissimi, ma sapete come fare per installarli?

Immagino di sì, ma ve lo ripeto comunque: scaricateli compressi e salvateli tutti nella stessa cartellina, poi in un'altra li decomprimete.

Andate su Pannello di Controllo, aprite Aspetto e Temi e cercate la Cartellina Caratteri (sul mio sta sulla sinistra). Poi fate il copia incolla di tutti i nuovi caratteri, che Windows installerà automaticamente in tutti i programmi.

Vi sono stata abbastanza di aiuto? Per qualsiasi domanda, chiedete pure!

15 commenti:

  1. Ed eccomi pronta per una nuova lezione, mi accomodo!!! ^_^

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  2. è tutta tua
    :-)
    anche perchè è l'ultima, non voglio fare un corso di fotografia, solo qualche consiglio

    se poi vuoi qualche appronfondimento, a tua disposizione

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  3. Grazie mille per questi consigli, ho cominciato a leggerli e sono utilissimi, spero di riuscire a farne tesoro!
    Evelin

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  4. Ah, quanto amo il Photoshop!! :-)

    Grazie per questo mini-corso!! :-)

    Un abbraccio, a presto!! :-)

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  5. sei stata chiarissima...ho anche capito che le mie schifose foto serali...dipendono dal flash...cercherò di usarlo bene e meglio...ho scoperto che se uso la luce sopra il fornello...riesco ad ottenere qualcosa di vedibile anche con il buio pesto! ;)
    Io uso sempre Photoshop...spero di scoprire qualche trucco in più! bacione

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  6. Ciao Evelin! Ho cercato di dare consigli un po' tecnici e un po' di buon senso, spero proprio che ti siano utili: se poi non sono stata chiara oppure esauriente, scrivimi pure

    @ Lo: purtroppo quello di usare il flash è un errore che talvolta non si può evitare: se trovi delle luci alternative per illuminare lo sfondo (anche un lampadario, etc...) magari riesci a schiarirle un po'

    Io ho imparato a usare Photoshop sulla base delle mie conoscenze della camera oscura: è ovvio che avere delle solide basi tecniche aiuta a migliorare le fotografie, soprattutto usare comandi come Correzione selettiva di colore, o il Timbro clone, oppure Brucia e Scherma...se ti serve una lezioncina aggiuntiva su queste tecniche, dimmelo

    @ Andrea: grazie a te per averlo seguito
    :-))

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  7. garzie dei numerosi consigli speriamo di farne buon uso

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  8. bhe se non ti scoccia mi sa che mi serve molto una lezione...io mi limito ai ritagli, aggiustamenti....cose semplici!

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  9. ciao Gunther, dimmi se ti sono stata utile in qualche modo!

    @ Lo: allora mi attrezzerò per svelarvi qualche trucchetto

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  10. Interessantissime queste lezioni di fotografia gastronomica. Attendo la prossima ;) cat

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  11. Mi spiace, cara Cat, ma mi sa che per il momento sono finite
    :-)

    Posso fare qualche approfondimento su richiesta, se vi va, dimmi se c'è qualche argomento in particolare che ti interessa o non è stato spiegato bene

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  12. Grazie per i tuoi preziosi consigli!
    Come stai? Ti faccio gli auguri per il tuo blogcompleanno che con qualche giorno di differenza ho festeggiato anche io.
    Fai gli auguri anche a tuo marito...complimenti.
    Baci a presto

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  13. cara Viviana, tu sei una di quelle per cui questi consigli sono superflui, credimi

    Le tue foto sono molto belle , anche se non sei una Nikonista
    :-))

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  14. Grazie, come hai scritto le foto sono molto importanti. Noi con la nostra vecchia digitale, facciamo i miracoli. Luca ha una bellissima reflex ma usa il buon vecchio rullino. Per non usare il flash della digitale, abbiamo comprato un cavalletto completamente snodabile e con un banalissimo trucco, ora fotografiamo con la sola luce di casa. Impostiamo le funzioni di base, ovviamente togliamo il flash automatico e attiviamo l'autoscatto. Si evitano vibrazioni e la macchinetta ce la mette tutta per fare al meglio il suo lavoro. Speriamo di essere utili anche noi a qualcuno, ma soprattutto grazie degli ottimi consigli che mettermo sicuramente in pratica.
    Saluti by Sabrina&Luca

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  15. io alzo la sensibilità a 400, o anche oltre, così guadagno qualche stop ed evito il mosso
    :-)

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Pellegrino che ti aggiri per queste lande incantate, mi farebbe piacere una traccia del tuo passaggio...

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