I miei viandanti

martedì 18 novembre 2008

Ricetta siciliana: spaghetti alla mollica

Purtroppo non ho nulla da spartire con quella meravigliosa isola che è la Sicilia, tranne una vacanza sotto L'Etna e un marito di ascendenza messinese.
All'università, però, ho avuto molti amici di Palermo, di cui mi affascinava molto la cadenza.

Questa semplicissima ricetta, molto mediterranea, mi fu cucinata da un mio amico palermitano, un aspirante egittologo che cucinava benissimo, palermitano per cui avevo una bella cotta, e con cui finì un po' a schifìo, ma questa è un'altra storia...
:-)

Ogni volta che lo andavamo a trovare, lui e il suo coinquilino anch'egli palermitano, che abitavano in un piccolo, delizioso attico sul Gianicolo, vicino Villa Pamphili, il provetto cuoco ci faceva assaggiare un piatto diverso: una sera ci cucinò un gulash veramente speciale, con un sughetto piccante che avvolgeva carne e patate come una crema: non credo sia un piatto tipico di Palermo, ma lui lo cucinava in modo divino. Insolito che così giovane, dovevamo avere poco più di vent'anni, sapesse cucinare così.

Comunque, un giorno a pranzo improvvisò questi spaghetti, che per vent'anni non ho più mangiato, ma mi era rimasto impresso il modo con cui li aveva cucinati. E' incredibile come certi ricordi rimangano impressi, i nostri libri di egittologia accatastati sul tavolo del soggiorno, la cucina un po' buia, molto vissuta, l'odore delle acciughe, lo scricchiolio dei granelli di pangrattato sotto i denti...
Quando mi è preso il ghiribizzo di provare a cucinarli, sono venuti veramente uguali a come li ricordassi, anche se in questo caso ho fatto uno strappo alla mia regola del vegetarianesimo, perchè ci sono delle acciughe, va beh, spero che sarò perdonata dai puristi.
Potrebbe essere interessante farla col patè di olive, la prossima volta la sperimenterò in questa versione.

E' anche una ricetta velocissima, soprattutto se uno ha solo venti minuti per farsi un piatto di pasta e non vuole ricorrere a quei tristissimi sughi pronti.


Ingredienti per 2 persone

200 grammi di spaghetti (comunque ricrescono)
4-5 acciughe a persona (sotto'olio)
olio evo
uno spicchio di aglio
3 cucchiai di pangrattato a persona


Mettere sul fuoco l'acqua per la pasta.

In una ampia padella antiaderente (deve contenere la pasta) mettere l'aglio con un fondo di olio e far colorire due o tre minuti, quindi toglierlo e mettere le acciughe (se l'olio è quello della conservazione è anche meglio). Far sciogliere le acciughe spezzettandole, per una decina di minuti a fuoco dolce, poi tenere in caldo.

Nel frattempo, in una altra padella antiaderente, più piccola, far rosolare a fuoco dolcissimo il pangrattato con un goccio d'olio, sempre per una decina di minuti, mescolando con un cucchiaio di legno per evitare che si abbrustolisca troppo.

Quando bolle l'acqua, salarla e buttare gli spaghetti (vanno bene anche spaghettini).

Scolarli al dente, quindi riaccendere il fuoco sotto la padella con l'olio e buttarci gli spaghetti.

Rimescolarli facendoli insaporire bene magari con un goccio d'acqua di cottura, quindi versarvi sopra il pangrattato e saltare velocemente la pasta.

Servire caldi.

12 commenti:

  1. si, ne abbiamo sentito parlare spessisssimi, ma mai assaggiati!
    sembrano molto saporiti però...
    bacioni

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  2. che bella ricetta, davvero! La riproporrò, ovviamente senza acciughe ma magari con olive capperi e pinoli ;-)

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  3. Mmm, è così invitante nella sua semplicità. In effetti molte ricette sono molto meglio dei sughi pronti che sanno di tutto tranne che di pomodoro. Perchè però le dimentico di preparare? Piccola variante al posto dell'aglio...provala con la cipolla scalogno (quella lunga) tagliata finemente e fatta leggermente appassire nell'olio caldo.

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  4. la proverò senz'altro:-)

    io, non essendo siciliana, ho copiato la ricetta del mio amico palermitano, ma non saprei fare grandi variazioni, tranne forse con le olive

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  5. mmm e allora anche con i capperi....ma quindi si usa il pan grattato non la mollica del pane, per quello sbagliavo sempre!! un bacione

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  6. no no, è proprio pangrattato, deve rosolare a fuoco lento e rimanere scrocchiarello, ti assicuro che è una delizia, pur essendo una ricetta semplicissima

    Penso che i capperi vadano benissimo, visto che sono tipici della Sicilia, devi solo stare attenta al sale
    Per esempio, le acciughe sono già salate di loro, si sala solo l'acqua della pasta

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  7. Facciamo che raddoppio gli ingredienti e ci li divoriamo a tavola noi cinque! Grazie, bellissima ricetta
    Elga

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  8. SONO LA MAMMA DI ELENA, NON SO SE HAI DIMENTICATO A SCRIVERLO,MA IL PAN GRATTATO VA PREPARATO IN PRECEDENZA TOSTANDOLO IN PADELLA QUINDI SI SPOLVERA SUGLI SPAGHETTI.QUESTO PIATTO A PALERMO SI CHIAMA "PASTA 'C'ANCIUOVA" IN BIANCO ,PERCHE C'è LA VERSIONE COL CONCENTRATO DI POMODORO ,CON AGGIUNTA DI UVETTA E PINOLI. CIAO

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  9. Cara Elga, è una ricetta semplicissima ed economica, ma decisamente appetitosa, vedrai che li sfami tutti!

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  10. Non l'ho dimenticato, mi ricordo benissimo di come lo cucinò il mio palermitano
    :-))

    Magari la prossima volta provo la seconda versione

    Ciao, Maria Vittoria!

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  11. mi paic emolto la semplicità di questa ricetta, se levo l'aglio che succede?

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  12. l'acciuga ha già un sapore molto forte, ed è quello che prevale sul resto, secondo me puoi tranquillamente non metterlo oppure, come consiglia la palermitana Elena, sostituirlo con uno scalogno

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Pellegrino che ti aggiri per queste lande incantate, mi farebbe piacere una traccia del tuo passaggio...

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