I miei viandanti
venerdì 22 gennaio 2010
Sperimentazioni dolci con la mdp: Maritozzi lievitati all'uvetta
Ed ecco di nuovo in funzione la mia nuova macchina del pane. Dopo il pandolce all'uvetta, che ripeterò cuocendolo in forno, ero alla ricerca di un'altra ricetta dolce, ma non troppo burrosa.
Ho preso questa ricetta da Marianna, adattandola alla mdp (ma solo per l'impasto e la lievitazione): mi aveva intrigato per gli ingredienti semplici, senza burro nè uova, e allora mi sono subito messa all'opera.
A Roma si chiama maritozzo una pasta lievitata di forma ovale, piuttosto robusta come dimensioni, la superficie brunita e il sapore solo lievemente dolce, spaccato a metà e farcito con panna montata, era un dolce tipico della città ma che ora si trova sempre di meno, nelle pasticcerie o nei bar, rimpiazzato definitivamente dai croissants di pasta sfoglia (surgelati o meno), ma per fortuna sopravvivono bombe e ciambelle fritte, cosparse di zucchero semolato.
A Trastevere tanti anni fa la famosa Pasticceria Cecere, in via San Francesco a Ripa, faceva dei maritozzi fantastici, ora non saprei proprio dove cercarli, peccato...
Marianna li chiama maritozzi ed io farò altrettanto, specificando comunque che si tratta di paste lievitate all'uvetta, non eccessivamente dolci, bagnate con miele e cosparse di zucchero semolato.
Appena sfornate ne ho addentata una ancora calda, una vera delizia. Il pomeriggio erano ancora morbide, invece il giorno dopo sono diventate un po' più consistenti, confermando l'assunto che i lievitati, purtroppo, si induriscono entro poche ore: li ho chiusi in una scatola di latta ma non è servito a mantenerli soffici, ho ricevuto il saggio consiglio (sempre da Marianna) di chiuderli nella plastica, in maniera di averli sempre freschi e morbidi.
La prossima volta farò così.
Ho provato a fare tre forme, delle chiocciole, delle treccine e dei piccoli panini: direi che le chiocciole sono quelle riuscite meglio! Tra parentesi ho messo le variazioni (minime) alla ricetta originale (grazie Marianna!)
Maritozzi all'Uvetta
- 500 gr. di farina “00”
- 150 gr.di latte
- 75 gr. di zucchero semolato
- 60 gr. di olio extravergine d’oliva
- circa 100 gr. di acqua
- 1 cubetto di lievito di birra (5 grammi lievito secco Mastrofornaio)
- 1 cucchiaino di sale
- buccia grattugiata di un limone biologico (1 bustina di vanillina)
- 50 gr. di uvetta
Ho messo l'acqua e il latte tiepidi in fondo al cestello assieme all'olio, versata la farina.
Al centro ho messo lo zucchero, quindi il lievito secco, in un angolino il sale.
Ho lanciato il programma Impasto (1 ora e 30), poi ho lasciato un'altra mezz'ora nel cestello.
Ho tolto la pasta, piuttosto molliccia, l'ho stesa sulla spianatoia aiutandomi con altra farina, e ho mescolato l'uvetta.
Ho fatto le chiocciole ( 2 teglie), e le ho lasciate a lievitare nel forno tiepido per altre tre ore.
Poi le ho infornate a 170 gradi, nel forno caldo, per 15 minuti sulla leccarda coperta di carta forno, terzo ripiano dal basso, poi le ho voltate per farle colorire anche sopra, tenendole altri cinque minuti.
Appena sfornate, le ho spennellate con del miele sciolto con un goccio di acqua calda e cosparse di zucchero semolato.
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Buonissimi! e dolcissimi!!
RispondiEliminane prendiamo uno anche noi allora ;)
un bacione
Provero' a farli anche io sono ottimiiiiiii
RispondiEliminaciaooo
sembrano deliziosi e morbidissimi!
RispondiEliminane addenterei volentieri uno adesso li trovo strpitosamente buoni e golosi!!!bacioni imma
RispondiEliminada provare quanto prima!
RispondiEliminadall'aspetto direi che ti sono venuti bene,purtroppo sono buoni freschi dopo un giorno sono "rifatti"
RispondiEliminaQuando li ho fatti un po' di tempo fa per la colazione,li ho surgelati . tirati fuori la sera prima e riscaldati un minuto in forno prima di gustarli erano buonissimi come appena fatti.
c'è un "baretto"all'inizio di via E. Rolli, la strada di porta portese dove ancora puoi gustare il maritozzo con la panna...e che te lo dico a fa!!!
ciao Reby
davvero invitanti! complimenti!
RispondiEliminaVedo che con la macchina del pane ti sei proprio lanciata...
RispondiEliminaE questi maritozzi, soffici e non troppo dolci, sono ideali per il mio maritozzo!!!
Un abbraccio
Francesca
Cosa vedono i miei occhi!!!Sono venuti benissimo con la mdp!
RispondiEliminaGrazie e spero che ti siano piaciuti! Beh, concordo sul problema della sofficità dei lievitati i giorni successivi...mi trovo bene con la bustina di plastica, va meglio che lasciati all'aria...prova e magari fammi sapere!!!UN ABBRACCIO
Ciao Geillis,
RispondiEliminaho trovato interessante la descrizione dei maritozzi perchè io non li ho mai mangiati.
Sai, quando vado in un posto nuovo mi piace mangiare le specialità locali, quindi chissà... quando farò il tanto sospirato viaggio a Roma addenterò un buon maritozzo ammirando la bellezza della città!
eh si...qualche anno fa quando ero a ROma abbiamo cercato il maritozzo convinti tutti di trovarlo...invece siamo rimasti a bocca asciutta...questa ricettina leggera e semplice è molto appetitosa! un bacione
RispondiElimina@ Lorenza: sì, sono diventati sempre più rari...certo sono un po' pesantucci, però peccato...
RispondiElimina@ Ivy: se trovo un altro posto dove li fanno, te lo segnalerò
@ Marianna: assolutamente sperimenterò la plastica, altrimenti è un vero peccato non gustarli freschi...
@ Francesca: ammortizzo la spesa
:-)
Grazie Federica!
RispondiElimina@ Rebecca: grazie della dritta, andrò ad assaggiare quanto prima
@ Marsettina: prova, sono proprio buoni
@ Imma:sono semplici semplici ma buoni
@ Occhi di Notte: sì, il primo giorno sono davvero morbidi, poi un po' meno
@ Lady Cocca: una ricettina da sperimentare davvero
@ Manu e Silvia: un bacione a voi
A Roma i maritozzi con la panna li andvo a prendere da Romoli :-) questa tua ricetta me la sono segnata e confermo che il chiudere il lievitato in un sacchetto di plastica lo rende soffice per più giorni. Lauradv
RispondiEliminache belli e che buoni !!! da provare quanto prima!!! un abbraccio!!
RispondiEliminaBene!
RispondiEliminaIo e GG il maritozzo con la panna lo prendiamo in un bar vicino al suo ex ufficio.... non ricordo il nome ma mi sa che ci passo e ti dico!
Praticamente un maritozzo da strafogarsi!
E nel frattempo mi segno la tua ricettina!
tanto la magicamacchinetta alla gatteria va come un treno tutti i fine settimana!
nasinasi
@ Miciapallina: lo so che la tua mdp lavora alla grande, ho già visto un paio di ricette che ti rubo sicuramente, come il danubio e il pane a spiga!
RispondiEliminaFammi sapere del maritozzo, possiamo pure andarcelo a mangiare insieme, un venerdì appena mi libero
@ Katty: facili da fare, buonissimi!
@ Laura: allora qualcuno ancora li fa
:-)
Dov'è questo Romoli?
mmmh queste chioccioline te e cpio subito subito!!!!
RispondiEliminahai la rceta dei kraffen per la mdp? li ho visti nel tuo blog ma fatti a mano, io vorrei usare la macchina perchè a mn non mi lievita niente!!!!!
Ho qualche ricetta da parte ma la devo provare, vediamo come vengono... poi ti faccio sapere!!
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