I miei viandanti

lunedì 12 maggio 2014

Scenari d'eccezione per l'arte moderna



Era tanto che avevo queste foto nel cassetto (si fa per dire, essendo foto digitali), e non mi decidevo a farne qualcosa di utile e di bello.







Tra i miei progetti di reportage i Mercati Traianei figurano tra i primi della lista, devo davvero decidermi a fare una bella visita approfondita a questo luogo molto suggestivo, appena finisco il lavoro, a giugno, mi ci dedicherò sicuramente.





Nel frattempo, però, era davvero un peccato lasciare queste belle fotografie nel cassetto:  queste fotografie però non sono mie, ma di un nostro carissimo amico, Gianni Russo, scattate parecchi anni fa, in occasione di una sua visita a Roma, e sono state fatte con una scatoletta davvero ridicola, la nostra prima macchina digitale e quindi archiviate nel mio computer, assieme a tantissime altre che prima o poi mi deciderò a sistemare per mostrarvele.

Come sia riuscito, con un trabiccolo del genere, a tirare fuori queste meraviglie (nonostante, appunto, i mezzi assolutamente limitati) è davvero un mistero ma si sa, quando uno è bravo, è bravo! Gianni infatti ha seguito una scuola professionale di fotografia e ha lavorato anche come fotografo per un giornale calabrese: spero solo, quando ci andrò con la mia reflex, di non sfigurare nel confronto.
 



Mi è davvero dispiaciuto non aver visto di persona questa bellissima  mostra, ormai risalente a qualche anno fa,  dell'artista polacco Igor Mitoraj (io purtroppo quel giorno non c'ero, per cui me la sono goduta solo con queste foto, non di persona) , allestita  su un palcoscenico d'eccezione: siamo nientemeno che  ai Mercati Traianei, nel cuore dei Fori Imperiali.

 Questo pittore-sculture è l'autore dei portali laterali di bronzo della Basilica di Santa Maria degli Angeli, a Roma; della scultura  nella piazza di Tivoli, Milano e altre opere sparse in tutto il mondo; i materiali che usa sono argilla, marmo e bronzo, e si divide tra i suoi studi in Toscana e Parigi.






 Devo ammettere la mia ignoranza, questo artista mi era del tutto ignoto, anche perché in generale io non amo molto l'arte moderna, non la capisco proprio, ma in questo caso ho trovato tutto perfetto: la scelta dell'ambientazione, la bellezza di questi corpi muscolosi, possenti, il richiamo all'antico, al classico, rivisitato però in maniera decisamente post-moderna.

Davvero da ammirare anche la scelta dei giochi di luce e chiaroscuro che accarezzano le statue, delle prospettive geometriche che inquadrano le opere, e  anche il contrasto tra le superfici materiche e i colori, la porosità scabra del travertino, i riflessi caldi delle leghe bronzee, la lucentezza perlacea del marmo candido, che risaltano sui colori ruggine delle pareti di laterizi.









 Le opere dello scultore sono state collocate, oltre che all'interno dei Mercati, anche all'esterno, sulle terrazza panoramica e nell'emiciclo dove, a fare da fondale d'eccezione, i Fori Imperiali, il Colosseo  e il travertino candido del Vittoriano di Piazza Venezia.
Ricordiamo, brevemente, che siano in un complesso di edifici con circa 150 ambienti distribuiti su sei livelli, costruito nel II secolo da Traiano, e furono realizzati probabilmente su progetto dell'architetto Apollodoro di Damasco,

La particolarità di questo complesso risiede nell'uso sapiente del calcestruzzo e delle cortine di laterizio, che hanno permesso la realizzazione di un progetto complesso, inserito perfettamente nelle pendici scoscese del Quirinale.








Già nel VI secolo viene occupato e fortificato, poi nel XIII secolo viene costruita la Torre delle Milizie, una delle circa trecento torri che costellavano il panorama romano (ne sono rimaste in piedi una cinquantina, ma poche risultano ancora imponenti come quella delle Milizie ), altre case e conventi, e quindi  nel XVI secolo viene costruito intorno il convento di Santa Caterina:  il convento e le case medievali vengono abbattute in parte all'inizio del secolo per far posto al Vittoriano, e il resto verrà abbattuto da Mussolini negli anni Venti e Trenta, per costruire la via dell'Impero, oggi via dei Fori Imperiali, lavori che riportano alla luce sia i Fori Imperiali che i Mercati di Traiano.

Questo bel complesso, ben conservato, ci riserverà ancora delle sorprese, visto che recentemente sono ripresi gli scavi e stanno emergendo alla luce nuovi resti.







 Ma torniamo a questo allestimento davvero affascinante: teste enormi, spesso velate o bendate, torsi e arti incompleti, corpi possenti, di evidente tradizione lisippea (Lisippo, uno dei più noti scultori ellenistici, tra cui ricordiamo l'Ercole Farnese, ora a Napoli, e il Pugilatore a riposo del Museo Nazionale Romano), angeli con le ali spezzate: nessuna delle sculture di Igor Mitoraj è completa ma sono sempre frammentate, in frantumi, quasi fossero rovine anch'esse, a cui l'artista aggiunge  particolari simbolici e inquietanti come occhi, cavità in cui si intravedono altre figure o teste, mani che si aggrappano alle caviglie.







Spero che questa mia breve incursione nell'arte moderna vi abbia interessato almeno un po', ma vi prometto un bel reportage completo su questo splendido complesso romano!

6 commenti:

  1. Anch'io non sono molto preparata per apprezzare l'arte moderna..ma queste sculture sono molto suggestive, ricordano i classici e poi l'ambientazione è fantastica…grazie per averci mostrato queste foto!!

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  2. Molto belle queste opere scultoree, inserite in un contesto unico e fantastico! Hai fatto bene a condividerle!

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  3. Non solo non capisco l'arte moderna, ma sono anche fermamente convinta che la maggior parte delle opere non abbia alcun significato.
    Questa mostra invece mi piace, riprende le forme classiche in una location che sembra propio fatta apposta. Complimenti per le bellissime foto!

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Pellegrino che ti aggiri per queste lande incantate, mi farebbe piacere una traccia del tuo passaggio...

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