I miei viandanti
martedì 7 marzo 2017
Giorni che volano, nostalgie preventive e torte primaverili
La svolta intimista del post scorso stenta a volatilizzarsi, un presentimento di malinconia lieve ed evanescente, come una bruma vaporosa e impalpabile, che rimane attaccata ai vestiti, difficile da lasciarsi alle spalle: in questo periodo mi sento pensierosa, riflessiva e un po' nostalgica, non so se per colpa delle prime gemme primaverili sugli alberi, oppure della luce tersa e cristallina delle mattine ancora fredde, quando i passi delle mie scarpe risuonano sul selciato antico di una piazza neoclassica quasi deserta, al centro di una Roma insolitamente silenziosa, ancora addormentata e bellissima.
Quest'anno scolastico sta volando, mi volto indietro e mi sembra ieri, il giorno di fine autunno in cui sono entrata, un po' trepidante e e col cuore gonfio per aver lasciato da un giorno all'altro ragazzi e colleghi dell'altro liceo, attraverso il vecchio portone, piena di apprensione per il cambiamento, alla scoperta di un universo che avrei scoperto in poco tempo variegato e coloratissimo.
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