I miei viandanti

giovedì 19 gennaio 2012

Il Ponte degli Angeli


Visto che questo periodo sto cucinando davvero poco e niente, preferisco portarvi nelle mie passeggiate per Roma, alla scoperta delle bellezze della città eterna, che dà il meglio di sé stessa nelle limpide giornate d’inverno, quando il marmo candido dei monumenti si staglia contro il cielo terso e azzurro.
Questa lunga passeggiata, che ci porterà alla scoperta di Castel Sant’Angelo, inizia già sul Lungo Tevere, dal lato opposto del fiume: arrivando in prossimità della fortezza si ha una visione d’insieme davvero mozzafiato!


Per noi romani è un'abitudine passeggiare su questo ponte, che collega l'animatissimo Corso Vittorio Emanuele, un boulevard ottocentesco che attraversa tutto il Quartiere Rinascimento per arrivare al Largo di Torre Argentina, dietro Piazza Venezia: pochi però ne conoscono appieno la storia, men che meno i numerosi ed imponenti angeli marmorei che lo popolano.

Ci troviamo all’inizio di antichissimo ponte romano, che ha assunto vari nomi nel corso dei millenni, Ponte Elio, Ponte di Adriano, Ponte di Castello per poi assumere quello di Ponte S’Angelo. La prima costruzione del ponte risale addirittura al 134 d.C., e serviva a collegare l’imponente mole del mausoleo di Adriano con il nucleo abitato della città:  del ponte originale rimangono solo le tre arcate principali, mentre le altre sono state distrutte nel corso dei secoli, in particolar modo durante il rifacimento degli imponenti muraglioni, alla fine dell’Ottocento.



Questa zona oltretevere, proprio a ridosso della basilica di San Pietro, ora è occupata da un bellissimo ed elegante quartiere chiamato Prati di Castello, ma rimase incolta fino alla seconda metà di quel secolo, fino alla conquista della città da parte del regno d’Italia. Fino a quella data, la zona era meta di gite e picnic domenicali, proprio perchè verdeggianti prati si stendevano languidamente sulle rive del Tevere di cui rimangono solo  minuscoli scampi proprio sotto le mura della fortezza, gli odierni Giardini del Castello.



Il Mausoleo di Adriano, chiamato anche Mole Adriana, fu trasformata in castello e fortezza già in epoca tardo antica e medievale, e venne consacrata all’Angelo Michele, da cui il nome Castel Sant'Angelo, alla fine del VI secolo da Gregorio I come ringraziamento per la fine della peste che aveva devastato la città negli anni precedenti. La statua dell’arcangelo con la spada venne collocata sulla torre più alta della fortezza nel XIII secolo e sostituita varie volte: questa versione in bronzo risale alla metà del Settecento.

La fortezza venne trasformata in carcere per condannati politici nell’Ottocento (ricordiamo tra gli altri Angelo Targhini e  Leonida Montanari, la cui vicenda è raccontata nel bellissimo film di Luigi Magni Nell'Anno del Signore), anche se era stata utilizzata come carcere anche nei secoli precedenti: tra i più illustri inquilini ricordiamo la povera Beatrice Cenci, Giordano Bruno, e il famigerato Conte di Cagliostro.



Ed ora poniamo piede sul bellissimo ponte, che serviva anche a collegare la città con il Vaticano, e quindi era percorso dai pellegrini che si dirigevano verso la vicina Basilica di San Pietro. Raccontano le cronache che durante il Giubileo del 1450  le balaustre vennero distrutte a causa della moltitudine di persone che vi passavano, e vi furono in quella occasione molte vittime.


Nel Cinquecento venne utilizzato come esposizione dei cadaveri dei condannati a morte, mentre lo scenografico assetto attuale del ponte risale al 1669, quando la ristrutturazione venne progettata dal famoso artista barocco Giovan Battista Bernini su commissione di Clemente IX. Venne installata una elegante balaustra marmorea, ornata da 10 statue di Angeli in marmo di Carrara, ognuno recante uno Strumento della Passione e ognuno decorato con una iscrizione latina sul piedistallo. Solo due  statue sono opera dello scultore ma non sono mai state poste in opera sul ponte, essendo state giudicate troppo preziose per esporle, mentre gli altri otto originali e le due copie sono state disegnate dallo scultore ma sono opera dei suoi allievi.
L’assetto finale del ponte come lo vediamo oggi si deve però alla ultima ristrutturazione del 1893, quando vennero rifatti gli argini prospicienti il ponte e la strada davanti al castello, molto più in alto di quella precedente.




Il percorso del ponte rappresenta una Via Crucis marmorea, che parte dall’Angelo con la Colonna, quella usata per la flagellazione, dello scultore Antonio Raggi.



Il secondo Angelo è dello scultore Lazzaro Morelli, e reca i flagelli con l’iscrizione latina  con le parole di Cristo “Sono pronto a subire i flagelli”.




Il terzo Angelo reca la Corona di Spine ed è una copia di allievo, mentre l’originale scolpito dal maestro in persona fu collocato nella vicina Chiesa di sant’Andrea delle Fratte, a Corso Rinascimento.








Abbiamo poi un Angelo dalle fattezze delicate che reca il Sudario, il lenzuolo con impresso il sacro volto ad opera di Veronica, opera di Girolamo Lucenti.


Angelo con i Chiodi con cui fu inchiodato sulla Croce, di Girolamo Lucenti: sollo sfondo si vede l'affaccio dei sontuosi appartamenti papali, che recano bellissimi affreschi del Pinturicchio ed altri famosi artisti.





Angelo con la Veste e i Dadi, con cui i soldati si giocarono la tunica di Cristo, opera di Paolo Naldini


Angelo che reca il Cartiglio, l’iscrizione posta sopra la croce I.N.R.I. (Iesus Nazarenus Rex Iudaeorum), copia ad opera di Giulio Cartari :l’originale scolpito da Bernini è sito nella Chiesa di S. Andrea delle Fratte.




Angelo con la Croce, di Ercole Ferrata




Angelo con la spugna imbevuta d’aceto, di Antonio Giorgetti. con cui il soldato romano bagnò le labbra del condannato.


Angelo con la lancia, di Giandomenico Guidi, che reca la lancia con cui Cristo viene trafitto nel costato dal centurione per confermare la sua morte.





Ed ora, prepariamoci a varcare il portone dell’imponente fortilizio.

9 commenti:

  1. Davvero il cielo invernale sa regalarci dei blu così intensi da sembrare finto! Belle immagini.

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  2. Fantastico reportage, sono innamorato di roma, ci ho vissuto 4 mesi questa estate ma il lavoro era talmente tanto che sono riuscito a fare solo 4 scatti in notturna.

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  3. quando sono stata a Roma con la mia amica le ci ho fatto impiegare tipo 40 minuti se non di più a percorrere il ponte.. ne sono uscite molte belle foto visto che anche in quel caso come nelle tue foto c'era una bella giornata e questo cielo blu di sfondo rendeva tutto ancora più bello, complimenti per le foto molto belle

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  4. Ma quanto è bella Roma!
    Ci siamo stati lo scorso anno per tre giorni soltanto, (troppo pochi) il tempo di un mordi e fuggi, un regalo per il mio compleanno che ho voluto fortemente per mostrare questa città unica alle mie figlie...ne sono rimaste incantate, ma non poteva essere altrimenti!
    Un reportage bellissimo e ricco di particolari, come sempre!
    A presto

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  5. Ma che meraviglia questi angeli sublimi, stagliati contro il cielo blu di Roma!!

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  6. quanto siamo fortunate a vivere in questa meraviglia di città! La tua descrizione è un abito di alta sartoria che la riveste in maniera perfetta, bravissima, un abbraccio
    ciao Reby

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  7. durante il mio primo viaggio a roma questo tragitto l'avevo fatto bene ed è stato un piacere ripercorrerlo con te...un bacione

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  8. Una della mie mete preferite! Non sapevo che gli angeli fossero tutti di scultori diversi. Foto da manuale, come sempre, carissima.

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  9. con le tue bellissime foto della nostra città mi hai atto innamorare del tuo blog e così eccomi tra i tuoi follower! Se ti va di ricambiare ti aspetto da me per un caffè!

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Pellegrino che ti aggiri per queste lande incantate, mi farebbe piacere una traccia del tuo passaggio...

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