I miei viandanti
giovedì 6 ottobre 2016
Lungo il bel Danubio blu
Seconda passeggiata per la bella Budapest, stavolta sulle sponde del fiume Danubio. Devo ammettere che questo imponente corso d'acqua è veramente impressionante per mole e potenza, il nostro biondo Tevere al confronto sembra un rigagnolo! Anche il colore è abbastanza blu, almeno in confronto al marrone sporco del nostro fiumiciattolo romano a cui siamo abituati. D'altra parte è un corso d'acqua che attraversa mezza Europa, passando anche per la bella città di Vienna, è navigabile, e attraverso il fiume si possono fare delle bellissime gite in battello.
Eravamo rimasti piedi della mole candida e abbagliante del Parlamento: da qui si scende e si comincia a passeggiare sulla riva di Pest, con lo sguardo che corre verso l'opposta riva, la parte antica della città, cioè Buda.
Una particolarità di questa splendida capitale nordica sono le statue in bronzo sparse un po' ovunque, soprattutto negli angoli dove non te l'aspetteresti, tipo sui gradini nella piazza del Parlamento dove siede un uomo dall'aria stanca ed emaciata (il poeta Attila József, morto suicida nel 1937 a soli trent'anni), e questa altra celeberrima statua in bronzo, proprio in pizzo alla banchina. Non è facile da trovare, perché non è una statua figurativa usuale, ma è giustamente molto famosa.
Si tratta di una installazione molto commovente, un Memoriale inaugurato nel 2005, del regista Can Togay, realizzato insieme allo scultore Gyula Pauer, in ricordo del massacro compiuto dalle milizie delle Croci Frecciate da danno dei cittadini ebrei, che furono deportati in massa e molti uccisi nelle strade del Ghetto ( l'Ungheria si schierò con i nazisti nella Seconda Guerra Mondiale). E' uno dei moltissimi memoriali dei disastri e dei massacri della guerra, perché la città fu bombardata sia dagli alleati tedeschi che dai nemici e ne riporta ancora i segni, nonchè la memoria ben viva negli ungheresi.
Le sponde del Danubio non sono tutte facilmente percorribili, perché una parte sono occupate dalle corsie delle automobili, ma la prima parte ha delle sponde su cui si può passeggiare. Poco oltre il Parlamento possiamo ammirare la bellissima chiesa gotica di San Mattias e il romantico Bastione dei pescatori in marmo bianco, sulla sponda di Buda, e che saranno oggetto di un post a parte.
Ecco la poderola mole del Palazzo reale, che vale certamente una visita per ammirare la parte medievale, più antica (Museo storico di Budapest), fino al castello vero e proprio, che ospita un'imponente collezione di opere d'arte e quadri, la Galleria Nazionale Ungherese. Quando ci siamo andati noi, in agosto, ospitava una mostra di Picasso, che purtroppo non abbiamo fatto in tempo a vedere (la Galleria e il palazzo antico sono due musei diversi).
Budapest ha dei bellissimi ponti ottocenteschi, tutti completamente ricostruiti dopo la guerra: questo è il più famoso, il Ponte delle Catene, in ungherese Széchenyi Lánchíd (si pronuncia Sécheni). Per andare da Pest a Buda bisogna percorrerlo tutto, e si arriva direttamente sotto il colle del Palazzo Reale (sarà la meta di una delle prossime passeggiate). La prima costruzione risale al 1849, ed è il primo ponte che ha unito le due sponde. E' costruito in marmo e ghisa, e decorato con imponenti statue di leoni, curiosamente senza lingua. Fu distrutto durante la guerra e ricostruito nel 1949.
Il Palazzo Reale è tuttora circondato da una poderosa cinta di mura, che è molto suggestiva da percorrere. Qui si vede riflesso in una delle tante vetrine che costellano il Lungo Danubio di Pest.
Un'altra statua in bronzo sul Lungodanubio, il pittore Ignac Roskovics con i suoi attrezzi di lavoro.
Qui la strada corre parallela ai binari del famoso Tram 2, che dal Ponte Margherita (capolinea) percorre tutto il Lungo Danubio: si tratta di un normale tram, con normale biglietto da 350 fiorini, ma che fa un percorso davvero affascinante. Conviene prenderlo magari al ritorno, perché vi perdereste la famosa Kiskirálylány, ( nota come la piccola principessa, dal curioso cappello a punte) dello scultore Laszlo Marton, con il Palazzo Reale sullo sfondo. Da qui si può entrare verso i quartieri più interni: da visitare assolutamente la Sinagoga e tutto il quartiere ebraico, molto affascinante, poi l'elegante Andrassy ut verso il parco Varosliget, e la Basilica di Santo Stefano.
Uno dei tanti palazzi Art Nouveau del lungofiume, l'elegantissimo palazzo ottocentesco che prospetta sulla Vigadò Ter, sede di un teatro per concerti. Al centro del grazioso giardino, un gruppo scultoreo in bronzo, la Fontana dei fanciulli creata dallo scultore ungherese Senyei Károly nel 1896.
Di fronte alla Vigadò ter c'è il molo per l'imbarco del battello che parte alle 10 di mattina per la deliziosa cittadina di Szentendre, una gita di una giornata che vi consiglio caldamente di fare.
Un altro incontro affascinante e del tutto casuale, la Ragazza col cane (2007), dello scultore ungherese contemporaneo Raffay David.
Proseguendo lungo il fiume, ecco all'orizzonte il monte Gellert ( in ungherese la G si pronuncia gh), sulla sponda di Buda: da qui si vede l'Ersébet Hid, il Ponte Elisabetta, la Cittadella con la statua della Libertà, eretta dal regime sovietico per festeggiare la vittoria nela II Guerra Mondiale. Alla base del Monte ci sono le famose Terme Gellert, insieme alle Terme Szechény sono le terme più famose della città. Eravamo indecisi se scegliere le Gellert o le Szecheny, sono bellissime ambedue, e alla fine abbiamo optato per le seconde, nel Parco Varosliget, alla fine dell'Andrassy ut. Sarà per la prossima volta...
A questo punto potete proseguire, a piedi oppure col tram 2, perché alla fine del lungo fiume, all'altezza del ponte successivo, lo Szabadsàg Hid, potete fermarvi nel bellissimo Mercato coperto, il Központi Vásárcsarnok, fare un giro per souvenirs e mangiare qualche piatto tipico della città nell'edificio ottocentesco in ferro e ghisa, che già da solo merita una visita.
Alla prossima!
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Che splendide statue...Questa è una delle destinazioni inserite nella mia lista dei desideri...prima o poi....
RispondiEliminaBellissime immagini e ottimo reportage.
RispondiEliminaA presto!
Meraviglioso reportage, grazie della condivisione <3
RispondiEliminaI tuoi reportage sono sempre emozionanti, ma questo in particolare è da brividi, foto bellissime!
RispondiElimina