Mi sono resa conto di avere ancora parecchie foto di Barcellona, del viaggio fatto ormai quasi quattro anni fa.
Una città che mi ha affascinato in maniera incredibile, per i suoi colori, per l'allegria delle sue strade piene di gente, per i paesaggi marini, per la coesistenza armoniosa di tanti stili diversi. Barcellona è una città antica, ma ha saputo reinventarsi in maniera originale in tutte le epoche, e quando si passeggia nei suoi quartieri si trovano edifici medievali accanto al lussureggiante barocco spagnolo e ancora edifici in puro stile fiorito accanto a costruzioni modernissime o eccentriche, come il curioso palazzo d'angolo con il dragone e lanterna cinese, la Casa Bruno Quadros anche conosciuta come Casa de los Paraguas per la facciata curiosamente decorata con ombrelli e ventagli, risalente alla fine dell'Ottocento.
E' riuscita anche a recuperare, in questi ultimi decenni, interi quartieri fatiscenti, facendone dei centri di sperimentazione artistica e luoghi di incontro animatissimi con musei, bei negozi, ristoranti e locali alla moda.
Insomma, quello che dovrebbe fare anche Roma, ma qui sembra di stare proprio in un altro universo.
A Barcellona c'è talmente tanto da vedere, che in una settimana scarsa necessariamente si devono fare delle scelte, e quindi abbiamo riservato al centro vero e proprio una sola giornata, tralasciando altri quartieri limitrofi che sarebbero interessanti da vedere come El Raval e la Ribera, sarà per la prossima volta.
Il Barrio Gotico si estende intorno alle Ramblas, basta infilarsi per una delle vie sulla sinistra, (andando verso il mare) per immergersi nell'atmosfera secolare della città.
Ecco uno splendido esempio di architettura gotica, la Cattedrale di Santa Maria del Pi (prende il nome dall'enorme pino sulla piazza antistante), ricostruita nel XIV secolo su una preesistente chiesa paleocristiana e romanica: si presenta con poderosa facciata in laterizi ornata da un enorme rosone in ossatura marmorea (rifatto però nel 1940), che sovrasta un tipico portale gotico a sesto acuto.
Il coro è sviluppato con un'abside poligonale su cui è impostato un catino absidale ad ombrello, decorato da sei grandi trifore, anche queste decorate da vetrate.
L'interno ha subito numerosi rifacimenti nel corso dei secoli, anche a causa di numerosi incendi che si sono verificati, l'ultimo dei quali nel 1936.
E subito dopo la Cattedrale di Santa Creu e Santa Eulalia, un'altra poderosa chiesa gotica dalle caratteristiche simili, stessa pietra nuda, la facciata con portale a sesto acuto, fortemente strombato, esasperato verticalismo degli archi slanciati poggianti su pilastri polilobati, stessa austerità nella decorazione, con cui contrastano i vistosi inserti di legno dorato, aggiunte di epoca barocca.
Proseguiamo per vicoli e strade di sapore antico, che ricordano le atmosfere del bellissimo romanzo L'Ombra del Vento, di Carlos Ruiz Zafòn: ho adorato questo libro, molto meno i suoi altri lavori, a volte ripetitivi, quasi un plagio di sé stesso, altre volte ai limiti dello scadente.
Comunque, nel cuore di questo quartiere, tra un palazzo di sapore medievale e il modernissimo Collegi d'Arquitectes de Catalunya con le decorazioni graffite progettato nientemeno che da Picasso, ecco il Museo della storia di Barcellona, nella Plaça del Rei, che era il cuore pulsante della città in epoca medievale.
Ed eccoci in un'altra importante piazza, la Plaça de Sainte Jaume su cui si affaccia con il rinascimentale Palau de la Generalitat dall'armonica facciata caratterizzata da una delicata bicromia bianca e rosa.
Nelle eleganti vie interno si aprono dei bei negozi, ovviamente quelli su cui si è rivolta la mia attenzione sono stati quelli di dolciumi, davvero invoglianti.
Anche delle costruzioni che potrebbero sembrare poco artistiche, come un mercato, a Barcellona sono colorate e invitanti (vedi il Mercato della Boquerìa, poco lontano): in questo caso invece si tratta di uno dei più antichi mercati della città, il Mercato di santa Caterina, restaurato nel 2005 in cui si sono conservate alcune parti ottocentesche, integrandole con con una copertura ondulata formata da 250.000 piastrelle esagonali in ceramica.
Ritornando sulle Ramblas, siamo sbucate di nuovo nella moderna Plaça de Catalunya, che unisce la città vecchia con la parte ottocentesca, la zona con i palazzi Art Nouveau e la Sagrada Familia.
In questa enorme piazza si apre una grande fontana e uno dei più estesi magazzini della città, El Corte Inglès, sullo stile dei Magazzini Lafayette a Parigi o Harrod's a Londra.
Quando siamo andate noi, in maggio, era il periodo delle manifestazioni contro il piano di riforme economiche del governo, e la piazza era teatro di un'occupazione con tende e accampamenti improvvisati, sgombrati forzatamente pochi giorni dopo.
Per ora, il nostro giro nel cuore della Barcellona antica è terminato, alla prossima!
anche a me il Barrio Gotico è piaciuto molto, splendide le tue foto!
RispondiEliminabaci
Alice
Come ben sai sono tornata da poco da Barcellona e rivedere questi luoghi mi ha riportato lì con il cuore e con la mente..non sai che rabbia non poter condividere anche le mie foto (se ricordi le ho cancellate maldestramente durante l'ultimo giorno..)..mi godo le tue che sono splendide!
RispondiEliminaSono innamorata di Barcellona, una città che brilla di luce propria con musica, colori e spettacolari opere architettoniche. Bella nei quartieri, nella gente e nella sua vivacità. Spero di tornarci al più presto!
RispondiEliminaSono innamorata di Barcellona, una città che brilla di luce propria con musica, colori e spettacolari opere architettoniche. Bella nei quartieri, nella gente e nella sua vivacità. Spero di tornarci al più presto!
RispondiElimina