I miei viandanti

martedì 17 maggio 2011

Cortesie e Matrimoni, un po' di sana critica televisiva

                                                  Cartolina postale, 1908

Chi segue da tempo questo blog sa quanto io sia critica e disinteressata ai programmi televisivi, almeno quelli convenzionali. Diciamo che ultimamente ho abbandonato definitivamente i nostri deprimenti canali ufficiali, per entrare nel meraviglioso mondo delle serie d’oltreoceano in versione originale, coi sottotitoli. Tutto questo dà numerosi vantaggi, in primo luogo migliorare la comprensione dell’inglese, e last but not least vedere in anteprima o in esclusiva telefilm che da noi arrivano, se arrivano, l’anno successivo, spesso con dei pessimi doppiaggi. Mi sono talmente tanto abituata a vedere film e telefilm sottotitolati, che ora mi sembra anche strano vedere gli stessi col doppiaggio in italiano.



A parte ciò, in questi giorni ho scoperto un canale tutto nuovo (lo so, arrivo sempre per ultima) che è sbarcato sul digitale terrestre mentre prima era su qualche piattaforma a pagamento. Si tratta di un canale tutto basato su format e reality, che sulla carta avrebbe tutte le caratteristiche per starmi allegramente sulle palle. Invece i programmi trattano quasi tutti di argomenti che mi piacciono, come le case, l’arredamento, la cucina, l’arte di ricevere ospiti.

Il primo programma che mi fa impazzire e quello di persone che cercano disperatamente di vendere o comprare casa, il che mi dà la possibilità di infilare il naso nelle case altrui, di passeggiare nelle stanze arredate e di fare commenti acidi sul gusto dei proprietari (oppure di invidiarli da morire, dipende). Solitamente, le cifre a disposizione partono da una base di sette, ottocentomila euro, ma spesso l’aspirante compratore spara cifre iperboliche di un milione e mezzo di euro, così, come fossero bruscolini.
Ho provato a calcolare quanti secoli dovrei lavorare per comprarmi una casa da un milione e mezzo di euro, penso che siamo sull’ordine di un paio di millenni, a meno che qualche milionario non decida di adottarmi, il che mi sembra piuttosto improbabile.

Talvolta decidono di investire tali cifre stratosferiche addirittura per una casa di vacanza, tipo in montagna, al lago di Como, oppure in Sardegna: così, uno svago senza pretese per i mesi estivi, magari per ospitare qualche amico.
Dopo aver visitato una megavilla con piscina non lontano dalla Maddalena per la modica cifra di tre milioni di euro, la figlia dell’aspirante acquirente ha storto la boccuccia perché nelle vicinanze non c’erano locali, niente discoteche, niente vita notturna. Un paio di estati di rieducazione nella Barbagia, oppure sul cucuzzolo di una montagna abruzzese, sicuramente gioverebbero alla sua educazione (sarà per tutte le mie estati passate spersa tra le colline laziali, tra le nottole e le lucciole, che sono diventata così saggia? Chissà...).

                        San Vito Romano, scorcio del borgo antico

Un altro programma che mi fa impazzire è quello in cui due coppie si sfidano a colpi di manicaretti e servizi di piatti: purtroppo non ricevo molti ospiti, sia per una mancanza di tempo, di spazi, ma soprattutto per l’ansia da prestazione e la fatica anche solo per ospitare un paio di amici: vi capita mai di saper fare benissimo un piatto nella vita quotidiana, e di topparlo clamorosamente proprio quando avete ospiti? A me sempre, riesco a polverizzare pure le patate arrosto, figuriamoci cosa posso combinare se mi cimentassi in ricette mai sperimentate prima e con ospiti così criticoni.

I tre critici che arrivano nella casa delle due coppie sfidanti sono impietosi, notano tutto, nulla sfugge al loro sguardo curioso e pungente: la cucina, l’arredamento, l’apparecchiatura della tavola, la conversazione, il savoir faire della padrona di casa.



Non credo che riuscirei a reggere commenti acidi sui miei pavimenti o sul mio gusto artistico, sulle mie lampade o sui miei argomenti di conversazione, figuriamoci sulle mie patate arrosto (però lo chef è bravo, mi piace, che soddisfazione deve essere quando ti fa i complimenti per un piatto riuscito bene): comunque mi piace molto assistere a quello che riescono a combinare i partecipanti, una immedesimazione totale soprattutto con quelli più sfigati, che ce la mettono tutta e vengono eliminati a causa del colore delle mattonelle del bagno che non si abbina con le tende del salotto, oppure per una defaillance clamorosa con la carbonara.

                                  Laura Mastrantonio, acquarello


L’altro programma che, inspiegabilmente, mi intriga da morire, è quello sui matrimoni, il che è strano, perché se c’è una cosa che detesto sono proprio i matrimoni, e soprattutto quelli convenzionali, con il vestito bianco, duemilacinquecento invitati, le bomboniere improbonibili e il lancio del bouquet. Ho assistito a numerosi matrimoni in cui si è arrivato a sfiorare il ridicolo, e forse ad oltrepassarlo, tipo il taglio del nastro (manco fosse il varo del Titanic), il lancio della giarrettiera e così via, oltre che la sposa vestita sempre da meringa, soprattutto quando la stessa è decisamente sovrappeso.

I due organizzatori di matrimoni mettono in scena sontuose cerimonie studiate nei minimi dettagli, sempre in location fantastiche, in un tripudio di petali di rosa, candelieri a profusione e nuvole di organza e tulle, wedding cake imperiali a cinque ripiani e ricevimenti a tema, facendo vivere per un giorno agli sposi l’illusione di emulare William e Kate, immagino solo per quale cachet stellare.

Io invece sono stata una sposa decisamente non convenzionale, i nostri invitati non arrivavano a trenta persone e secondo me erano anche troppi, e tutto è stato all’insegna dell’autoproduzione e del fai da te, a cominciare dalle partecipazioni, che ho composto e stampato da sola, passando per la normale messa in piega dalla parrucchiera (assolutamente all’oscuro del fatto che stava pettinando una cliente che si sarebbe sposata cinque ore dopo), per finire al tailleur pantalone color lilla, comprato con la mia migliore amica in un normale negozio.
La mattina del matrimonio avevamo la casa piena di parenti venuti da fuori, ed ho fatto la fila per il bagno arrivando quasi all’ora di uscire ancora senza trucco e in pantofole, col rischio che l’unica a non arrivare in tempo al municipio sarebbe stata proprio la sposa perché ancora in deshabillé.

                             Laura e Luca, colonnato dell'Eur, settembre 2005

Un altro imprevisto è stato il bouquet, una cascata di boccioli di roselline bianche ed tralci di edera, che avevo ordinato da un fioraio nel quartiere ma non proprio dietro l’angolo. Ovviamente non ho pensato ad appuntarmi nome, via o numero di telefono del negozio, fiduciosa che a mezzogiorno me l’avrebbero recapito senza fallo. Alle due il bouquet non era ancora arrivato, col rischio di dover correre al chiosco dell’indiano dietro l’angolo e farmi comporre al volo un mazzolino di fiori di campo. In ritardo, ma alla fine è arrivato, una composizione bella e pesante come un macigno, roba da spostarti il baricentro in avanti costringendoti a camminare gobba.

Alla fine della rapidissima cerimonia il cerimoniere ha pensato bene di offrirmi anche un mazzo enorme di fiori, col risultato che sono rotolata fuori dall’edificio, barcollante sotto un tripudio di corolle profumate. Il Bouquet non è stato lanciato affinché qualcuna lo raccogliesse, in primo luogo perché c’era il rischio di far stramazzare al suolo la poveretta come un birillo: appena finita la cerimonia l’ho regalato alla mia migliore amica, Pina, anche per la pazienza con cui mi ha sopportato in quei giorni e per il sostegno morale e materiale.
Ovviamente di arrivare in macchina bianca non se ne parlava assolutamente, figuriamoci: a parte che io e il mio futuro marito siamo usciti nello stesso istante dalla stessa casa in cui vivevamo insieme da otto anni, io però sono salita sulla sgargiante Ypsilon color bluette radioattivo della solita Pina, che per ogni evenienza era anche pronta a girare al volo la macchina e trarmi in salvamento, se avessi avuto un ripensamento all’ultimo momento.

                                                 Cartolina postale, 1905


L’ultimo programma che ogni tanto seguo, però di meno perché la moda non è proprio il mio forte, è quello dove due conduttori vestiti in maniera stravagante e improbabile pretendono di dare lezioni di stile a qualche povera malcapitata con degli amici molti perfidi (quelli che la iscrivono al programma), convinti del suo assoluto cattivo gusto in fatto di vestiti.
A parte che se qualcuno dei miei intimi facesse uno scherzetto del genere, sarebbe subito depennato dalla lista dei miei amici, dritto dritto senza passare dal Via: e comunque, con mille e cinquecento euro di budget sono buoni tutti a trovare qualcosa di decente da mettersi (fornitemi di carta prepagata, parrucchiere e truccatore e pure io divento Letitia Casta, più o meno).

I due conduttori raggiungono veramente dei picchi di sadismo quando infieriscono sul guardaroba del partecipante, spesso donna ( ma come, nessun reparto giorno, sera, cocktail e tempo libero? Certo, pure io nella mia cabina guardaroba grande come una piazza ho tutto un reparto abiti da sera, di lamè e pellicce, rigorosamente separati dagli abiti da mattina, da pomeriggio, da cocktail e da bridge), frullando impietosamente nel cestino indumenti che assomigliano pericolosamente a quelli appesi nel mio armadio.

E voi? Quali sono i vostri programmi preferiti?

16 commenti:

  1. mi piace quel canale, io invece essendo una patita della moda..( ma è il mio unico vizio.... lettura a parte... non bevo non fumo non mi drogo... spend un sacco di soldi in vestiti scarpe borse e libri...) mi piacciono anche i programmi di cucina... e quello sull'arredamento poi è fantastico!!!... alla signorina che ha storto la bocca per la nostra fantastica isola.... io dico " tesoro stai pure a casa tua o a Rimini e Riccione che li ti troverai taaaanto bene a non vedere la sabbia sott'acqua.... noi della gente come te non ne possiamo proprio più....."
    Un bacio Tesoro Cale

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  2. Simpatica simpatica simpatica, è un vero piacere leggerti.
    Programma preferito? Al momento quello in onda in un blog che si intitola La foresta incantata, lo conoscete? Provate a sintonizzarvi e rimarrete incantati.

    Un saluto a tutti.

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  3. @ Calendula: ne hanno scelta un'altra sempre sulla costa Smeralda, però vicino alle discoteche...erano di Milano, ma persone così se ne trovano un po' ovunque, purtroppo...io mi ci trasferirei di corsa, anche su un'isoletta deserta!

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  4. Caro Dillo a Noi, i commenti come i tuoi sono un vero piacere, mi convincono a non interrompere i miei racconti, come ogni tanto mi verrebbe voglia...graziegraziegrazie

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  5. Anche a me piace intrufolarmi, via TV, nelle case, negli armadi, nelle cucine degli altri e curiosare disposizione di mobili,preparazione dei manicaretti, servizi piatti fino ppoi arrivare ad odiare gli amici che ti spediscono i due giudici vuota guardaroba. Buona giornata.

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  6. io sono "quel canale" dipendente. e infatti ti volevo proorre di partecipare alle cortesie (io ho anche il tema del menù...)

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  7. Marta, stai scherzando?! ms non sapevo che fossi fissata anche tu...

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  8. A parte quasi tutti i programmi di cucina, ma non quelli dei canali nazionali, vedo anche io i tuoi stessi programmi, anche se ormai la mania per la moda mi sta abbandonando e per il matrimonio attendo quello dei miei figli, che spero vorranno organizzare come il tuo, anche se temo che invece faranno in grande stile... Il mio è stato una via di mezzo, nel senso che il matrimonio civile l'ho organizzato io, più o meno come il tuo ed ero felice, il secondo, quello religioso, è stato fatto per i genitori che ci tenevano tanto, anche se abbiamo cercato di mantenere un profilo piuttosto inglese, da campagna... il vestito, di quello sì che sono contenta, era quello di mia mamma e sono felice di averla spuntata io, perché lei non voleva saperne di darmelo!

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  9. la televisione la vedo proprio poco, le notizie, anche se i tg sono discutibili e parziali ,qualche approfondimento e , sai ,non avrei mai detto qualche anno fa, alcune fiction mi sono piaciute, vedi anche per me vale il detto -mai dire mai-. comunque la tv per me, sostituisce il cinema e mi da modo, tramite dvd, di poter veder dei bei film.
    il tuo post è accattivante come sempre , sei veramente brava ,ma quante volte te l'ho detto? un abbraccio
    ciao Reby

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  10. è DAVVERO UN PIACERE LEGGERTI...le foto che hai messo mi piacciono molto, adoro quelle in bianco e nero. hanno un non so che di particolare....anche a me piace questo canale...quelli dei matrimoni...e delle diete ( forse perchè son a dieta da un anno )
    ultimamente non guardo molto la tv....ma il canale che mensioni è davvero interessante.

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  11. @ Iaia: le due cartoline sono della mia bisnonna, mentre la foto a San Vito è opera mia, mi sembrava calzante

    @ Reby: anch'io sopravvivo di dvd e serie alternative, certe volte mi chiedo che lo pago a fare, il canone

    @ Fantasie: il vestito di mia madre era bellissimo, ma improbonibile per la moda di adesso: stile Impero, di shantung di seta, con fila di perle sotto il seno...mi ci vestii da Paolina Bonaparte un carnevale di anni fa!

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  12. Penso che quei programmi li stiamo vedendo tutti ,gradevoli,per quanto riguarda le case...beato chi se le può permettere....buon proseguimento!!!!!!

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  13. Molto bella la fotografia del tuo matrimonio, con questo post mi hai fatto ripensare al mio...20 anni fa, la lista degli invitati che mia madre aumentava di ora in ora,( ma bisogna capirla, ero la prima di quattro figlie a sposarsi, poi si è data una regolata!) io ho pianto come un vitellino per mezza cerimonia...che disastro!

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  14. Come mi ritrovo nelle tue parole! anch'io detesto i matrimoni megalomani, per me l'ideale è cerimonia civile, in due minuti gli sposini sono spati e via :-D
    Spesso ho assistito a matrimoni interminabili e per di più in mesi caldissimi, una vera tortura!
    Per il resto... ma lo sai che io accendo la TV SOLO il mercoledì sera, per vedere "Ma come ti vesti"? Ahahah, sembra strano pure a me. Eppure i conduttori sono così improbabili e impietosi che non posso fare a meno di loro! :-) Mi rilasso troppo con questo programmino.

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  15. Ciao geillis,anche io vedo questi programmi. specialmente quello dei matrimoni; certi sono anche carini, ma certi oltre che improbabili e anche costosissimi secondo me sono un po' ridicoli,io pero' sono una romanticona e mi piace ancora sognare , cosi' li guardo! visto che ho convolato a "giuste nozze" 10 anni fa.Il tuo sito e' molto bello, grazie per i suggerimenti su Siviglia,saremo li' per il 13 giugno, speriamo non faccia troppo caldo!! grazie baci Simonetta da Roma

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  16. Anch'io ho guardato quel canale qualche volta e divertendomi, ma a volte fanno propio cose improbabili, mi piace un sacco "ma come ti vesti?" solo per il titolo e per i presentatori merita la lode.
    Tra i nuovi programmi preferisco quello dove c'è l'addestratore di cani, alcuni hanno comportamenti stranissimi.

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Pellegrino che ti aggiri per queste lande incantate, mi farebbe piacere una traccia del tuo passaggio...

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