I miei viandanti

martedì 17 agosto 2010

A Spasso per Villetta Barrea

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Villetta Barrea è un paesino davvero minuscolo, arroccato sulle aspre montagne abruzzesi: poche centinaia di abitanti, un corso che si srotola tra facciate ottocentesche di pietre grezze, palazzi semplici ma con una certa eleganza nei loro balconcini in ferro battuto, i portoncini contornati di pietra lavorata, le stradicciole ripide che si inerpicano verso il bosco. Tutto intorno un paesaggio erto, di un colore verde  scuro,  tipico di queste strette e umide valli, un colore che ho ribattezzato verde abruzzese, così diverso dai toni dolci e lievi delle morbide valli del Trentino, così come aspre sono le montagne di queste parti, pietrose e scarnificate su alcuni versanti e, in altri, quasi soffocate da foreste intricate e oscure, in cui neanche il sole riesce a penetrare.

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Villetta è davvero un paesino minuscolo ma, a dire il vero, tutto non l’avevo mai visitato: parrà strano, ma si rimane sempre a far su e giù sul lungo corso Benedetto Virgilio, tra le piccole botteghe e le macchine che sfrecciano velocissime.

C’è, invece, una parte che si arrampica faticosamente verso il bosco, verso i resti del Castello, di cui i terremoti e le ingiurie del tempo hanno risparmiato solo una torre trecentesca. Ho passato alcuni piacevoli momenti a spasso per queste stradicciole, arrivando a lambire i confini dell’abitato. Dove le case si fanno più rade, non è raro imbattersi in piccoli orti e pollai come questo, dove delle signore galline , invero molto curiose, sono corse ad osservarmi con molto interesse, me e la mia macchina fotografica (non so se ero io più interessata a loro, o loro più a me). Molto vanitose, non si sono certo fatte pregare per mettersi in posa.

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Sempre per queste strade bucoliche e solitarie, un artista ignoto ha creato questo capolavoro enigmatico, oggetti d’uso comune (bottoni, chiavi, forchette e cucchiai rotti, pezzi di ferro arrugginito) appesi nel vento, che si stagliano in controluce sui cui colori mutevoli dell’orizzonte, quasi l’evocazione di una quotidianità metafisica contro il cielo infinito.

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Camminando camminando, sono arrivata alla famosa Torre, inglobata e quasi nascosta dietro una casa moderna (la prima volta che siamo saliti quassù, infatti, non eravamo riusciti a trovarla). Superata la Torre e un bell’angolino adorno di mastello con una lavanda rigogliosa, si prosegue sempre più in alto, fino ad uscire dal paese: qui si affaccia una chiesetta minuscola e di non particolare pregio, la chiesa di san Sebastiano:  l’originale cinquecentesco,  distrutto  e restaurato varie volte nel corso dei secoli, appare ora come una ricostruzione in stile  del 1990, graziosa ma priva del fascino che emana un edificio antico.

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Tra l’altro era anche chiusa, per cui mi sono accontentata di ammirare il panorama che si apre alla vista dalla chiesa: sulla destra la piccola Civitella Alfedena, appena dorata, nel pomeriggio denso di nuvolaglie,  dal sole morente; mentre davanti  si distende la parte nuova di Villetta Barrea, quella che arriva a lambire il lago e, sulla sponda opposta, si intravede appena l’abitato di Barrea, proprio a picco sull’acqua, di cui vi parlerò la prossima volta.

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13 commenti:

  1. Posso chiederti una cosa? Fai delle foto molto belle ed alcune proprio mi piacciono tantissimo. Posso salvarle sul mio pc e se dovessi mai usarle posso indicare che provengono dal tuo blog? Grazie e i miei super complimentissimi!

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  2. i Viaggi del Goloso17 agosto, 2010 22:05

    Complimenti per il tuo blog è veramente interessante, impreziosito da splendide fotografie...
    Siamo viaggiatori e per giunta golosi, ripasseremo a trovarti presto...
    Intanto ci aggreghiamo ai tuoi viandanti...
    Ciao a presto...

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  3. Scusa ma torno subito ad ammirare le tue foto...che posto splendido e che tenerezza le gallinelle!
    Un abbraccio

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  4. le tue foto sono sempre belle ,riesci a cogliere ogni sfumatura del paesaggio

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  5. @ Occhi di Notte: se metti il riferimento, non ho niente in contrario! Grazie per i complimenti
    :-)

    Benvenuti viaggiatori! Curiosi e golosi sono sempre benvenuti in questo blog, lietissima di fare la vostra conoscenza!

    @ Marianna: tenerelle davvero, chi l'ha detto che sono stupide??

    @ Sogno93: mi rendo conto di essere quasi maniaca, tipo ripassare tre volte in un posto per cogliere la luce migliore, i colori che cambiano durante la giornata, ma alla fine la costanza è ben ripagata...graziegraziegrazie

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  6. Le tue foto sono sempre perfette, i paesaggi aiutano, ma tu sei bravissima, seguirti è sempre un piacere!!!!

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  7. l'ho già detto : è un posto veramente incantevole...

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  8. Conoscevo gìà Villetta Barrea, ma dalle tue immagini la ritrovo (dopo moooolti anni) più curata e affascinante, sicuramente da rivedere al più presto!Grazie per averci svelato, con le tue splendide foto, una delle tante "perle" che rendono stupenda questa nostra Italia.
    Bentornata, cara Geillis.

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  9. Sono costretta a ripetermi: tutte le volte che leggo un tuo post resto innanzitutto piacevolmente stupita dalle tue abilità scrittorie, poi vengo letteralmente rapita dalla descrizione dei luoghi, dalle foto, dalle riflessioni che emergono qua e là... e alla fine mi chiedo: ma Laura ha mai pensato di fare la scrittrice?

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  10. @ Lucia: infatti è sempre stato il mio pallino, ho diversi romanzi mai finiti e un giallo che ha partecipato al concorso mondadori (non vinto, però)...Grazie per i complimenti, scrittura e fotografia sono due grandi passioni che coltivo da tantissimo anni...

    @ Lella: l'Abruzzo è molto cambiato, in questi anni...io lo ricordo negli anni 80, i paesi erano molto meno curati, il turismo inesistente, ora si sono attrezzati, anche se rimane un turismo di nicchia!

    @ Flavia: grazie, allora continuerò a propinarvi i miei racconti senza pietà
    :-)

    @ Rosella: grazie di nuovo!

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  11. ..oh! finalmente riesco a scriverti quella tipaccia della chiavetta mi negava il tuo sito , come molti altri del resto, ora da casa posso .
    di ritorno dai miei andirivieni Agosta Roma e viceversa, leggo che sei tornata, come stai? ti ..leggo bene.per prima cosa grazie delle graditissime visite e poi mi aggiungon al coro, che belle foto complimenti! Villetta Barrea mi ricorda le vacanze di tanti anni fa a Pescasseroli, ci passavamo e la ricordo piccina picciò, ma anche Pescasseroli , allora era minuscola, avevo diciassette anni e il mio allora futuro marito faceva il militare a viterbo , fuggiva dalla caserma e mi veniva a trovare....che ricordi...che cuccioli! Vedi mi fai sempre tornare in mente qualche periodo passato, grazie, un abbraccissimo
    ciao Reby

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  12. che belle foto........e che bei posti!

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  13. Concordo con Lucia: sei bravissima. Anche io ho il pallino della scrittura e cassetti pieni di inizi di racconti lasciati a loro stessi... le foto poi sono a dir poco spettacolari!

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Pellegrino che ti aggiri per queste lande incantate, mi farebbe piacere una traccia del tuo passaggio...

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