I miei viandanti

mercoledì 25 novembre 2009

Questo insolito novembre




Avete già cominciato i preparativi per Natale?

Io assolutamente no, anzi, non riesco a trovarmi a mio agio, tra le vetrine ormai imbandite, i panettoni che occhieggiano invitanti nei supermercati, torroni, frutta secca, addobbi luccicanti, palle, nastri e decorazioni, mi sembra tutto così lontano.
Sarà il sole, sarà il clima ancora caldo e ridente di questo insolito novembre...oggi ho comprato svogliatamente il primo panettone, e ho dato un'occhiata distratta agli addobbi, ce ne sono di veramente graziosi, ma per ora non ho proprio la fantasia...e non ho alcuna intenzione di fare l'albero di Natale prima del 15 dicembre!
So di andare controcorrente, ma tutta questa mania del Natale comincia a darmi un po' fastidio.
Si comincia a mangiare il panettone a fine ottobre e si finisce a febbraio (l'anno scorso li hanno venduto fino a Carnevale, a prezzi stracciati, e siccome lo adoro ne abbiamo mangiato a quintali, fino ad esserne stufi).

Ogni tanto mi viene da ripensare ai Natali passati, soprattutto a quelli di quand'ero adolescente, e ancor più di quelli di bambina, quando il Natale era veramente un evento da aspettare con trepidazione, anche se i preparativi non inziavano certo a ottobre, ma solo qualche giorno prima delle vacanze di scuola: l'albero si faceva il 23 mattina, e il primo panettone si apriva solo la mattina del 24 dicembre, e allora si capiva veramente che era Natale, che la festa stava arrivando.
La preparazione ai giorni di festa era forse ancora più emozionante della festa in sè stessa, che si svolgeva secondo un rituale ben preciso...i pacchi di decorazioni e pupazzetti che venivano religiosamente tirati giù, sempre gli stessi e sempre più malconci (ne ho rotte poche di palle di vetro e di pupazzi del presepe...), i regali da pensare e comprare e accumulare nell'armadio, in attesa di disporli in un bel mucchio sotto l' albero, la casa da tirare a lucido e abbellire, tovaglie e stoviglie delle feste che venivano tirati fuori dagli armadi, per l'occasione, e il menu della Vigilia, sempre lo stesso, semplice ma irrinunciabile.

In cui non potevano mai mancare i Tagliolini all'uovo al tonno, un vassoio enorme di fritti (broccoli in pastella, fiori di zucca, ricotta, melanzane, crocchette di patate, qualche volta mele), magari un dolce fatto in casa, spesso il budino di ricotta con canditi e gocce di cioccolato (che prima o poi devo assolutamente fare per condividerlo con voi!).

Anche il film che davano ogni anno, il pomeriggio del 24, erano una specie di appuntamento fisso: il film era Sette spose per sette fratelli, non so bene cosa c'entrasse col Natale, ma ogni anno me lo rivedevo.
Negli ultimi anni invece mi rivedo Natale in Casa Muppets, forse una specie di rituale personale per entrare nell'atmosfera, con tutti i pupazzi, Miss Piggy, Kermit e i nonnetti terribili, gli ortaggi e gli animali che cantano in coro in una Londra ottocentesca e piena di neve.

Beh, tutto questo, negli ultimi anni, mi pare aver perso colore, non so se succede anche a voi...come un rituale un po' spento, appannato, annoiato, forse perchè ha perso il vero spirito, quello più profondo, per ridursi ad una festa commerciale, che serve principalmente ai negozianti e all'economia.

Sono diventata cinica? Può darsi...

Spero di recuperare un po' di spirito natalizio, da qui al 25 dicembre...e magari provare tutti quei dolcetti meravigliosi che tutte le amiche foodbloggers cominciano a sfornare, che invidia!! Non ho il coraggio di provare a fare il panettone o il pandoro, ma magari i biscotti di panpepato ci provo, quest'anno, lo prometto.




Quest'estate ho comprato la farina di segale, che ancora devo utilizzare, e un chilo di farina di grano saraceno, che non ne vuole proprio sapere di finire: ho fatto due versioni di torta ai mirtilli, dei biscotti autoinventati e riusciti una schifezza (ho scoperto che la farina di grano saraceno, da sola, è pessima per fare i biscotti, sembravano pepati) e l'ho infilata pure in questa torta di pere, perchè sennò non la finisco mai...

Avevo visto una ricetta sull'Enciclopedia della Cucina di Repubblica, con Farina di mais e mandorle, e ho pensato di rielaborare la ricetta a modo mio, anche se la prossima volta provo quella originale, che prevede anche gli amaretti e ha delle dosi un po' diverse.
Ho assemblato le dosi della mia un po' a occhio, sperando in un risultato decente...beh, non è affatto male, una torta piuttosto consistente, con un sapore particolare, quello della farina di grano saraceno, che si abbina bene con le pere e le mandorle, insomma, è una torta un po' diversa dalle solite (anche se ho fatto un ciambellone alle mele strepitoso, che posterò prossimamente)...


240 grammi farina 00
120 grammi farina grano saraceno
2 uova
Mezzo bicchiere latte
1 tazzina da caffè di Strega
100 grammi di mandorle frullate in polvere
400 grammi di pere al netto
1 bustina di lievito





Tagliare a fettine sottili le pere.

Frullare le uova con lo zucchero, montandole bene.

Aggiungere il latte e a Strega.

Aggiungere le mandorle frullate, quindi le due farine mescolate al lievito.

Unire 250 grammi di pere, lasciando da parte le fettine migliori.

Imburrare ed infarinare una teglia da 26 centimetri.

Versarvi l'impasto e livellarlo, quindi disporvi le restate fettine di pere in maniera artistica.

Cuocere a 180 gradi sul secondo ripiano dal basso, nel forno già caldo, per circa 45 minuti. Se volete la parte superiore leggermente più colorita, accendete il grill elettrico per qualche minuto.

Sfornare delicatamente e cospargere di zucchero a velo.

28 commenti:

  1. Io invece ho già iniziato, perchè non vedo l'ora che arrivi il Natale ^___^
    E anche perchè a inizio dicembre abbiamo 10 persone accampate da noi per la cena natalizia (non riusciamo a beccarci dopo, così passiamo insieme il ponte dell'Immacolata) e quindi abbiamo iniziato per tempo i preparativi. Luci, piatti rossi e una bella tovaglia per le feste!

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  2. anche io vedo tutte quelle decorazioni ma non mi fanno nessun effetto anzi al contrario mi sono proposta che quest'anno per Natale non comprerò nessuna decorazione !!! e i regali saranno limitatissimi in famiglia perchè ha perso tutta la magia del donare ma c'è tutt'altro dietro!!! così penserò per una beneficenza!! il Natale lo dobbiamo sentire nel nostro cuore e trasmetterlo a chi è meno fortunato di noi anche con un solo gesto o con un sorriso!!!
    Anche io non ho mai fatto il panettone e il pandoro ma quest'anno ci voglio proprio provare e se mi escono li regalerò ai miei migliori amici!!!! un bacione !!!
    p.s. la torta dalla foto sembra davvero splendida!!!

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  3. @ Katty: idem per i regali, aboliti già dall'anno scorso...l'importante è l'affetto, il resto, mah!

    @ Ivy: almeno qualcuno lo sente, il Natale, beata...

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  4. Io amo il Natale ma non mi butto a capofitto su panettoni e pandori..anzi, mi nauseano abbastanza.. mi piace l'atmosfera, al di là del comprare e consumare...
    Mi piacciono le luci, gli addobbi, la neve...
    Buona torta, mi chiedo: è per caso un pò asciutta? Con quale buon vino si potrebbe abbinare?

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  5. Sì, è un po' asciutta, perchè la farina di grano saraceno fa questo effetto, però le pere l'ammorbidiscono un po'...per quanto riguarda il vino, me ne intendo poco...noi l'abbiamo abbinata con un buon caffellatte per colazione, e ci stava benissimo
    :-)

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  6. Voglio il budino di ricotta con canditi e gocce di cioccolato!!!

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  7. per me questo Natale sarà diverso da tutti gli altri...forse proprio per questo non vedo l'ora che arrivi..per cercare di ritrovare l'unità della nostra famiglia molto provata quest'anno..

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  8. @ Mario:è una vecchia ricetta di famiglia, lo chiamiamo budino ma è una specie di cassata, con savoiardi o pavesini e ricotta, buonissimo...prima o poi mi decido!!

    @ Excalibur: immagino che sarà un Natale più triste del solito, ma forse è proprio il momento per stringersi le persone a cui si vuole più bene, dovremmo ricordarcelo tutti

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  9. condivido con te la non mania pe ril natale...davvero mi è così lontano e mi sento un ufo a doverci pensare perchè gli altri non capiscono....però adoro questa tua torta....incanevole!

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  10. Ho sempre adorato il Natale...gli adobbi,l'atmosfera che si respira,tutte quelle luci colorate che si vedono nei negozi e non solo...ma quest'anno sta facendo lo stesso effetto anche a me!Vedo solo consumismo in giro e da fastidio! Se riesco vorrei provare a preparare io sia il pandoro che il panetone...vedremo
    Magnifica la torta...ohh vedo tra gli ingredienti il liquore strega!L'ho comprato e ho provato ad aggiungerlo nel ciambellone....fantastico! Ti ringrazio per quest'idea
    UN ABBRACCIO

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  11. Sono d'accordo con te. Il Natale è ormai diventato solo un business.
    A me piace, per il suo significato vero. Poi è bello essere riuniti in famiglia, con figli, nipoti.
    Allora sto già pensando al menù e mi viene da ridere perchè, essendo molto legata alla tradizione, ogni anno preparo più o meno gli stessi piatti, sapendo che sono graditi.
    A presto.

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  12. La tua torta con le pere deve essere eccezionale.
    La voglio fare anch'io. Grazie della ricetta.

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  13. Pensa che io propio questa sera ho fatto l'albero.
    Aiuta il fatto che da noi è inverno anche se non ci sono state ancora gelate o nebbia da noi fa freddo e il sole non lo vediamo da un pezzo.
    Amo il Natale, ma come tutte le festività è stato trasformato ad arte.
    Spetta a noi ritrasformarlo in qualcosa di magico, qualcosa da aspettare con trepidazione.
    Per quel che riguarda i regali io li preparo durante tutto l'anno e quasi tutti Hand made, cercando di dare ad essi un valore affettivo più che econimico, altrimnti anche questa usanza perde ogni significato!!!

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  14. non sei diventata cinica , sei solo "cresciuta" e comunque la febbre commerciale del natale arriva ogni anno prima specie dopo l'avvento dei centri commerciali! io sono incorruttibile l'albero , come da tradizione lo facccio l'8 dicembre e il panettone si mangia a Natale ,un piccolo strappo lo facciamo con il torrone ma al massimo un pezzetto proprio in occasione della giornata dell'addobbo quindi 8 dic.
    la torta alle pere mi intriga molto , ti è venuta benissimo.
    ciao Reby

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  15. E' vero: è difficile che tra addobbi luminosi, vetrine colme di pacchi regalo, affiori lo spirito autentico del Natale, anche se tutto contribuisce a rendere allegra questa bellissima festa. Basta non lasciarsi convincere che si esaurisca tutto qui o nel dilapidare la tredicesima in spese pazze e il più delle volte inutili (come per il resto dell'anno d'altronde)!
    Per quanto mi riguarda, il prossimo 8 dicembre preparerò l'albero e il Presepe (con le stesse statuine da 25 anni), sennò... che Natale è? Spero che ogni persona che entrerà nella nostra casa si senta accolta, quasi "stretta" in un grandissimo abbraccio.
    Complimenti per la tua gustosa torta e, in attesa della ricetta per i biscottini alle spezie e per quella del budino di ricotta golosissimo... un abbraccio :P

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  16. Anche per me è così, i Natali che mi ricordo da bambina erano decisamente diversi, il Natale si sentiva, sarà perchè come dici tu la festa si concentrava in una manciata di giorni e non in settimane ( mesi) prima, il panettone c'era solo in quel periodo ( adesso praticamente tutto l'anno) insomma non c'è la trepidazione di aspettare qualcosa! Da quando è nato mio figlio i Natali sono tornati ad essere diversi perchè è lui con la sua giaa ed il suo stupore a renderli meravigliosi e per quanto mi sarà possibile voglio fargli vivere questa magia che poi perderà per sempre il più possibile!
    Magari quest'anno, la mattina di Natale faremo colazione con una bella fetta della tua torta e lo spirito natalizio ingolosito tornerà a sedersi fra di noi!
    a presto

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  17. @ Milla: hai ragione, forse il Natale visto con gli occhi di un bambino sembra diverso...

    Ciao Lella, il Natale è dentro di noi, mi immagino con quanta cura e amore farai albero e presepe....

    @ Rebecca: infatti forse crescendo si perdono i sogni, sarà così?

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  18. @ Flavia: ecco, questa dei regali fatti a mano è una cosa che mi piace moltissimo, magari mi industrio a fare qualcosa anch'io...

    @ Virgikelian: spero che ti piaccia! Anche il menu che si ripete ogni anno è una parte della tradizione, questa mi piace proprio

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  19. @ Marianna: se lo prepari, allora voglio provarci anch'io con la tua ricetta!!!

    @ Lo: allora siamo due ufo!!

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  20. Ma che carino questo blog.
    Davvero tanti spunti interessanti; da visitare con maggior frequenza :)
    Spero ti piaccia anche il mio blog.
    Fabrizio

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  21. Benvenuto Fabrizio, grazie per i complimenti

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  22. Cara Laura,
    proprio oggi stavo scrivendo un posto simile al tuo. Infatti ho deciso anch'io quest'anno di ridurre le feste natalizie con la presenza dell'albero a pochi giorni.
    Di solito già dopo Santo Stefano non mi sa più di Natale e voglio togtlierlo. Ma sono subito rimproverata da chi mi circonda.... Ma sopportare questo clima fino all'epifania, onestamente mi pesa.
    Complimenti per il dolce che deve essere davvero spettacolare. Mi sa che lo provo e ti faccio sapere.
    Un abbraccio
    Anna

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  23. Questa volta sono ancora più solidale di sempre con il tuo pensiero!
    Natale è Natale...
    Così è consumistico, si perde la magia!
    Io li capiscoi negozianti, che addobbano tutto a festa perchè così la gente per strada si fa contagiare e "compra"...
    Ma a me piace godermi quei giorni stretta intorno alla mia famiglia e agli amici.
    E forse è il carattere, ma se comincio ai primi di novembre con le decorazioni.... al 25 non mi sembra più magia.
    E quest'anno ho proprio bisogno di un pizzico di magia.
    Una coccola in più, una carezza, l'abbraccio del camino magari... ecco, magari provo la tua torta!

    nasinasi concordi!

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  24. effettivamente i negozi cominciano a bombardarci troppo presto con il loro attacco a favore del consumismo... io preferirei aspettare ancora un po'...
    ai regali ancora non ci penso seriamente... al momento non saprei cosa scrivere nella letterina da consegnare nelle manine di mio marito...eheheheheheh
    buona serata

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  25. Ciao, giovedi prossimo verso le 19.30 con altri 4-5 blogger prendiamo una birra all'open baladin. Se ti va di venire, mi farebbe piacere. Fammi sapere.
    ciao

    Enrico

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Pellegrino che ti aggiri per queste lande incantate, mi farebbe piacere una traccia del tuo passaggio...

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