Siamo arrivati alla fine del nostro viaggio, l'ultima sala del Museo Montemartini, a mio avviso la più bella.
Contiene dei pezzi pregevolissimi, inseriti in una sala unica ripartita da una installazione di colonne e sfondo color verde che crea un'atmosfera diversa, come potete vedere, da quella chiara e luminosa, su sfondo cilestrino, della precedente Sala delle Macchine.
In alto il soffitto presenta ancora il reticolo di tubi originale, mentre sul fondo della sala troneggia, parzialmente nascosta, una grande caldaia a vapore, l'ultima rimasta delle tre originariamente in loco.
Nella sala sono esposti delle statue rinvenute nel corso degli sbancamenti effettuati a Roma, dopo l'Unità d'Italia e fino agli anni Quaranta.
In pochi anni tutta la città cambiò volto, con l'apertura dei nuovi grandi boulevardes che tagliavano i quartieri precedenti (Via Nazionale, corso Vittorio, Corso del Rinascimento, Viale Trastevere, Via Veneto, Via Cavour, i muraglioni del Tevere, il Monumento a Vittorio Emanuele), fino ad arrivare agli enormi sbancamenti in epoca mussoliniana (Via dei Fori Imperiali, Via del Teatro Marcello, Via della Conciliazione, Largo Argentina), oltre all'apertura delle nuove stazioni dei treni, Termini e Trastevere. Una ingente quantità di ritrovamenti venne alla luce, in maniera piuttosto disordinata, spesso senza veri e accurati scavi archeologici in senso moderno.
La zona dell'Esquilino, ora densamente abitata, insiste su un'area che dall' epoca romana fino alla metà dell'Ottocento fu sempre era occupata da ville suburbane, orti e giardini.
Questo ha permesso il ritrovamento, durante i lavori di costruzione del moderno quartiere in seguito alla lottizzazione delle antiche ville ( per esempio la splendida Villa Montalto Peretti, sontuosa residenza cinquecentesca del Papa Sisto V, di cui non rimane praticamente nulla, tranne qualche pezzo sparso per Roma, tra cui la Fontana del Prigione sul Gianicolo, a Via Goffredo Mameli, all'incrocio con via Manara) di numerosi pezzi originali rimasti sepolti per secoli.
Proprio all'entrata della sala, un imponente trofeo militare di età augustea, proveniente da via Boncompagni, rinvenuto nel 1888, e due frammenti di un n gruppo scultoreo Satiri e Giganti, copia romana da originale di età ellenistica, raffigurante satiri contro un gigante anguipede, provenientedal ninfeo della Domus di Porta San Lorenzo, rinvenuto nel 1886 (sullo sfondo si vede il frontone del tempio di Apollo Sosiano, nella Sala delle Macchine).
Dagli Horti di Mecenate, che passarono in eredità ad Augusto, proviene questa Tazza Buccellata, rinvenuta durante i lavori di apertura di via Merulana, nel 1875.
Gli Horti Liciniani, una sontuosa residenza in campagna proprietà della Gens Licinia, passarono per eredità all'imperatore Licinio Gallieno, nel III secolo d.C.
Durante i lavori del 1879 vennero trovate delle bellissime statue che adornavano la villa (edificata dalle parti della odierna chiesa di Santa Bibiana) e i grandi giardini.
In questa occasione venne rinvenuta la splendida Fanciulla seduta, una copia romana di età adrianea, forse di un originale greco della scuola di Lisippo, proveneniente dal Ninfeo, detto anche Tempio della Minerva Medica, tuttora esistente.
Sempre dal Ninfeo, il Dioniso con Pantera in marmo pentelico, da originale di età ellenistica, e i due Magistrati (fine IV, primi V secolo d.C.).
La Musa Polimnia, sempre dagli Horti Liciniani (o Spei Veteris, a seconda delle fonti), rinvenuta nel 1928 presso Via Terni: si tratta di una copia romana da originale di età ellenistica.
In terra è stato ricostituito un enorme mosaico policromo (circa due terzi dell'originale), trovato nella zona di S. Bibiana: raffigura la cattura di animali esotici per il circo, inizio del IV secolo d.C., rinvenuto nel 1905.
Delicatissimo e soave questo Satiro in riposo, copia di aetà adrianea di un originale di Prassitele datata 370 a.C., proveniente da una Domus romana del II secolo, nell'area di Via Cavour, 1940.
Pothos acefalo, copia di età adrianea di un originale di Skopas (IV secolo a.C.), rappresenta il Desiderio Amoroso (Via Cavour, 1940)
Pothos, copia di età adrianea da originale di Skopas ( IV secolo a.C.), rappresenta la divinità (dalle fattezze molto femminee) rapita d'amore come Rimpianto e la Nostalgia.
Satiro e Ninfa, copia romana da originale ellenistico (forse di scuola di Pergamo, II secolo a.C.), rinvenuto a Trastevere, nella zona tra San Crisogono e Piazza Mastai, nel 1889.
Niobide, copia romana di un gruppo scultoreo del primo ellenismo, rinvenuta a Trastevere in via Saffi, nella zona degli Horti di Cesare, nel 1956.
Testa di Stratega, proveniente dalla Domus di Flavio Plauziano, una ricca casa con marmi e mosaici, rinvenuta durante i lavori del Traforo sotto il Quirinale nel 1901.
Ovviamente nella sala ci sono anche altre statue, ho scelto di farvi vedere quelle che mi hanno colpito di più...il mio consiglio è, se passate dalle parti di Roma, di andarvele a godere di persona, non ve ne pentirete!
Centrale Montemartini, Storia
Centrale Montemartini, la sala delle Macchine
Per chi volesse approfondire:
http://www.centralemontemartini.org/
Horti di Mecenate
Horti Liciniani
Direi entusiasmante, museo, allestimento, sculture, memorie di un epoca artistica fertilissima, di sorprendente sensualità e bellezza. Grazie Laura, il tuo commento poi invita proprio ad una visita del museo. Giuro che appena ho l'occasione di venire a Roma sarà una tappa obbligata.
RispondiEliminaNota a margine: gli sventramenti romani dall'Unità agli anni quaranta ci hanno restituito questo prezioso patrimonio, ma come doveva essere bella Roma! prima di quegli anni, se ancora oggi ci emoziona!!
infatti Roma doveva essere veramente diversa...alcune cose sono indubbiamente migliorate, ma abbiamo perso interi quartieri medievali e secenteschi, di cui praticamente non c'è rimasto nulla...
RispondiEliminaEro sicura che avresti apprezzato, qualsiasi artista ne rimarrebbe incantato, chi meglio di te??
sei una narratrice preparatissima e raffinata , hai un garbo speciale nel descrivere le cose. mi rendo conto di quale abissale ignoranza io soffra nei confronti della mia amata città, che quasi me ne vergogno! ti ringrazio davvero per questo viaggio nel passato e per avermi fatto conoscere questo museo particolare e pieno di bellezze. ti abbraccio
RispondiEliminaciao Reby
Non mi hai delusa, cara Laura.
RispondiEliminaUnica cosa che posso dirti: g-r-a-z-i-e, i tuoi post sono molto preziosi per me.
Un grande saluto,
Ziamame
bello!
RispondiEliminaChe meraviglia!!!
RispondiEliminaUn bacio
Francesca
@ reby: diciamo che la mia preparazione universitaria (Archeologia) mi aiuta parecchio
RispondiElimina:-)
Non disperare, anch'io che ho studiato l'argomento, ancora conosco un decimo di quanto offre Roma
@ Ziamame: ma prego!!! sono io che mi diverto a mostrarvi queste meraviglie
@ Lo e Francesca: grazie grazie
Uh, no... cioè, ho visitato solo alcuni, una decina... il resto sono soltanto i miei desideri, che sfogo in questo modo, raccogliendo varie notizie e curiosità sparsi nei vari testi, unendo con le immagini che trovo in rete.
RispondiEliminaSono una amante della storia, solo che per me la storia è questo, invece che quello a cui siamo stati abituati a scuola....
magari potessi visitarli tutti quei posti; non so che cosa darei per poterlo fare...
Un abbraccio,
Ziamame
Il sito del museo è fatto piuttosto bene. Sai se è possibile fare degli schizzi alle statue? Grazie mille, le foto sono splendide, il testo anche. A presto!
RispondiEliminaMeraviglia e ancora meraviglia di fronte a queste stupende statue. Da pelle d'oca. E pensare che si tratta di un museo poco conosciuto!!
RispondiEliminaChe bei post stavo per perdermi... grazie cara Laura!
RispondiEliminaMi manca talmente tanto la possibilità, per via degli orari d'ufficio, di visitare musei così!
Un abbraccio
ciao! grazie per la sottoscrizione! ti ricordo che è possibile partecipare esponendo il banner (trovi il codice da me), e postando una ricetta o un post con commento all'iniziativa. la data di scadenza fissata per domani 6 febbraio è stata prorogata di qualche giorno. ti aspettiamo!
RispondiEliminaBellissimo! Grazie per lo splendido articolo e le meravigliose foto! Sono una guida di Roma e la Centrale Montemartini è uno dei miei musei preferiti al mondo!
RispondiEliminaCiao!
David Macchi
www.davidmacchi.com