I miei viandanti
lunedì 17 gennaio 2011
Disavventure col botto e torte di mele
Abbiamo inziato l'anno col botto. E non metaforicamente.
Sono andata ad accendere la luce al bagno e, buum, è saltato tutto l'impianto, con una schicchera al contatore che sembravano i fuochi artificiali di capodanno.
A poco è servito riparare quel pezzetto di filo che dalla applique arriva alla presa, pressocchè carbonizzata, alla fine si è dovuto rifare mezzo impianto nuovo, con conseguente devastazione delle pareti dell'ingresso. In pochi minuti, quella che era una casetta linda e pinta, con mazzi di rose di seta e centrini vezzosi sui mobili, si è trasformata in un campo di battaglia, sotto una nuvolaglia di polvere che si è posata su tutto, libri, vestiti, asciugamani, vasi e lampade, divani e gatti, che sono andati in giro tra i calcinacci, per tre giorni, con una espressione oltraggiata sul musetto, inequivocabile.
E' stato un brutto dejà-vu, che ci ha rammentato in maniera orrorifica l'inverno di cinque anni fa quando, con assoluta incoscienza, commissionammo il rifacimento della cucina ad un nostro amico: ci sono voluti quaranta giorni di baraccopoli, sembravamo accampati tra cumuli di cartoni pieni di piatti e bicchieri, mobili accatastati e cellophane che avvolgeva ogni cosa, ma assolutamente impotente a salvare le nostre preziose suppellettili.
Quel Natale non facemmo neanche l'albero (anche perchè non avremmo saputo dove metterlo), e ho lavato per un mese e mezzo i piatti nel lavandino del bagno (dacchè non esisteva più non solo il lavandino, ma neanche un pezzetto riconoscibile di cucina).
Dopo quel cataclisma, di cui ancora portiamo i segni dentro e fuori (ogni tanto mi capita di spolverare e di trovare ancora polvere arancione, quella dei mattoni della porta allargata col frullino), l'anno dopo abbiamo attaccato il bagno, ma in quel caso scappando un mese a casa dei miei (era agosto), e tornando solo in tempo per vedere che le mattonelle erano state messe molto più alte di quanto avevamo stabilito (e così non bastavano, ovviamente), che lo specchio era stato inserito nella parete in orizzontale, invece che in verticale come la sua forma avrebbe saggiamente consigliato, che per fare le tracce dei tubi del termosifone sulla parete del bagno si era sfondata la parete in soggiorno e che un terzo dei preziosi listelli di ceramica decorata a fiorellini, che avevo scelto come striscia decorativa tra le mattonelle, si erano misteriosamente rotti nelle loro scatole.
Lo specchio, poi, si portava evidentemente appresso una maledizione che è stato assai difficile contrastare: il primo è diventato nero in pochi giorni, perchè era stato attaccato alla parete con la malta, che ha corroso l'argento in due minuti. Staccato e sostituito con un altro, che è stato infilato a forza tra le mattonelle, troppo grande di qualche millimetro, e si è crepato il giorno dopo. Smartellato anche questo, il terzo è stato rotto appena arrivato alla porta di casa e poggiato per terra, un vero record. Per fortuna si è spaccato solo l'angolo, per cui fu prontamente riportato alla vetreria e ritagliato: c'è una bella giunta di stucco intorno che non è il massimo, ma almeno questo sembra reggere (se si dovesse rompere anche questo, giuro che ne compro uno già fatto e tanti saluti).
Dobbiamo ritinteggiare altre due camere, ma non ne abbiamo il coraggio, lo confesso. Osservo le pareti che avrebbero bisogno di una bella sistemata, mi giro e guardo altrove, tremando all'idea di ricominciare con la polvere e tutto il resto.
Ed invece, stavolta non abbiamo potuto fare altrimenti.
Comunque, sembra che siamo sopravvissuti anche a questo: del resto, nell'ultimo anno, a casa nostra si è rotto tutto quello che si poteva rompere, e anche qualcosa di più. Nell'ordine, abbiamo cominciato dalla caldaia lo scorso novembre, per proseguire col frigorifero, che è svampato misteriosamente nella notte. Il frigo nuovo è arrivato già rotto, così ci siamo tolti il pensiero. Nell'arco di tre giorni si è rotto un computer di mio marito e il mio hard disk di back up, anche lui misteriosamente svampato.
Poi è arrivato rotto anche il meraviglioso forno della cucina nuova, il lavello nuovo era stato montato male e ovviamente perdeva. In ultimo, mentre mi stavo asciugando i capelli un paio di giorni fa (dopo il bum dell'impianto) si è svampato pure il phon, lasciandomi in una gelida mattina di gennaio coi capelli bagnati e i pinguini che ballavano la rumba nel bagno.
A questo punto è rimasta solo la lavatrice, ma non cantiamo vittoria troppo presto, il pericolo si nasconde sempre dove meno te lo aspetti...
Per consolarmi di tutto questo casino, non ho fatto neanche un dolcetto ma ho fatto fuori qualche etto di cioccolatini, per rifarmi dallo stress (i brufoli che stanno fiorendo sulle mie guance come pratoline sulle rive del fiume, stanno lì a testimoniarlo).
Questa stupenda Torta alle Mele, semplice e deliziosa, è una ricetta di una mia collega di lavoro, Franca, che ho fatto qualche settimana prima di Natale e ancora non avevo postato.
Ce ne aveva portato un esemplare ad assaggiare che è stato spazzolato in pochi minuti, e non ho potuto fare a meno di rubare la ricetta, davvero ottima, aggiunta definitivamente nel mio ricettario di Torte di Mele Assolutamente da Provare.
Torta di Mele di Franca
Tortiera 24-26 centimetri
4 tuorli e 4 albumi
200 grammi zucchero
200 grammi farina ( 0ppure 150 grammi farina e 50 fecola)
200 grammi burro
1 bustina lievito
1 bustina di vanillina
(io: 1 cucchiaio liquore Strega)
5 mele medie
Battere i tuorli con la frusta elettrica con lo zucchero, fino a farli diventari spumosi.
Aggiungere il burro fuso, quindi la vanillina e il liquore Strega (non ci sarebbe, nella ricetta originale).
Mescolare la farina e la fecola assieme al lievito, ed aggiungerli al composto.
In ultimo montare gli albumi a neve ed aggiungerli delicatamente.
Tagliare a fettine sottili cinque mele non grandi, ed unirli al resto.
Versare l'impasto nella tortiera foderata di carta forno e cuocere sul secondo ripiano dal basso, a 180 gradi.
Cottura circa 1 ora abbondante a 180 gradi, più 5 minuti a forno spento per far asciugare la pasta.
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Mamma mia, quante disavventure! Meno male che c'è la cioccolata per tirarsi su... e chi se ne importa se fa venire qualche brufolo!
RispondiEliminaComunque anche la torta ha un aspetto molto "consolatore" :-)
cucciola!!!!! ma ti è capitato di tutto! ci mancava anche il botto!mannaggia!comunque devo confessare che ho sorriso leggendo il tuo post , perchè se le guardiamo in chiave umoristica queste "avventure" sono meglio di "oggi le comiche", e te lo posso dire perchè ci sono passata un po' di anni fa, ti dico solo che il water traballava e abbiamo dovuto rifare il pavimento una settimana dopo che gli operai avevano finito........
RispondiEliminati abbraccio
ciao Reby
Mamma mia che disavventura! Sarei morta di paura al botto! Oggi non sto fisicamente bene ma domani vado a prendere le uova e faccio la tua torta! Da tempo cercavo una ricetta per la torta di mele che andasse veramente a mio genio..alcune fanno pastrocchi con yogurt e olio.. e proprio non mi piace! Grazie per le dritte e un abbraccio per il resto!
RispondiElimina@ Carolina: veramente i pastrocchi con yogurt e olio sono la mia specialità, non mi piace il burro e non lo uso mai...però questa era troppo buona per stare a sottilizzare!
RispondiElimina@ Rebecca: più sento in giro, e più capisco che queste disavventure sono all'ordine del giorno per tutti!
@ Ivy: infatti, i dolci sono davvero consolatori, però poi i risultati sono visibili, ahimè!
Passavo di qui per caso e leggendo il tuo post pensavo fosse il riassunto di una puntata di Ghost Whisperer e invece...non è che avete costruito casa su un vecchio cimitero indiano?
RispondiEliminaSe puo consolarti, la fortuna è una ruota che gira...dopo tante sfighe, potrebbe essere li dietro l'angolo la svolta. Lo dico per esperienza. Il 2005 per me è stato L'ANNO SFIGATO per eccellenza...e poi, visto che più in basso non si poteva andare, le cose hanno cominciato ad andare per il verso giusto...lo dico guardandomi bene alle spalle, visto che a sto punto, secondo la mia logica, dovrebbe essere di ritorno il giro sfigato...ahahahah!!! Prendila in ridere, e riprepara questa bellissima torta...mette golosità solo a vederla!
RispondiElimina@ Lolle: è innegabile che la mia famigliola non brilli per fortuna riguardo alla casa, ormai siamo rassegnati, la prendiamo a ridere
RispondiElimina@ Silvia: il 2010 è stato tremendo, speravamo che il 2011 fosse migliore, ma dall'inizio non si direbbe proprio
:-) Ho preso le uova e ora mi metto a fare la tua ricetta. :-)
RispondiEliminaciao, passavo per invitarti a un gioco di scambio ricette! ti va di partecipare? ti aspetto qui
RispondiEliminahttp://zasusa.blogspot.com/2010/12/gioco-forum.html
a presto
uuhhh di tutte le disavventute che racconti io mi sento male solo a pensare alla polvere....mi ricordo quando per una serie di cose tristi mi sono ritrovata a rifare il bagno...e c'era quella finissima polvere ovunque.....io ecco ora sento il bisogno di consolarmi e quindi provo questa torta! un bacione
RispondiEliminaCaspita l'anno è iniziato con il botto si! Mannaggia mi spiace, ed è proprio vero quello che si dice che le disavventure non arrivano mai da sole!
RispondiEliminaMeglio pensare ad altro e magari alla torta di mele, in assoluto sono le mie preferite! So già che mi piacerà moltissimo!!
Un abbraccio
.... Esperimento riuscito bene! Prossima volta aggiungo l'aggiunta degli albumi a neve che hai aggiunto in seguito e sarà ancora meglio.
RispondiEliminaUn consiglio: quale farina è la migliore per questa torta?
Meno male!!! Quando non la specifico, è sempre la 00, ovviamente! ieri sera ho provato a fare la versione col cacao e le nocciole, buona buona anche quella
RispondiEliminaOhamamma cara come ti capisco...ormai io ho i muratori in casa da due mesi circa (per fortuna sono fuori, sto facendo la facciata, i balconi e il tetto) e non ti dico la polvere...
RispondiEliminaHai fatto bene a consolarti, questa torta è davvero magnifica!
Un abbraccio pieno di solidarietà
Come ti capisco! Anche noi dopo varie vicissitudini abbiamo il terrore di mettere mano alle cose di casa... sto ancora levando cartongesso di due anni fa quando una perdita del bagno di sopra mi costrinse a sventrare tutta la controsoffittatura del living... ora è saltata una listella del parquet... ma preferisco coprire con un tappeto piuttosto che mettermi nuovamente operai in casa! Mi gusto la tua torta che fa tanto domenica e dolce tepore di nido...
RispondiEliminaMi è piaciuto leggere il tuo post, hai un bel modo di scrivere ^_^ certamente per te non sarà stato divertente per niente, e spero che adesso sia tutto apposto, ho trovato interessante il tuo post precedente e adesso ti faccio i complimenti per questa torta ^_^
RispondiEliminaMi aggiungo molto volentieri ai tuoi lettori ^_^ verrò spesso a vedere le tue foto o leggere le tue ricette ^_^