I miei viandanti

domenica 8 febbraio 2009

Il carteggio d'amore, 1905-1909


Caro pubblico che si è affezionato alla storia di Matilde, eccoci alla seconda parte della narrazione, quella ricostruita attraverso il carteggio di cartoline, che copre un arco di tempo che va dal 1905 al 1909.


In quegli anni Mario le regalò un grosso album dalla copertina di cartone pesante, blu, con le pagine disegnate in stile floreale, come andava di moda all’epoca. Sulla prima pagina una dedica, la scrittura sottile, elegante: “Alla mia diletta Tilde, Mario”.


Matilde cominciò a riempirlo, giorno dopo giorno, per quattro lunghi anni, aspettando di sposare il suo promesso.



Le cartoline arrivavano regolarmente, alcuni giorni addirittura le scriveva due volte: sono quasi tutte di Mario a Matilde, tutte vergate con la stessa calligrafia accurata, il pennino usato con mano esperta a formare archi eleganti, riccioli e svolazzi con l’inchiostro color seppia, le parole fluide, sinuose, a tratti difficili da interpretare.


La maggior parte delle missive sono spedite presso l’indirizzo di via Clemente Cardinali numero 6, a Velletri, solo alcune invece sono dirette a Mario, prima presso la Legione Allievi Reali Carabinieri, 4° Compagnia, a Roma; quindi presso il Comandante della Stazione dei Reali Carabinieri di Montesicuro, provincia di Ancona: quella di Matilde è una scrittura minuta, delicata, un po' spigolosa, tutta inclinata verso destra.



Non si sa che fine abbiano fatto tutte le altre cartoline di Matilde che, sicuramente, scriveva con la stessa regolarità di Mario. Lei raccolse solo quelle del fidanzato, nel suo album, è possibile che le sue siano disperse tra i discendenti, oppure che lei non le abbia conservate.



Come in ogni fidanzamento dabbene, il giovane Mario era molto rispettoso della sua promessa. Le cartoline venivano presumibilmente passate sotto la censura dei genitori, e quindi si doveva stare ben attenti al tono e alla forma.

Molte delle fotografie sono delicate, a tema floreale, oppure paesaggi acquerellati, fotografie di bambini che giocano, le frasi caste e irreprensibili.


Molte, invece, sono delle vere e scenette a puntate, scenette romantiche ma a volte allusive, addirittura maliziose, giovani fanciulle un po’ discinte, coppiette che si baciano in mezzo all’erba, gagliardi giovanotti che sussurrano infuocate parole d'amore: non sappiamo cosa ne pensassero i genitori, il messaggio doveva essere leggermente ambiguo se non sconveniente: è anche vero che i due fidanzati non erano proprio giovanissimi, probabilmente i genitori facevano finta di nulla.


Ma, cosa ancora più maliziosa, il giovanotto le scriveva frasi segrete, ardenti dichiarazioni d’amore, accuratamente scritte in grafia piccolissima, a matita, con pazienza certosina, e nascoste sotto grandi francobolli.


Nella frase ufficiale il giovanotto si teneva a rispettosa distanza, chiamandola signorina e mandandole cari saluti, almeno nei primi tempi. Ma la giovane Matilde sapeva che, grattando via il francobollo, quasi sempre avrebbe trovato una frase segreta in cui Mario le parlava in maniera più confidenziale , le giurava eterno amore e le prometteva baci ardenti appena si fossero rivisti. In quasi tutti i cartoncini il francobollo è grattato via, anche quando sotto non c’era niente.


Alcune volte ci si stupisce come nessuno abbia capito che, sotto quegli enormi francobolli che occupano mezza cartolina, c’era scritto ben altro, per esempio qui


“Mia adorata,
ricevuta lettera, attendo con ansia la giornata di domenica per poter venire da te. Oggi 1 maggio non sono più smontato di servizio, spero domani. Approvo quanto dici per la licenza e seguirò tuo consiglio. Tanti bacioni e saluti a Giulia.”

In questa cartolina ufficialmente le scrive: “Tanti affettuosi e cari...da chi costantemente ti pensa"


e poi, sotto il francobollo:

“ Mia adorata,
sto facendo di tutto per venire giovedì costà, spero dall’1 alle 7 e mezzo, tu dal canto tuo fa il possibile per poterci trovare insieme, tanti bacioni, Mario tuo” .


Probabilmente si incontravano in segreto, visto che l'appuntamento viene dato in questo modo. Questa ipotesi è suffragata da altri messaggi, come questo:


“Mia adorata,

come dicevoti in altra mia inviatati ieri, tutto procede bene e nulla s’è venuto a sapere circa mia scappatina ed augoromi nulla si sappia mai. Stamane ricevuta tua sempre più affettuosa. Grazie, mille volte grazie. Appena potrò risponderoti essendo occupato con la paga. Voglimi sempre bene come lo voglio io.”


Mario, giovanotto colto, amante della poesia, le scrive in francese :

“Mon Pensés, tout mon coeur, toujours Mario” ottobre 1906, oppure

"Mon amour pour toi est trés grand…immense…beaucoup de baisirs”

“Toujours affectuoses pensés e baises”, datata 14 gennaio 1908, e sotto il francobollo

“ Pensoti costantemente, amoti ogni giorno più fino all’adorazione invio…. "


Oppure poesie di sua creazione, come questa, datata 28 luglio 1906:


A l’enfante du mon coeur:

“Vien di lontano una gentil figura
Dal portamento nobile, elegante,
tanto bella alla vita ed al sembiante
quale non vidi mai altra creatura.

Vieppiù s’appressa, ed io resto incantato!
Appaiono distinti, più spiccati
Gli occhi neri e profondi, circondati
Da folte ciglia; il naso profilato.

Le labbra rosse rosse, coralline
Che aperte alquanto lascian travedere
I bianchi denti, quasi perle vedere;
il mento ben tornito; gote divine,

E dal guardo ch’è angelico e severo,
tanta modestia ed onestà traspare,
che non si può restar dall’esclamare:
è costei figlia del celeste Impero?!

Sono poesie un po’ retoriche, dalle frasi barocche, ridondanti, che ai nostri orecchi suonano anche difficili da recitare. Ma era lo stile dell’epoca, d’altra parte anche le cartoline risentivano di questo romanticismo teatrale, un po’ enfatico.

Nell’agosto- settembre del 1907 Matilde si trasferisce qualche mese a Roma, non sappiamo perché, presso la famiglia Foglietti, al numero 3, all’interno 8 di Piazza Cavour per poi tornare, qualche tempo dopo, a casa. Le due famiglie dovevano avere conoscenze in comune oppure frequentarsi, perché Mario più volte manda i saluti alla famiglia Foglietti, ad uno zio, oltre che alla sorella Giulia.


2 settembre 1907
“Adorata, ricevuta lettera, grazie, martedì sera risponderò. Porgi per me infiniti auguri Giulia e saluti famiglia Foglietti. Pensoti sempre. Adoroti. Abbiti tutti i miei baci i più affettuosi ardenti.”


In quegli stessi giorni scrive anche una lettera, sicuramente di nascosto, perché sotto il francobollo, il 19 dello stesso mese:

“Ricevuta lettera, arriverà mia inviatati già a Velletri. Ancora occupato altri arresti, scriverò appena libero.”

Nel dicembre Matilde è di ritorno a casa.

2 dicembre 1907:
“Causa caduta bicicletta impossibilitato risponderti. Spero domani, essendo cosa poco….”

Altre volte approfitta dello spazio segreto anche per inviarle frasi come questa, un po’ meno romantiche:
“Adorata, trovomi qui per passare visita medica, mio pensiero sempre a te, bacioti "


Nel 1907 le scrive, ad esempio, delle sue indagini su un omicidio:
“ Adorata,
stamane finalmente arrestato fratricida, tenente soddisfattissimo, io ancora di più, forse avrò encomio, domani scrivo, bacioni”


Verso fine del 1908 le arrivano una serie di cartoline una più appassionata dell’altra:
Se la tua Bocca attira i baci! Eternamente Uniti! Adorata!
Mio Tutto! I tuoi occhi parlano! Cuor mio! Fedele per la vita! Luce degli occhi miei! Anima Mia!



14 aprile 1908

“Adorata
Ricevuta lettera e gradito immensamente pensiero ben oltremodo accetto, ottimo sotto ogni rapporto. Impossibilitato rispondenti fino ad oggi perché occupatissimo. Domani senza fallo scriverò. Abbiti intanto infiniti ringraziamenti di tutto e ardentissimi da Mario tuo.”


Questa arrivò poco prima del Natale 1908, il 22 dicembre, insolitamente lunga, in cui alterna frasi romantiche e descrizioni più pragmatiche dei suoi acciacchi:



“Adorata Matilde,

Per quanto abbia fatto, non mi è stato possibile nella visita di stamane di farmi mettere in uscita oggi, come ti dicevo nella mia di ieri, ma il capitano mi ha assicurato domani. Quindi, come potrai leggere nell’acclusa per mamma, che pregoti metterla in una busta, al tocco delle 2 sarò costà, senza che ti preavvisi ancora.

Non ne vedo il momento di rientrare alla stazione di Velletri, per stringerti tra queste braccia che tanto ti desiderano. Siccome ieri stetti in piedi tutto il giorno e mi sforzai un po’ , il piede ieri sera era alquanto gonfio, ma stamane alla vista si trovava nuovamente allo stadio normale.

E’ stato anche per questo che non ho insistito col capitano per farmi mettere fuori. Oggi però non mi alzerò affatto, così lo terrò riposato per lo strapazzo di domani e posdomani.

Non dubitare che userò tutte le precauzioni, e sto per fermare l’agonia dei patimenti.

Baciandoti con tutto l’affetto tante tante volte sulla bocca, adorata , ti stringe al cuore il tuo per la vita Mario che t’adora.”


Possiamo solo immaginare l'emozione di questi incontri, lui che rientrava alla Stazione di Velletri e lei, probabilmente, lì ad aspettarlo, trepidante ed emozionata, dopo settimane di impaziente attesa, passate a leggere e rileggere le sue lettere appassionate e le sue frasi d'amore, desiderando solo di sentirle dalla sua voce.

Verso la fine del carteggio le sue frasi cominciano ad essere più sfacciate, anche nella parte leggibile a tutti.


"Sempre costante, infinito ti sia il mio affetto, sempre ardenti appassionati ti giungano i miei baci"


"Adorata

giunto stamani Montesicuro benissimo, domani andrò Ancona e scriverotti quando sarò possibilmente di ritorno. Pensoti sempre, augoromi da te eguale. Saluta zio.
Tuo per la Vita, Mario"


In questa cartolina del 24 aprile 1909, una delle ultime, lui le scrive:
“Adorata,
Vivo angustiatissimo perchè lontano da te. Anelo solamente rivederti, baciarti.
Tuo per la vita, Mario che t’adora.
P.s. Saluta zio”


Le cartoline si interrompono qui, ma non la loro storia, ovviamente.

Il resto del racconto alla prossima...

24 commenti:

  1. No ma come finito per oggi!!! io mi sto davvero appassionando.. uffaaa son curiosa...Attendo il continuo allora ... :-))))

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  2. ho lasciato le cose tristi per ultime
    :-)

    c'è ancora parecchio da raccontare, tutto insieme era troppo lungo, abbi pazienza fino a domenica, così saprai come va a finire

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  3. aspettiamo trepidanti il seguito!!
    Non ci deludere...

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  4. Che forza Laura, quelle frasi scritte di nascosto sotto i francobolli...Che lenza i tuoi antenati!!

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  5. non sai quanto mi sono divertita a leggere i loro segreti, finora ben custoditi!!

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  6. Ciao Geillis, ti seguo silenziosamente da un pò e volevo farti i complimenti per il tuo blog, ricchissimo di notizie, riferimenti, narrazioni...insomma non il solito blog di cucina!E poi per te, che sei una donna davvero piena di interessi e di stimoli,ed hai anche un'ottima penna!Ho visto che sei un'appassionata di archeologia..magari ti chiederò qualche consiglio..anche io ne sono una grande amante, anche se nella vita faccio l'avvocato!Ah dimenticavo...ho letto, su tuo suggerimento,alcuni dei libri che hai consigliato o citato...bellissimi quelli di Augias e Mario Biondi.Continua così!!

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  7. grazie Romy, cerco di scrivere sul mio blog delle mie passioni, letteratura e storia in primis...sono laureata in archeologia, anche se purtroppo faccio un altro lavoro, e allora questo è un modo per condividere le mie passioni, sono proprio felice che ti interessi!

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  8. ieri non ho fatto in tempo a lasciarti un commento e ora mi sono persa in queste infinite parole...aspetto con ansia...è un lavoro meraviglioso che ci doni! Un abbraccio

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  9. che bellissima storia...cosi reale e semplice,...non arrivo proprio ad immagginare il tragico epilogo cui accennasti la scorsa volta...

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  10. grazie Lo, un abbraccio anche a te, sapevo che ti sarebbe piaciuto
    :-))

    @ Mirtilla: la vita purtroppo a volte è crudele, in questo caso lo è stata, ma non troppo, sennò io non sarei qui a raccontarlo

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  11. Bellissimo questo post, e molto romantica l'idea di scrivere parole d'amore dietro i francobolli, e mi chiedo, ma dove sono finiti gli uomini di un tempo?? Struggente anche quello precedente che mi ero persa ma che mi son letta ora tutto d'un fiato... E vogliamo parlare dell'album fotografico e la dedizione di lei nel raccogliere tutto quello che rappresentava il loro amore???? Questa è poesia.....

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  12. Nooo, non voglio sentire le cose tristi, uffa... sigh!! Mi sono già affezionata a questa coppia, dal fascino così retrò da sembrare personaggi di un libro!

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  13. cara susi, quello sì che era amore, e quelli sì che erano innamorati, romantici e ardenti, altro che gli uomini di oggi, ma dove sono finiti?

    @ Ivy: questa storia riesce a commuovere anche me, che la conosco benissimo, figurati gli altri
    :-)
    Proprio perchè è una storia romantica e triste ha tanto fascino, almeno credo

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  14. Quanta magia in questa storiae in queste immagini!!!! Voglio sapere il seguito !!!!! Un Bacio Laura

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  15. Bellissima la storia!.. Proprio di altri tempi!
    Grazie per averla proposta a noi!
    Baci!

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  16. Ma prego Rossa, è stato un piacere per me!

    @ Laura: sarai presto accontentata, ci sto lavorando

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  17. Ciao Geillis,
    mi piace moltissimo il tuo blog. Mi sono emozionata per alcune cose.
    La foto d'apertura ritrae il mio castello scozzese preferito. Ci ho passato ore e non volevo più venire via...
    Nella tua presentazione ho incontrato altre affinità: mi appassiono anch'io di bricolage, dipingo anch'io, adoro cucinare e ballo anch'io il flamenco. L'ho appena scoperto, a dire il vero, ma mi appassiona tantissimo. Quest'anno farò per la prima volta un saggio con le mie compagne di corso e sono già emozionata! Vieni a trovarmi, se ti va. Io, per il momento, ti metto nei miei feed, così non ti perdo di vista.
    besos
    Francesca

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  18. non sapevo dove fosse il castello ma immaginavo in quei luoghi, non ci sono mai stata ma la fotografia mi affascinava molto, e poi mi pareva intonata al resto.

    Vedrai che il flamenco ti rapirà completamente, io ho ballato per nove anni, è una cosa meravigliosa che ti resta dentro, anche se ci vuole molta dedizione

    Ti vengo a trovare volentieri, e benvenuta in questa foresta

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  19. Ciao Laura,
    ti vengo di nuovo a trovare nel tuo bellissimo blog.
    La storia di Matilde, affascina una storia d'amore di altri tempi,
    ma sono curiosa di sapere cone va a finire.
    A presto Donatella

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  20. E' strano come una storia di un secolo fa possa incuriosire tanto, ma vale la pena aspettare, almeno spero...

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  21. E' proprio vero!.. a volte la realtà supera il romanzo...!!
    é bellissimo rivivere attraverso queste cartoline una storia vissuta realmente....con risvolti ora delicati ..ora teneri, come la scrittura sotto ai francobolli.
    A Leggerli si rimane rapiti dalla storia,
    complimenti per questo lavoro e ricerca che ci ha concesso questi minuti di delicatezza e semplicità!

    ps. attendiamo il seguito

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  22. grazie per i complimenti, è vero,la storia delle frasi sotto francobolli è veramente delicata e tenera,non ci siamo più abituati...

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  23. Aspettiamo la fine della storia, come va a finire?

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Pellegrino che ti aggiri per queste lande incantate, mi farebbe piacere una traccia del tuo passaggio...

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