I miei viandanti

venerdì 27 febbraio 2009

I germogli in cucina




Secondo voi cosa sono questi filamenti sconosciuti, forse delle forme di vita aliena, finite per sbaglio nel nostro piatto? Ovviamente no: le più accorte di voi avranno capito subito che si tratta di germogli, in questo caso di lenticchia.

Era un po’ di tempo che mi ero incuriosita, ho letto qua e là un po’ di notizie, e ho sperimentato la germinazione casalinga: i germogli infatti sono un’ottima fonte di  carboidrati, minerali e vitamine e, cosa importantissima, di proteine, soprattutto per chi le deve cercare  in altri alimenti che non siano carne e pesce, come i vegetariani.

I germogli si fanno tranquillamente in casa, sono estremamente economici, salutari e possono essere aggiunti ad insalate, minestre oppure mangiati semplicemente conditi. 

Certo, mi rendo conto che non sono paragonabili ad un piatto di lasagne, ma un tocco di natura nel piatto, ogni tanto, non ci fa male.
Ovviamente, i germogli non sono tutti uguali, possiamo distinguerli principalmente in:

germogli di legumi (lenticchie, piselli, fagioli, ceci, soia)

germogli di graminacee e cereali (grano, farro, avena, miglio, riso integrale, orzo, segale)

Germogli vari (crescione alfa alfa, ravanello, cavolo rosso, porro, zucca, girasole…)

La base di partenza sono i semi secchi, possibilmente biologici, e il metodo è piuttosto semplice, basta aspettare che sia la natura a risvegliarsi e a far germogliare il seme. 
Calcolate che un cucchiaio di lenticchie frutta 5 volte tanto, per cui regolatevi con le quantità.

1.       Mettere a bagno i semi per qualche ora, nel caso dei legumi almeno 12 ore.

2.      Sciacquarli, e metterli in un recipiente (anche un vaso largo), in uno strato di circa 1 cm (io ho usato un tupperware senza coperchio.

3.      I semi devono essere mantenuti umidi, ma non coperti di acqua, altrimenti marciscono
4.      Ogni giorno vanno bagnati e scolati un paio di volte

5.      Il vaso va tenuto al buio e in un posto caldo, la temperatura minima di germinazione è di circa 20, 21 gradi, quindi teneteli al riparo (io  li ho lasciati nel forno spento)

6.      Il vaso va chiuso con un pezzo di stoffa tenuto da un elastico, oppure avvoltolato (come ho fatto io) in un canovaccio pulito, in maniera che i semi siano al riparo ma ci sia ricambio di aria.

E poi non resta che aspettare…il tempo di germinazione varia da seme a seme, in questo caso ci sono voluti cinque o sei giorni. Ho covato i miei semini, ed ecco il risultato, una specie di foresta di filamenti. Una volta pronti, vanno tenuti qualche ora alla luce indiretta, in maniera che producano clorofilla (non al sole, altrimenti si seccano).

Poi vanno sciacquati molto bene, prima di utilizzarli.

Per quanto riguarda il loro uso, alcuni possono essere consumati crudi,  mentre altri devono essere prima cotti. Io ho provato ad assaggiare le mie lenticchie crude, ma devo ammettere che avevano un sapore a metà tra l’erba di prato e il pisello crudo, non proprio appetitoso. 

Allora li ho tuffati cinque minuti scarsi nell’acqua bollente salata, tirati fuori, scolati, e uniti ad un insalata di farro, oppure mangiati semplicementi conditi con olio, sale e aceto balsamico.

9 commenti:

  1. bellissimo,l'ho appena letto ;)

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  2. complimenti per il tuo articolo, sai mi sono tornate alla mente certe mattinate di tanti anni fa quando con trepidazione di bambina sbirciavo tra il cotone bagnato dove i miei semini al calduccio aspettavano di germogliare.... che belle atmosfere !!!! grazie di avermi portato indietro nel tempo....

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  3. anch'io alle elementari avevo fatto germogliare le lenticchie, però non mi sarebbe mai venuto in mente di mangiarle
    :-)

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  4. Sai che mi hai fatto venire voglia di provare???
    Ti posso aggiungere alla lista dei miei "Compagni di viaggio" sul mio blog?
    Un bacio
    Francesca

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  5. Sai che mi hai fatto venire voglia di provare???
    Ti posso aggiungere alla lista dei miei "Compagni di viaggio" sul mio blog?
    Un bacio
    Francesca

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  6. dimmi poi se ti sono piaciuti!!

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  7. Ho messo al buio e nel forno, come hai suggerito tu, dei semi di sesamo. Erano gli unici che avevo in casa. Non so se sono adatti. Intanto provo!!! Speriamo che nessuno accenda il forno in questi giorni senza togliere i vasetti!!!
    Non mi hai risposto riguardo al fatto se posso aggiungerti alla lista dei miei amici... Aspetto una risposta.
    Ciao
    Francesca

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Pellegrino che ti aggiri per queste lande incantate, mi farebbe piacere una traccia del tuo passaggio...

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