I miei viandanti

venerdì 23 gennaio 2009

Au nome de la Rose, ovvero les fleurs de Paris


Che io sia assolutamente, perdutamente innamorata della Francia ormai dovrebbe essere chiaro a tutti, e di Parigi in particolare. Credo che essere immersi nella bellezza renda felici, in ogni caso, mentre essere immersi nella bruttezza, nel grigio cemento e nella sciatteria rende irrimediabilmente, visceralmente tristi, almeno questo è l’effetto che fa a me.


Di questa città amo tutto: mi piace passeggiare nelle sue strade animate e vivaci ma non chiassose, mi piacciono i suoi palazzi eleganti con le finestre di legno bianco e le ringhiere in ferro battuto; le sue Boulangeries, il cui conturbante odore di farina,burro e lievito già alle otto di mattina si spande per tutta la strada, con le scaffalature di legno e i cestini traboccanti di croissant, pains au chocolat, croissants aux amandes e file di baguettes croccanti, ripiene di ogni delizia, che ti invitano maliziose all'assaggio.
I suoi bistrots coi tavolini di fuori e le lavagne con il menu scritto col gesso, le brasseries dai lunghi banconi e le insegne stravaganti, i Caffè dove ti puoi sedere al sole e goderti il passaggio della gente mentre sorseggi un cappuccino (d'accordo, quello non lo sanno proprio fare, per non parlare del caffè, ma non si può avere tutto dalla vita).


Mi piacciono le ragazze, coi loro vestiti eccentrici, un po’ retrò: sono tutte eleganti, graziose e deliziosamente antiquate (quando vedete per le strade di Parigi delle ragazze sciatte, coi rotoli di ciccia fuori dai pantaloni, mutande in vista e capelli stirati, potete star sicuri che sono italiane, non certo francesi).

Adoro quei minuscoli giardini colmi di fiori, con le panchine piene di mamme o ragazzi che leggono e pranzano, godendosi il sole della primavera. Mi piace passeggiare nei parchi e i grandi giardini, il Luxembourg, le Tuileries, il Parc Royal, tutti presi d’assalto da una folla variopinta e festosa, le panchine sotto le fontane, le aiuole colorate, i lunghi viali alberati.


Amo le sue piazze eccentriche, Beaubourg, la Defense, lo strano mescolamento di antico e modernissimo, i suoi cimiteri suggestivi, Montmartre e le sue stradine fuori dal tempo, e passeggiare sotto i platani del Canale Saint Martin in un pomeriggio di primavera.


In tutta questa bellezza, anche i negozi fanno la loro bella figura. Io abito a Roma, mica nell’ultimo paese di provincia, ma vi assicuro che negozi belli ed eleganti come quelli parigini ce ne sono pochi, e non solo per quanto riguarda la merce, ma anche per l’arredamento, le vetrine, le insegne, le porte in legno.


I fiorai sono numerosi, e tutti bellissimi, dentro e fuori.
Questo negozio si chiama Au nome de la Rose, qui siamo tra il Quartiere Latino e Saint Germain, ma ce ne sono in diversi quartieri, vende solo rose, di tutti i tipi, colori, in tutte le composizioni immaginabili, una vera festa per gli occhi.

Davanti ad ogni Au Nome de la Rose c’è un tappeto di petali colorati.


Queste vetrine di legno verde appartengono ad Oliviers & Co.( in Rue de Buci), una catena di negozi che vende qualsiasi cosa abbia attinenza con le olive: dalle piante di ulivo agli olii aromatizzati, oliere, saponi, ceramiche e porcellane, biscotti e salse di tutti i tipi.


Qui siamo nelle stradicciole secentesche del Marais, il mio quartiere preferito, e questa è La Belle Hortense, dalle vetrine dipinte di uno sgargiante azzurro, in Rue Vieille du Temple. Si tratta di un Caffè letterario, cioè un posto dove ci sono i libri, si prende un caffè, si gusta un bicchiere di buon vino (è anche enoteca).

Nell’ebraica Rue de Rosiers ci sono negozi tipici con cucina Kosher e, curiosamente, due negozi con i migliori felafel di tutta la città, una pita calda e morbida piena di queste polpettine speziate e traboccante di verdure, una goduria che non potete mancare, se passate da queste parti.

Questa è la dimostrazione che anche un semplice giornalaio può essere un’opera d’arte.


Ora siamo nella la piccola e splendida Rue de Fustenberg (un'altra volta sulla Rive Gauche), dove c’è il famoso Flamant, uno dei negozi interior designs e arredamento più raffinati che abbia mai visto. Vasi, candele, piante verdi, cache-pot, mobili, tessuti, cesti, e porcellane candide. All’interno del negozio, tutto arredato in legno, c’è addirittura un tetto di legno a capriate, tipo baita di montagna.


E che dire dei negozi di antiquariato? A Parigi ce ne sono tantissimi, antiquariato, rigattieri, bric-a-bràc, brocanteurs o semplici robivecchi: queste vetrine si affacciano sulla galleria del secentesco Parc Royal, quale posto migliore per ammirare preziose porcellane antiche?


E, per finire, una scoperta preziosa, a spasso per il Marais. In Rue Rambuteau c’è Menkes, un negozio di articoli da flamenco direttamente dall’Andalusia: scarpe di tutti i colori, file di gonne gonfie di volants fruscianti, a pois, a fiori, vestiti da festa, rose di seta, scialli, ventagli, insomma, tutto per diventare una vera gitana.


E poi, vicino, al 41 Rue du Temple, infilatevi nel piccolo cortile selciato del Cafè de la Gare, accostatevi a questa porta, ed ascoltate in silenzio.



I tacchi che battono il ritmo sul tablao di legno, le note fluide e sensuali di un tango gitano arpeggiato alla chitarra, le figure flessuose e colorate delle ballerine riflesse negli specchi…eh sì, una lezione di flamenco nel bel mezzo di Parigi!



24 commenti:

  1. Che bel post e che belle foto.. mi hai fatto venire un tuffo al cuore.... bella la mia parigi, dovrò tornarci, prima o poi, mi manca tantissimo.....grazie!!! ^_^

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  2. manca tanto anche a me, ecco perchè scrivo questi post!

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  3. Ciao Laura.
    il tuo blog e' per me una vera tentazione.
    Descrivi Parigi con le sue bellissime foto e mi riporti indietro di alcuni anni.
    Parigi la conosco non benissimo, ma bene.
    Ho vissuto li' per un intero anno,
    e le Marais, sono d'accordo con te, e' il piu' bel quartiere di Parigi tra Place Bastille , Rue Rivoli e il Boubourg.
    Ho un ricordo bellissimo di questa citta', mi sono ripromessa quanto prima di ritornarci.
    Ciao a presto Donatella.

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  4. concordo appieno!!
    parigi e'una delle poche citta'in cui riesca a rilassarmi,vedere i colori reali delle cose...sentire i profumi delle stagioni!!
    buon week

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  5. un anno a a Parigi, beata!! Sono certa che la conosci meglio di me, io sono una semplice turista, ma non vedo l'ora di tornarci (sarebbe la sesta volta)!

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  6. a Parigi la primavera si sente in maniera particolare, è nei colori, nei profumi dell'aria...
    buon week end anche a te, cara collega!

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  7. Io ci son stata purtroppo con la persona sbagliata e me la sono goduta ben poco.. chissà un giorno ritornarci.. è troppo romantica!!!!

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  8. Un consiglio, cara Claudia: vacci da sola! E' vero che è romantica, e il massimo sarebbe andarci con la tua mezza mela, solo che poi rischi di non vedere niente, e poi ci sono cose che gli uomini proprio non capiscono, credimi...tipo farsi tutto il Canale Saint Martin a piedi, che è lungo qualche chilometro, solo per sentirsi come Amélie Poulain!

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  9. Geillis che foto stupende e che voglia di andare a Parigi!!!! Un bacio Laura

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  10. Grazie Laura per questo bel post. Se dovessi tornare a Parigi, e sarebbe la terza volta (magari!), terrei sicuramente in mente i tuoi suggerimenti.
    ciao

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  11. sapessi quanbta voglia ne ho io di tornarci, Laura cara!!

    @ Carla: Parigi è come Roma, non basta una vita! La mia sarebbe la sesta, eppure le cose da vedere sono ancora tante...

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  12. hai ragioneeeeeeeeee...come fanno? come trovano il colore adatto, lìarmonia nei colori, il mdo di mettere le cose e tutto sembra così fresco, paicevole allegro...perchè non riusciamo? bho o forse un po' lo so! un abbraccio

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  13. non sono mai stata a Parigi ma le tue foto mi fanno sognare, bellissime un bacio

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  14. Che bel viaggio che mi hai fatto fare, Geillis! un sogno per una quasi-decoratrice d'interni e d'oggetti come me; adoro lo stile shabby. Mi sà che è giunta l'ora di scoprire Paris. Brava!

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  15. Ma che meraviglia! Grazie per questo tour virtuale nella deliziosa Parigi. Mi hai fatto conoscere angoli che non avevo mai visitato e, di quelli che conoscevo già, mi hai fatto provare nostalgia.
    Grazie ancora!

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  16. @ laura: Parigi ha degli angoli sconosciuti e incantevoli,non si finisce mai di scoprirla!

    @ Criss: beh, qui a parigi troveresti delle cose deliziose, mai visto negozi e oggetti così belli e raffinati, davvero, una gioia per gli occhi

    @ carmen: ma ci devi assolutamente andar, merita davvero, credimi

    @ Lo: hai ragione, hanno un gusto per i colori e gli abbinamenti che noi, mi sa, abbiamo un po' perso

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  17. Ma che foto incantevoli! La mia preferita è quella tutta in rosa (mio colore preferito).
    Per la pentola, ti ho risposto sul post di Colorare! Ciao :-)

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  18. Mi sono lettaralmente innamorato del tuo blog alla prima visita, sarà perché questo post su parigi è dolce quanto la città stessa! saresti disposta ad uno scambio link? Mi trovi su http://pierluigidiana.blogspot.com
    Intanto mi unisco di corsa ai tuoi lettori!

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  19. Certo Pierluigi, lo scambio di link va benissimo, ti metto nei blogroll!

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  20. @ Ivy: vero che sono graziose, rielaborate in rosa? Mi sembrava molto adatto all'argomento, visto il titolo del post
    :-)

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  21. I tuoi post su Parigi sono dei piccoli capolavori :))

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  22. Bel post!
    Capisco meno l'infatuazione collettiva per Parigi che, per chi ci vive, ha i pregi e i difetti di tutte le grandi città...
    Non si vive solo passeggiando nel Marais o a Saint Germain.
    Silvia

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  23. Hai ragione Silvia, infatti io non ci abito, ci vado solo in vacanza!

    Io abito a Roma, ho vissuto 30 anni a Trastevere, in pieno centro, di cui vedevo benissimo i difetti, pur amandolo visceralmente...e forse non tornerei ad abitarci!
    Abitare alla periferia di Parigi, ovviamente, non è la stessa cosa che andare in visita nel Marais così come abitare alla periferia di Roma non è girare per Trastevere...

    Detto ciò, ci sono dei posti che ti rapiscono il cuore, e per me Parigi (e Trastevere) sono i posti del cuore, non posso farci nulla, a costo di apparire melensa...

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  24. Grazie Elisabetta, allora riesco a trasmettervi un pizzico della magia di questa città...
    P.s. mi piacerebbe vedere un po' più della tua meravigliosa terra, sul tuo blog, fai delle foto bellissime ed abiti in un posto unico!

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Pellegrino che ti aggiri per queste lande incantate, mi farebbe piacere una traccia del tuo passaggio...

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