Era in preparazione un post sull'Isola del Giglio, invece do la precedenza ad un evento della Lega del Filo d'Oro, un'associazione che si occupa di ragazzi sordociechi: una mostra fotografica itinerante in collaborazione con l'Ansa in occasione dei 50 anni dalla sua fondazione (1964-2014), inaugurata questa settimana alla Galleria Colonna di Roma.
Una delle curatrici è la mia carissima amica Marta per cui, anche se in ritardo (ho clamorosamente mancato l'inaugurazione, di cui vedete la foto, con Renzo Arbore, testimonial della Lega da tantissimi anni) non potevo perdermela.
(Roma, Galleria Colonna, 25 settembre 2014)
La mostra illustra il percorso della Lega del Filo d'Oro e tutti i progressi fatti sia nelle attività di supporto e riabilitazione, sia nella ricerca e nelle nuove tecnologie sviluppate in questi cinquant'anni, in aiuto di queste persone afflitte da una disabilità così terribile: per ogni anno i 28 pannelli associano immagini dei ragazzi che la Lega ha seguito e aiutato, alle foto degli eventi più rappresentativi del paese, immagini d'epoca scelte dai curatori della mostra negli immensi archivi dell'Ansa.
Ci sono stata sabato pomeriggio, e ho visto srotolarsi davanti a me praticamente quasi tutta la mia vita: la mostra inizia nel 1964, io sono del '68, quindi siamo lì. L'Italia è raccontata sia dai grandi eventi (il terrorismo, il delitto Moro, le varie bombe, gli Oscar, le vittorie sportive etc...) sia da fotografie più intime, ritratti, persone famose ma anche persone comuni, attimi fugaci resi immortali dall'obiettivo.
Mi hanno colpito, più che le fotografie di tempi recenti di cui mi ricordo benissimo (comunque bellissime), quelle più lontane del tempo, soprattutto quelle degli anni Sessanta e Settanta, magari in bianco e nero, che hanno davvero il sapore di un tempo antico, pieno di fascino, forse perché sono legati ai ricordi d'infanzia.
La mostra arriverà a Modena, Milano e altre città, per concludersi ad Osimo il 20 dicembre.
Vi riporto una parte del Comunicato Stampa, che in cui potete leggere maggiori informazioni su questa mostra itinerante.
Comunicato
CULTURA, cronaca, sport,
economia e sociale: 50 anni di storia d’Italia NELLA MOSTRA fotografica ANSA E LEGA
FILO D’ORO
Renzo Arbore
inaugura l’evento alla Galleria Alberto Sordi
per i 50 anni
dell’Associazione
Roma, 25 settembre 2014 - 28 pannelli, 164 fotografie e altrettante didascalie per scoprire i momenti chiave della Lega del Filo d’Oro, l’Associazione che in Italia si occupa di sordociechi e, allo stesso tempo, ricordare i fatti più importanti degli ultimi 50 anni di storia del nostro Paese. È con questi obiettivi che nasce la mostra fotografica itinerante “50 anni di storia d’Italia, per filo e per segno”, inaugurata presso la Galleria Alberto Sordi e realizzata in collaborazione con l’agenzia ANSA.
“Dopo
25 anni da testimonial, la Lega del Filo d’Oro non smette ancora di stupirmi
– ha dichiarato Renzo Arbore,
storico testimonial dell’Associazione – ed
è un vero piacere per me essere qui ed inaugurare una mostra fotografica: un
lungo cammino per immagini che accomuna la vita dell’Associazione a quella dell’Italia.
Faccio alla Lega del Filo d’Oro i miei più sentiti auguri e mando un
ringraziamento particolare a tutti i dirigenti, gli operatori, i sostenitori e
i volontari che da mezzo secolo ci permettono di raggiungere traguardi sempre più
importanti”.
Nella mostra gli anni si susseguono e la
storia d’Italia e della Lega del Filo d'Oro diventano la storia di tanti: di
sordociechi ed educatori, di attori e registi, di campioni dello sport e premi
Nobel, di famiglie e volontari, di politici e santi, di soldati e operatori. Il
risultato è quello di un'Italia storica, solidale, innovativa, che cade ma si
rialza, che esulta e che piange ma che, come la Lega del Filo d'Oro, è capace
di crescere e guardare a nuovi importanti obiettivi.
“Vedere queste immagini e ripercorrere i 50
anni di storia della Lega del Filo d’Oro – ha detto Rossano Bartoli, Segretario Generale Lega del Filo d’Oro – è come rivivere i momenti più importanti che
io stesso ho trascorso all’interno dell’Associazione. Grazie alla
collaborazione dell’ANSA porteremo in giro per l’Italia la nostra storia e
quella del nostro Paese dal 1964 ad oggi, coinvolgendo volontari, sostenitori,
scuole e istituzioni. Una maniera diversa per avvicinare i cittadini al tema
della sordocecità, e per far conoscere le attività e i progetti che portiamo
avanti per rendere i sordociechi persone più autonome assicurando loro una
migliore qualità della vita”.
“L’archivio
delle foto ANSA – ha affermato il direttore dell’ANSA, Luigi Contu - e’ un patrimonio
che aiuta a capire la nostra storia. Le immagini della Mostra per i 50
anni della Lega del Filo d’Oro accanto a quelle raccolte, negli stessi cinque
decenni, dalla principale agenzia di stampa italiana raccontano l’evoluzione
del paese, dall’apertura della Metropolitana a Milano in tempi di austerity nel
1964 per arrivare alla grande vetrina dell’Expo. Una storia per immagini che fa
luce sul percorso di crescita del nostro paese (con le sue contraddizioni,
successi e cadute) con tante realta’ coraggiose e importanti come quella della
Lega del Filo d’Oro alla quale siamo felici di essere accanto in questa
iniziativa’”.
La mostra, che ha ricevuto tra l’altro l’Alto
Patronato del Presidente della Repubblica, resterà alla Galleria Alberto Sordi fino a domenica
28 settembre e sarà visitabile secondo i seguenti orari: giovedì h. 11-21,
venerdì h. 8:30-21, sabato h. 8:30-22, domenica h. 9:30-21.
Sponsor dell’iniziativa romana: Sorgente
Group, Tiflosystem e Roma Gas&Power.
Dopo Roma l’esposizione sarà allestita nelle
città di Modena, Milano, Napoli, Bari, Palermo per concludersi ad Osimo il 20
dicembre.
Per maggiori informazioni:
mostra50.legadelfilodoro.it. "
Ecco alcune foto della Mostra, gentilmente fornite dall'Ufficio Stampa (Foto Archivio Ansa)(Fotografie Archivio Ansa)
La Mostra
"50
anni di storia d'Italia, per filo e per segno"
1964
-1974 Gli anni della costruzione
Anno 1964, Osimo, Italia, provincia
di Ancona. Sabina Santilli, sordocieca dall’infanzia, fonda la Lega del Filo
d’Oro: un “filo prezioso” in grado di unire il sordocieco al mondo esterno. La
mission dell’Associazione è, sin dall’inizio, assistere, educare, riabilitare e
reinserire nella famiglia e nella società le persone sordocieche; la sua
filosofia consiste nella certezza che anche il più grave dei gravissimi può
essere educato. Le prime attività della Lega del Filo d’Oro consistono in
soggiorni estivi, organizzati per offrire ai sordociechi opportunità di
socializzazione e svago. Ma le potenzialità dell’iniziativa nata a Osimo sono
presto evidenti: nel 1967 la Presidenza della Repubblica riconosce alla Lega
del Filo d’Oro lo status di Ente Morale. Per il nostro Paese, intanto, sono
anni di vorticosa mutazione: il boom economico genera nuovi bisogni e nuove
consapevolezze. E’ l’Italia delle vacanze in Fiat 500 e di un nuovo solidarismo
collettivo, come quello degli “angeli del fango” dopo l’alluvione a Firenze. E’
l’Italia delle lotte studentesche e del referendum sul divorzio.
1974
-1984 Gli anni del consolidamento
Quelli che danno alla Lega del Filo
d’Oro il “consolidamento” della
propria spinta propulsiva, sono per l’Italia anni complessi, dolorosi. Il boom
ha ceduto il passo alla recessione e i terremoti in Friuli prima e in Irpinia
poi mettono ulteriormente in difficoltà l’economia e il Paese. L’intero
decennio è segnato dal terrorismo e dalle stragi: da Piazza della Loggia nel
1974 alla stazione di Bologna nel 1980, dal rapimento di Aldo Moro alla
violenza politica degli opposti estremismi. La vita degli italiani sembra
trovare serenità e ottimismo solo nei successi sportivi: nel 1979 Pietro Mennea
è recordman mondiale sui 200 metri, nel 1982 la Nazionale di Calcio si
aggiudica il campionato del mondo in Spagna. In questi stessi anni così
difficili, la Lega del Filo d’Oro trova riconoscimenti istituzionali e conferme
sulla “bontà” delle proprie scelte di metodo. Nel 1974 il Ministero della
Sanità riconosce l’Associazione quale “Ente di Riabilitazione”, due anni dopo
la Pubblica Istruzione fa lo stesso dichiarandola “Istituzione Sperimentale nel
campo dei pluriminorati psicosensoriali sordociechi”. Passi importanti anche
nel metodo di lavoro: si afferma l’idea di programmi di recupero del sordocieco
pluriminorato tarati individualmente e scientificamente.
1984
-1994 Gli anni dell’espansione
Dal riconoscimento istituzionale
alla ricerca di fonti di finanziamento private. A metà degli anni ’80 la Lega
del Filo d’Oro sbarca nei salotti tv e cerca un contatto col grande pubblico,
promuovendo l’idea del tatto quale senso cardine del sordocieco e
dell’assistenza costante dell’operatore al singolo utente. Nel 1989 prende il
via lo storico rapporto tra l’Associazione e Renzo Arbore, che ne diviene
testimonial delle attività. In quegli anni la Lega del Filo d’Oro apre due sedi
nelle principali città italiane: Milano (1987) e Roma (1993). Soprattutto, si
fa strada l’idea che il lavoro è determinante nel percorso di recupero del
pluriminorato psicosensoriale: la Lega del Filo d’Oro inizia dunque a
promuovere le attività occupazionali quale veicoli di potenziamento e
valorizzazione delle abilità della persona sordocieca. Per l’Italia, sono anni
di importanti affermazioni e di grandi cambiamenti. Nel 1986 Carlo Rubbia e
Rita Levi Montalcini ricevono il Premio Nobel. L’anno successivo “L’ultimo
imperatore” di Bernardo Bertolucci si aggiudica nove premi Oscar. Ma nel 1992
l’inchiesta “Mani pulite” e gli attentati a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
cambiano la storia del nostro Paese.
1994
- 2004 Gli anni dell’affermazione
A trent’anni dalla fondazione, la
Lega del Filo d’Oro si radica nei territori e conquista la ribalta nazionale.
Vengono aperte le sedi di Napoli (1996) e Ruvo di Puglia (2000) e il Centro di
Lesmo (2004). Si fa strada l’idea della residenza costruita e studiata per i
sordociechi, una struttura che possa accoglierli dando loro l’opportunità di
valorizzare le proprie potenzialità di autonomia. L’Associazione attira
l’attenzione delle istituzioni e della società: ne sono prova le visite del
Capo dello Stato, Oscar Luigi Scalfaro, e del cantante Eros Ramazzotti, tra i
protagonisti dell’esperienza di solidarietà della Nazionale cantanti. Nel 1998
lo Stato riconosce alla Lega del Filo d’Oro lo status di Onlus, Organizzazione
Non Lucrativa di Utilità Sociale. In quegli stessi anni, l’Italia vede la
nascita della Seconda Repubblica, segnata dalla comparsa di nuovi protagonisti
sulla scena politica. La massiccia immigrazione dai Balcani obbliga il Paese a
fare i conti con nuove domande di solidarietà. L’Italia si misura con
l’esigenza di assumere una caratura internazionale più pronunciata: il Giubileo
del 2000 e il G8 di Genova (2001) rappresentano in tal senso due prove simili,
caratterizzate da esito opposto. L’ingresso nell’euro, nel capodanno 2002,
segna poi il passaggio del Paese a una dimensione economica e sociale europea.
2004
- 2014 Gli anni del futuro
Cinque centri residenziali (Osimo,
Lesmo, Modena, Molfetta e Termini Imerese), due sedi territoriali (Roma e
Napoli), la garanzia della propria presenza in sette regioni italiane, oltre
cinquecento dipendenti, altrettanti volontari, cinquecentomila sostenitori
attivi. Il decennio che avvicina la Lega del Filo d’Oro al traguardo del
cinquantenario segna la definitiva consacrazione della Onlus a punto di
riferimento assoluto per la sordocecità in Italia. Nel 2010, inoltre, la Legge
n.107 riconosce questa come disabilità specifica: una battaglia civile
importante, durata quattro anni, fortemente voluta dalla Lega del Filo d’Oro.
Negli anni difficili della storia recente del nostro Paese, segnati dal
diffondersi del precariato, dall’emergenza dei migranti e dal peso della crisi
economica, la Lega del Filo d’Oro rappresenta una realtà imprenditoriale e
assistenziale solida, efficiente ed affidabile tanto verso gli utenti quanto
verso i dipendenti. Un perno attorno a cui costruire percorsi e opportunità
credibili di recupero e reinserimento sociale del sordocieco e pluriminorato
psicosensoriale. Una certezza e una speranza per tanti."
(Foto Archivio Ansa)
"Le
tappe della mostra
- Roma, Galleria Alberto Sordi 25/28 settembre
La
mostra prende il via in uno spazio storico della Capitale, nel centro di Roma,
tra i palazzi delle più alte cariche istituzionali del Paese e le chiese
barocche. L’atrio della Galleria di via del Corso ospiterà per quattro giorni i
nostri pannelli, chiedendo attenzione ai turisti e ai romani.
La Galleria
Alberto Sordi, già Galleria Colonna, fu inaugurata nel 1922. La struttura
fu ideata con caratteristiche diverse dagli altri palazzi romani ma si inserì
perfettamente nel tessuto urbano della Capitale, rispondendo anche all’esigenza
della borghesia nascente di vivere una mondanità scandita da passeggiate
familiari, incontri ai caffè e acquisti in eleganti negozi. Nuovamente
inaugurata dopo i restauri nel 2003 è stata intitolata al grande attore romano,
scomparso proprio quell’anno.
- Modena, Museo Lapidario Estense 9/12 ottobre
Fare
tappa a Modena significa richiamare l’attenzione di una città in cui la Lega
del Filo d’Oro ha recentemente aperto un Centro Socio Riabilitativo Residenziale
per sordociechi. I quattro giorni nel quadriportico del Palazzo dei Musei, il
Lapidario Estense, sono dunque una tappa d’obbligo: un punto d’arrivo.
Progettato
per accogliere il Grande Albergo Generale dei Poveri, Palazzo dei Musei nel 1788 fu dotato di opifici e manifatture e
tramutato in Albergo delle Arti per volere di Ercole III, mosso dalla volontà
di avviare al lavoro i poveri ospiti. A seguito dell’unificazione d’Italia, nel
1881, il Palazzo fu destinato ad ospitare gli Istituti culturali civici e le
splendide raccolte d’arte e bibliografiche estensi, già custodite nel Palazzo
Ducale.
- Milano, Rotonda della Besana 23/26 ottobre
La
Rotonda di via Besana è uno dei più illustri spazi espositivi di Milano. La
Lega del Filo d’Oro è molto legata alla città: l’apertura della sede territoriale
della Onlus per assistere le famiglie dei sordociechi e gestire i rapporti con
le istituzioni locali risale infatti al 1987. Dal 2004 l’apertura del Centro
Residenziale di Lesmo.
Quella
che è oggi una delle sedi espositive più affascinanti di Milano, un tempo è
stata il “vecchio cimitero” della città: il complesso di San Michele ai Nuovi
Sepolcri. Nel 1940, dopo un periodo di abbandono, la Rotonda della Besana venne ceduta al Comune il quale, a seguito di
importanti lavori di restauro, destinò gli spazi aperti a parco pubblico,
mentre la chiesa diventò un centro permanente di manifestazioni culturali e
artistiche.
- Napoli, Palazzo delle Arti 6/9 novembre
Altra
città “centrale”, dove la Lega del Filo d’Oro è presente con una sede
territoriale dal 1996, Napoli ospiterà le foto della mostra del cinquantenario
nel famoso Palazzo delle Arti di Via dei Mille, spazio tradizionalmente
dedicato a esposizioni più varie di arte contemporanea.
Il Palazzo delle Arti di Napoli, inaugurato
il 26 marzo 2005, è un museo ubicato nello storico Palazzo Carafa di
Roccella. Il Comune di Napoli acquistò l'edificio e ne avviò il restauro nel
1984; nel 1998 ne stabilì la destinazione d'uso come Centro di
documentazione per le arti contemporanee, successivamente estesa anche all'attività
espositiva.
- Bari, Fortino Sant’Antonio Abate 27/30 novembre
Il
viaggio nel sud prosegue in uno spazio antico e prestigioso del capoluogo
pugliese, a conferma dello stretta legame esistente tra la Lega del Filo d’Oro
e questa regione, in cui da sette anni è presente il Centro Residenziale di
Molfetta.
Il Fortino di Sant’Antonio Abate, situato
sul lungomare Imperatore Augusto di Bari ed esattamente di fronte al molo Sant’
Antonio, è il punto più alto della città vecchia. Ha forma trapezoidale e
fu edificato nel 1500 a difesa del porto di Bari. Il secolo dopo fu fatto
ristrutturare dalla Duchessa Isabella D’Aragona che vi fece realizzare
anche alcuni passaggi sotterranei. Il Fortino rappresenta la location
simbolo degli eventi culturali della città pugliese.
- Palermo, Palazzo Branciforte 11/14 dicembre
Penultima
tappa, a metà dicembre, a Palazzo Branciforte, splendido esempio
dell’architettura cinquecentesca che suggellerà l’attenzione particolare che la
Lega del Filo d’Oro ha riservato anche alla Sicilia, in cui è presente il
Centro Sanitario Residenziale di Termini Imerese.
Restaurato
dall’architetto Gae Aulenti, grazie al contributo della Fondazione Sicilia e
aperto al pubblico nel 2012, Palazzo
Branciforte, oltre ad ospitare gli uffici direzionali della Fondazione,
offre spazio e fruibilità ad alcune prestigiose collezioni della
stessa. Al piano terra insieme alla Biblioteca sono esposte le collezioni
archeologiche e le maioliche; al piano nobile sono custodite le collezioni filateliche,
numismatiche e le sculture. Da qui si può accedere ai suggestivi ambienti
del Monte di Santa Rosalia, raro esempio ancora esistente di composizione
architettonica lignea, destinata ora ad ospitare mostre d’arte temporanee.
- Osimo, Palazzo Campana Dal 20 dicembre
A Osimo, sede nazionale della Lega del Filo
d'Oro, si tiene l'ultima tappa della
mostra, proprio in occasione del cinquantesimo compleanno. Nel centro storico
della città, in corrispondenza di piazza Dante, si affaccia il Palazzo Campana.
L’edificio prende il nome dalla nobile famiglia
osimana dei Campana, famosa per gli uomini di gran valore della famiglia. La
destinazione del palazzo rivolta alla costituzione di un notevole e
riconosciuto centro culturale quale si dimostrò, rese la città di Osimo nel
XVIII secolo una delle più colte e preparate del territorio circostante, in
grado di assumere una tale fama e reputazione da permettere un’affluenza
continua di uomini prestigiosi nella storia culturale del nostro paese."
(Fotografie Lega del Filo d'Oro)
Dal sito dell'Ansa:
Le foto: dalla nascita ad oggi 2Spero di avervi incuriosito!
hai fatto benissimo a dare la precedenza a questo evento importantissimo <3
RispondiEliminabaci
Alice
Grazie del post, vedere le persone che prima distrattamente poi sempre più intrigate leggevano i pannelli della mostra è stata una bella soddisfazione. E poi è proprio come dici tu: questa è proprio la nostra storia, della nostra generazione: siamo nati in quegli anni ed è un po' come rivivere tutto quello che ci accadeva intorno quando andavamo a scuola, andavamo in vacanza, sviluppavamo una coscienza civile, crescevamo e facevamo le nostre esperienze. Magari alcuni hanno anche amici partiti in una delle tante missioni all'estero, o hanno vissuto da vicino fatti di cronaca durissimi (ho scoperto in questa occasione che il mio ex capo stava sul treno che lasciava la stazione quando a Bologna è esplosa la bomba) o anche più gioiosi (la "mia" prima coppa del mondo me la ricordo benissimo, così come il rigore sbagliato da Baggio -ai ai ai- o le prodezze di Tomba sugli sci o Benigni che vince l'Oscar o ancora Dario Fo che riceve il Nobel) E tutto questo mente la Lega piano piano cresceva ed oggi è arrivata a trattare ben 700 utenti l'anno...Grazie della visita!
RispondiEliminainteressante e utilissimo post, un abbraccio
RispondiEliminaciao Reby
Anche io come te sono del '68... e quindi sono tutte cose che abbiamo vissuto e ricordiamo! Peccato che questa mostra non venga vicino a me!!!
RispondiEliminaUn abbraccio
Francesca