I miei viandanti

lunedì 29 settembre 2014

L'Italia degli ultimi cinquanta anni



Era in preparazione un post sull'Isola del Giglio, invece do la precedenza ad un evento della Lega del Filo d'Oro, un'associazione che si occupa di ragazzi sordociechi: una mostra fotografica itinerante in collaborazione con l'Ansa in occasione dei 50 anni dalla sua fondazione (1964-2014), inaugurata questa settimana  alla Galleria Colonna di Roma.



Una delle curatrici è la mia carissima amica Marta per cui, anche se in ritardo (ho clamorosamente mancato l'inaugurazione, di cui vedete la foto, con Renzo Arbore,  testimonial della Lega da tantissimi anni) non potevo perdermela.

(Roma, Galleria Colonna, 25 settembre 2014)

 La mostra illustra il percorso della Lega del Filo d'Oro e tutti i progressi fatti sia  nelle attività di supporto e riabilitazione, sia nella ricerca e nelle nuove tecnologie sviluppate in questi cinquant'anni, in aiuto di queste persone afflitte da una disabilità così terribile: per ogni anno i 28 pannelli associano immagini dei ragazzi che la Lega ha seguito e aiutato, alle foto degli eventi più rappresentativi del paese, immagini d'epoca scelte dai curatori della mostra negli immensi archivi dell'Ansa.

Ci sono stata sabato pomeriggio,  e ho visto srotolarsi davanti a me praticamente quasi tutta la mia vita: la mostra inizia nel 1964, io sono del '68, quindi siamo lì. L'Italia è raccontata sia dai grandi eventi (il terrorismo, il delitto Moro, le varie bombe, gli Oscar, le vittorie sportive etc...) sia da fotografie più intime, ritratti, persone famose ma anche persone comuni, attimi fugaci resi immortali dall'obiettivo.

Mi hanno colpito, più che le fotografie di tempi recenti di cui mi ricordo benissimo (comunque bellissime), quelle più lontane del tempo, soprattutto quelle degli anni Sessanta e Settanta, magari in bianco e nero, che hanno davvero il sapore di un tempo antico,  pieno di fascino, forse perché sono legati ai  ricordi d'infanzia.

La mostra arriverà a Modena, Milano e altre città, per concludersi ad Osimo il 20 dicembre.

 Vi riporto una parte del Comunicato Stampa, che in cui potete leggere maggiori informazioni su questa mostra itinerante.



Comunicato

CULTURA, cronaca, sport, economia e sociale: 50 anni di storia d’Italia NELLA MOSTRA fotografica ANSA E LEGA FILO D’ORO
Renzo Arbore inaugura l’evento alla Galleria Alberto Sordi
per i 50 anni dell’Associazione

Roma, 25 settembre 2014 - 28 pannelli, 164 fotografie e altrettante didascalie per scoprire i momenti chiave della Lega del Filo d’Oro, l’Associazione che in Italia si occupa di sordociechi e, allo stesso tempo, ricordare i fatti più importanti degli ultimi 50 anni di storia del nostro Paese. È con questi obiettivi che nasce la mostra fotografica itinerante “50 anni di storia d’Italia, per filo e per segno”, inaugurata presso la Galleria Alberto Sordi e realizzata in collaborazione con l’agenzia ANSA.
Dopo 25 anni da testimonial, la Lega del Filo d’Oro non smette ancora di stupirmi – ha dichiarato Renzo Arbore, storico testimonial dell’Associazione – ed è un vero piacere per me essere qui ed inaugurare una mostra fotografica: un lungo cammino per immagini che accomuna la vita dell’Associazione a quella dell’Italia. Faccio alla Lega del Filo d’Oro i miei più sentiti auguri e mando un ringraziamento particolare a tutti i dirigenti, gli operatori, i sostenitori e i volontari che da mezzo secolo ci permettono di raggiungere traguardi sempre più importanti”.
Nella mostra gli anni si susseguono e la storia d’Italia e della Lega del Filo d'Oro diventano la storia di tanti: di sordociechi ed educatori, di attori e registi, di campioni dello sport e premi Nobel, di famiglie e volontari, di politici e santi, di soldati e operatori. Il risultato è quello di un'Italia storica, solidale, innovativa, che cade ma si rialza, che esulta e che piange ma che, come la Lega del Filo d'Oro, è capace di crescere e guardare a nuovi importanti obiettivi.
 Vedere queste immagini e ripercorrere i 50 anni di storia della Lega del Filo d’Oro – ha detto Rossano Bartoli, Segretario Generale Lega del Filo d’Oro – è come rivivere i momenti più importanti che io stesso ho trascorso all’interno dell’Associazione. Grazie alla collaborazione dell’ANSA porteremo in giro per l’Italia la nostra storia e quella del nostro Paese dal 1964 ad oggi, coinvolgendo volontari, sostenitori, scuole e istituzioni. Una maniera diversa per avvicinare i cittadini al tema della sordocecità, e per far conoscere le attività e i progetti che portiamo avanti per rendere i sordociechi persone più autonome assicurando loro una migliore qualità della vita”.

L’archivio delle foto ANSA – ha affermato il direttore dell’ANSA, Luigi Contu - e’ un patrimonio che aiuta a capire la nostra storia. Le immagini della Mostra per i  50 anni della Lega del Filo d’Oro accanto a quelle raccolte, negli stessi cinque decenni, dalla principale agenzia di stampa italiana raccontano l’evoluzione del paese, dall’apertura della Metropolitana a Milano in tempi di austerity nel 1964 per arrivare alla grande vetrina dell’Expo. Una storia per immagini che fa luce sul percorso di crescita del nostro paese (con le sue contraddizioni, successi e cadute) con tante realta’ coraggiose e importanti come quella della Lega del Filo d’Oro alla quale siamo felici di essere accanto in questa iniziativa’”. 
La mostra, che ha ricevuto tra l’altro l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica,  resterà alla Galleria Alberto Sordi fino a domenica 28 settembre e sarà visitabile secondo i seguenti orari: giovedì h. 11-21, venerdì h. 8:30-21, sabato h. 8:30-22, domenica h. 9:30-21.
Sponsor dell’iniziativa romana: Sorgente Group, Tiflosystem e Roma Gas&Power.
Dopo Roma l’esposizione sarà allestita nelle città di Modena, Milano, Napoli, Bari, Palermo per concludersi ad Osimo il 20 dicembre.  
Per maggiori informazioni: mostra50.legadelfilodoro.it. "
Ecco alcune foto della Mostra, gentilmente fornite dall'Ufficio Stampa (Foto Archivio Ansa)





 (Fotografie Archivio Ansa)
 

La Mostra

"50 anni di storia d'Italia, per filo e per segno"

1964 -1974 Gli anni della costruzione
Anno 1964, Osimo, Italia, provincia di Ancona. Sabina Santilli, sordocieca dall’infanzia, fonda la Lega del Filo d’Oro: un “filo prezioso” in grado di unire il sordocieco al mondo esterno. La mission dell’Associazione è, sin dall’inizio, assistere, educare, riabilitare e reinserire nella famiglia e nella società le persone sordocieche; la sua filosofia consiste nella certezza che anche il più grave dei gravissimi può essere educato. Le prime attività della Lega del Filo d’Oro consistono in soggiorni estivi, organizzati per offrire ai sordociechi opportunità di socializzazione e svago. Ma le potenzialità dell’iniziativa nata a Osimo sono presto evidenti: nel 1967 la Presidenza della Repubblica riconosce alla Lega del Filo d’Oro lo status di Ente Morale. Per il nostro Paese, intanto, sono anni di vorticosa mutazione: il boom economico genera nuovi bisogni e nuove consapevolezze. E’ l’Italia delle vacanze in Fiat 500 e di un nuovo solidarismo collettivo, come quello degli “angeli del fango” dopo l’alluvione a Firenze. E’ l’Italia delle lotte studentesche e del referendum sul divorzio.

1974 -1984 Gli anni del consolidamento
Quelli che danno alla Lega del Filo d’Oro il “consolidamento” della propria spinta propulsiva, sono per l’Italia anni complessi, dolorosi. Il boom ha ceduto il passo alla recessione e i terremoti in Friuli prima e in Irpinia poi mettono ulteriormente in difficoltà l’economia e il Paese. L’intero decennio è segnato dal terrorismo e dalle stragi: da Piazza della Loggia nel 1974 alla stazione di Bologna nel 1980, dal rapimento di Aldo Moro alla violenza politica degli opposti estremismi. La vita degli italiani sembra trovare serenità e ottimismo solo nei successi sportivi: nel 1979 Pietro Mennea è recordman mondiale sui 200 metri, nel 1982 la Nazionale di Calcio si aggiudica il campionato del mondo in Spagna. In questi stessi anni così difficili, la Lega del Filo d’Oro trova riconoscimenti istituzionali e conferme sulla “bontà” delle proprie scelte di metodo. Nel 1974 il Ministero della Sanità riconosce l’Associazione quale “Ente di Riabilitazione”, due anni dopo la Pubblica Istruzione fa lo stesso dichiarandola “Istituzione Sperimentale nel campo dei pluriminorati psicosensoriali sordociechi”. Passi importanti anche nel metodo di lavoro: si afferma l’idea di programmi di recupero del sordocieco pluriminorato tarati individualmente e scientificamente. 

1984 -1994 Gli anni dell’espansione
Dal riconoscimento istituzionale alla ricerca di fonti di finanziamento private. A metà degli anni ’80 la Lega del Filo d’Oro sbarca nei salotti tv e cerca un contatto col grande pubblico, promuovendo l’idea del tatto quale senso cardine del sordocieco e dell’assistenza costante dell’operatore al singolo utente. Nel 1989 prende il via lo storico rapporto tra l’Associazione e Renzo Arbore, che ne diviene testimonial delle attività. In quegli anni la Lega del Filo d’Oro apre due sedi nelle principali città italiane: Milano (1987) e Roma (1993). Soprattutto, si fa strada l’idea che il lavoro è determinante nel percorso di recupero del pluriminorato psicosensoriale: la Lega del Filo d’Oro inizia dunque a promuovere le attività occupazionali quale veicoli di potenziamento e valorizzazione delle abilità della persona sordocieca. Per l’Italia, sono anni di importanti affermazioni e di grandi cambiamenti. Nel 1986 Carlo Rubbia e Rita Levi Montalcini ricevono il Premio Nobel. L’anno successivo “L’ultimo imperatore” di Bernardo Bertolucci si aggiudica nove premi Oscar. Ma nel 1992 l’inchiesta “Mani pulite” e gli attentati a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino cambiano la storia del nostro Paese.

1994 - 2004 Gli anni dell’affermazione
A trent’anni dalla fondazione, la Lega del Filo d’Oro si radica nei territori e conquista la ribalta nazionale. Vengono aperte le sedi di Napoli (1996) e Ruvo di Puglia (2000) e il Centro di Lesmo (2004). Si fa strada l’idea della residenza costruita e studiata per i sordociechi, una struttura che possa accoglierli dando loro l’opportunità di valorizzare le proprie potenzialità di autonomia. L’Associazione attira l’attenzione delle istituzioni e della società: ne sono prova le visite del Capo dello Stato, Oscar Luigi Scalfaro, e del cantante Eros Ramazzotti, tra i protagonisti dell’esperienza di solidarietà della Nazionale cantanti. Nel 1998 lo Stato riconosce alla Lega del Filo d’Oro lo status di Onlus, Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale. In quegli stessi anni, l’Italia vede la nascita della Seconda Repubblica, segnata dalla comparsa di nuovi protagonisti sulla scena politica. La massiccia immigrazione dai Balcani obbliga il Paese a fare i conti con nuove domande di solidarietà. L’Italia si misura con l’esigenza di assumere una caratura internazionale più pronunciata: il Giubileo del 2000 e il G8 di Genova (2001) rappresentano in tal senso due prove simili, caratterizzate da esito opposto. L’ingresso nell’euro, nel capodanno 2002, segna poi il passaggio del Paese a una dimensione economica e sociale europea.

2004 - 2014 Gli anni del futuro
Cinque centri residenziali (Osimo, Lesmo, Modena, Molfetta e Termini Imerese), due sedi territoriali (Roma e Napoli), la garanzia della propria presenza in sette regioni italiane, oltre cinquecento dipendenti, altrettanti volontari, cinquecentomila sostenitori attivi. Il decennio che avvicina la Lega del Filo d’Oro al traguardo del cinquantenario segna la definitiva consacrazione della Onlus a punto di riferimento assoluto per la sordocecità in Italia. Nel 2010, inoltre, la Legge n.107 riconosce questa come disabilità specifica: una battaglia civile importante, durata quattro anni, fortemente voluta dalla Lega del Filo d’Oro. Negli anni difficili della storia recente del nostro Paese, segnati dal diffondersi del precariato, dall’emergenza dei migranti e dal peso della crisi economica, la Lega del Filo d’Oro rappresenta una realtà imprenditoriale e assistenziale solida, efficiente ed affidabile tanto verso gli utenti quanto verso i dipendenti. Un perno attorno a cui costruire percorsi e opportunità credibili di recupero e reinserimento sociale del sordocieco e pluriminorato psicosensoriale. Una certezza e una speranza per tanti."





(Foto Archivio Ansa)

"Le tappe della mostra

  • Roma, Galleria Alberto Sordi                  25/28 settembre
La mostra prende il via in uno spazio storico della Capitale, nel centro di Roma, tra i palazzi delle più alte cariche istituzionali del Paese e le chiese barocche. L’atrio della Galleria di via del Corso ospiterà per quattro giorni i nostri pannelli, chiedendo attenzione ai turisti e ai romani.
La Galleria Alberto Sordi, già Galleria Colonna, fu inaugurata nel 1922. La struttura fu ideata con caratteristiche diverse dagli altri palazzi romani ma si inserì perfettamente nel tessuto urbano della Capitale, rispondendo anche all’esigenza della borghesia nascente di vivere una mondanità scandita da passeggiate familiari, incontri ai caffè e acquisti in eleganti negozi. Nuovamente inaugurata dopo i restauri nel 2003 è stata intitolata al grande attore romano, scomparso proprio quell’anno.

  • Modena, Museo Lapidario Estense    9/12 ottobre
Fare tappa a Modena significa richiamare l’attenzione di una città in cui la Lega del Filo d’Oro ha recentemente aperto un Centro Socio Riabilitativo Residenziale per sordociechi. I quattro giorni nel quadriportico del Palazzo dei Musei, il Lapidario Estense, sono dunque una tappa d’obbligo: un punto d’arrivo.
Progettato per accogliere il Grande Albergo Generale dei Poveri, Palazzo dei Musei nel 1788 fu dotato di opifici e manifatture e tramutato in Albergo delle Arti per volere di Ercole III, mosso dalla volontà di avviare al lavoro i poveri ospiti. A seguito dell’unificazione d’Italia, nel 1881, il Palazzo fu destinato ad ospitare gli Istituti culturali civici e le splendide raccolte d’arte e bibliografiche estensi, già custodite nel Palazzo Ducale.

  • Milano, Rotonda della Besana          23/26 ottobre
La Rotonda di via Besana è uno dei più illustri spazi espositivi di Milano. La Lega del Filo d’Oro è molto legata alla città: l’apertura della sede territoriale della Onlus per assistere le famiglie dei sordociechi e gestire i rapporti con le istituzioni locali risale infatti al 1987. Dal 2004 l’apertura del Centro Residenziale di Lesmo.
Quella che è oggi una delle sedi espositive più affascinanti di Milano, un tempo è stata il “vecchio cimitero” della città: il complesso di San Michele ai Nuovi Sepolcri. Nel 1940, dopo un periodo di abbandono, la Rotonda della Besana venne ceduta al Comune il quale, a seguito di importanti lavori di restauro, destinò gli spazi aperti a parco pubblico, mentre la chiesa diventò un centro permanente di manifestazioni culturali e artistiche.

  • Napoli, Palazzo delle Arti       6/9 novembre
Altra città “centrale”, dove la Lega del Filo d’Oro è presente con una sede territoriale dal 1996, Napoli ospiterà le foto della mostra del cinquantenario nel famoso Palazzo delle Arti di Via dei Mille, spazio tradizionalmente dedicato a esposizioni più varie di arte contemporanea.
Il Palazzo delle Arti di Napoli, inaugurato il 26 marzo 2005, è un museo ubicato nello storico Palazzo Carafa di Roccella. Il Comune di Napoli acquistò l'edificio e ne avviò il restauro nel 1984; nel 1998 ne stabilì la destinazione d'uso come Centro di documentazione per le arti contemporanee, successivamente estesa anche all'attività espositiva.


  • Bari, Fortino Sant’Antonio Abate       27/30 novembre
Il viaggio nel sud prosegue in uno spazio antico e prestigioso del capoluogo pugliese, a conferma dello stretta legame esistente tra la Lega del Filo d’Oro e questa regione, in cui da sette anni è presente il Centro Residenziale di Molfetta.
Il Fortino di Sant’Antonio Abate, situato sul lungomare Imperatore Augusto di Bari ed esattamente di fronte al molo Sant’ Antonio, è il punto più alto della città vecchia. Ha forma trapezoidale e fu edificato nel 1500 a difesa del porto di Bari. Il secolo dopo fu fatto ristrutturare dalla Duchessa Isabella D’Aragona che vi fece realizzare anche alcuni passaggi sotterranei. Il Fortino rappresenta la location simbolo  degli eventi culturali della città pugliese.

  • Palermo, Palazzo Branciforte             11/14 dicembre
Penultima tappa, a metà dicembre, a Palazzo Branciforte, splendido esempio dell’architettura cinquecentesca che suggellerà l’attenzione particolare che la Lega del Filo d’Oro ha riservato anche alla Sicilia, in cui è presente il Centro Sanitario Residenziale di Termini Imerese.
Restaurato dall’architetto Gae Aulenti, grazie al contributo della Fondazione Sicilia e aperto al pubblico nel 2012, Palazzo Branciforte, oltre ad ospitare gli uffici direzionali della Fondazione, offre spazio e fruibilità ad alcune prestigiose collezioni della stessa. Al piano terra insieme alla Biblioteca sono esposte le collezioni archeologiche e le maioliche; al piano nobile sono custodite le collezioni filateliche, numismatiche e le sculture. Da qui si può accedere ai suggestivi ambienti del Monte di Santa Rosalia, raro esempio ancora esistente di composizione architettonica lignea, destinata ora ad ospitare mostre d’arte temporanee.

  • Osimo, Palazzo Campana  Dal 20 dicembre
A Osimo, sede nazionale della Lega del Filo d'Oro,  si tiene l'ultima tappa della mostra, proprio in occasione del cinquantesimo compleanno. Nel centro storico della città, in corrispondenza di piazza Dante, si affaccia il Palazzo Campana.
L’edificio prende il nome dalla nobile famiglia osimana dei Campana, famosa per gli uomini di gran valore della famiglia. La destinazione del palazzo rivolta alla costituzione di un notevole e riconosciuto centro culturale quale si dimostrò, rese la città di Osimo nel XVIII secolo una delle più colte e preparate del territorio circostante, in grado di assumere una tale fama e reputazione da permettere un’affluenza continua di uomini prestigiosi nella storia culturale del nostro paese."




 (Fotografie Lega del Filo d'Oro)


 Dal sito dell'Ansa:
Le foto: dalla nascita ad oggi 2


Spero di avervi incuriosito!


4 commenti:

  1. hai fatto benissimo a dare la precedenza a questo evento importantissimo <3
    baci
    Alice

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  2. Grazie del post, vedere le persone che prima distrattamente poi sempre più intrigate leggevano i pannelli della mostra è stata una bella soddisfazione. E poi è proprio come dici tu: questa è proprio la nostra storia, della nostra generazione: siamo nati in quegli anni ed è un po' come rivivere tutto quello che ci accadeva intorno quando andavamo a scuola, andavamo in vacanza, sviluppavamo una coscienza civile, crescevamo e facevamo le nostre esperienze. Magari alcuni hanno anche amici partiti in una delle tante missioni all'estero, o hanno vissuto da vicino fatti di cronaca durissimi (ho scoperto in questa occasione che il mio ex capo stava sul treno che lasciava la stazione quando a Bologna è esplosa la bomba) o anche più gioiosi (la "mia" prima coppa del mondo me la ricordo benissimo, così come il rigore sbagliato da Baggio -ai ai ai- o le prodezze di Tomba sugli sci o Benigni che vince l'Oscar o ancora Dario Fo che riceve il Nobel) E tutto questo mente la Lega piano piano cresceva ed oggi è arrivata a trattare ben 700 utenti l'anno...Grazie della visita!

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  3. interessante e utilissimo post, un abbraccio
    ciao Reby

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  4. Anche io come te sono del '68... e quindi sono tutte cose che abbiamo vissuto e ricordiamo! Peccato che questa mostra non venga vicino a me!!!
    Un abbraccio
    Francesca

    RispondiElimina

Pellegrino che ti aggiri per queste lande incantate, mi farebbe piacere una traccia del tuo passaggio...

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