I miei viandanti
martedì 27 marzo 2012
Vagabondaggi primaverili
L'altro giorno ho acchiappato la macchina fotografica, che non usavo da un'infinità di tempo, e sono partita alla volta di Palazzo Barberini per visitare la Galleria Nazionale di Arte Antica, che sicuramente vi mostrerò nel prossimo post, perchè quest'inverno, a dispetto del clima insolitamente clemente (neve a parte) non ho visitato quasi nulla, preferendo passeggiare con il naso all'aria, spesso senza meta precisa: d'altra parte, avevo ancora tante foto da sistemare (e ancora ne ho dell'anno scorso, Barcellona, Maratea, l'Abruzzo), per non parlare delle 500 abbondanti dei Musei Capitolini, ci metterò una vita per catalogarle tutte e fare il post, però aspettate che ne vale davvero la pena!
Adoro fare la turista a Roma, anche se ritorno in luoghi in cui sarò stata centinaia di volte, ma mi pare di scoprire ogni volta un angolo diverso, una prospettiva insolita, un particolare di cui non mi ero accorta.
La settimana precedente (senza macchina fotografica, però, neanche ci ho pensato a portarla) sono scesa a Trastevere, il mio quartiere, e ho passeggiato per la parte sinistra, quella che conosco meno: sono finalmente entrata dentro la chiesa di S. Cecilia (mai visitata, che vergogna per una trasteverina doc), mi sono persa tra i vicoli angusti e dal profumo antico, mi sono estasiata dentro la minuscola chiesetta romanica di san Benedetto in Piscinula, e alla fine sono sbucata sul Lungotevere all'altezza del Giardino degli Aranci, ammirando tutta la riva del fiume che si srotolava verdeggiante in quel luminoso pomeriggio primaverile, tiepido e dai colori sfumati, e mi sono ricordata di quanto ami questa città, di cui vorrei conoscere la storia di ogni pietra, di ogni piazza, di ogni insegna.
In questo fermento di attività, passeggiate e fotografie, sto ricominciando un pochino a rimettere le mani in pasta, anche se la dieta (ormai quasi in dirittura d'arrivo) mi costringe a cucinare poco, altrimenti non resisto: ho trovato una ricetta favolosa nel blog La Buona Cucina di Katty, una Crostata di Mandorle e marmellata di Prugne. In questo periodo mi è presa sia la fissa per le crostate che per le mandorle, per cui stamattina mi sono cimentata.
E' davvero particolare, morbida, profumata, ve la consiglio assolutamente (se vi piacciono le mandorle, ovviamente).
La ricetta originale la trovate qui, è spiegata per filo e per segno: io ho solamente utilizzato della frolla pronta (quando la faccio spargo farina dappertutto, ogni tanto mi facilito la vita con i panetti già pronti), per cui dagli ingredienti che utilizza Catia dovete togliere la quantità di burro, uova e farina che lei usa per la base, che io non ho usato. Un panetto da 400 grammi di pastafrolla è perfetto per una teglia rettangolare 20x30.
Quando ho steso la farcia di mandorle mi sembrava piuttosto liquida (ho utilizzato una teglia coi bordi alti, ma la frolla l'ho stesa con appena qualche millimetro di pasta in eccedenza), invece si è solidificata in cottura, e non è colato nulla. Alla farcia originale ho aggiunto solo un cucchiaio di liquore Strega e un cucchiaio in più di farina di mandorle per compensarlo.
Forse ho messo poca marmellata, la prossima volta magari faccio uno strato più consistente, comunque mi è piaciuta molto, e anche l'idea di Catia di farla rettangolare e poi tagliarla a quadrotti è simpatica e originale.
Alla prossima!
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Questa la voglio provare... magari a Pasqua quando farò un po' di pausa nella dieta a cui mi sono votata finora con discreto successo...
RispondiEliminaChe bella golosità ...
RispondiEliminaSe ti piace viaggiare passa a trovarci, stiamo lanciando un conto alla rovescia per il 2 compleanno del blog, c'è un regalo anche per te ...
Un saluto dai viaggiatori golosi ...
Non immagini quanto vorrei fare anch'io la turista a Roma, è talmente bella grande e splendida!!! La crostata dev'essere ottima!!!! Un abbraccio
RispondiEliminaA me sembra che tu l'abbia fatta benissimo, e ha un aspetto davvero davvero invitante! La proverò senz'altro:)
RispondiEliminaCiao Geillis!
Cercavo propio una ricetta per finire la marmellata di pruge dello scorso anno.
RispondiEliminaLa farò sicuramente!
Deliziosa, Laura!...e non sai quanto invidio le tue passeggiate fantastiche per Roma!!
RispondiEliminaHa un aspetto meraviglioso, sembra di sentire il profumo delle mandorle... magari la provo questo fine settimana!
RispondiEliminaLa torta è davvero invitante... e per quanto riguarda le fotografie da archiviare non ti preoccupare: aspettiamo!
RispondiEliminaSe è buona quanto è bella, sono contenta di non avercela a portata di mano, perché la divorerei tutta ;)
RispondiEliminaAnnamaria
dolce delizioso, molto invitante, come le passeggiate romane, con queste splendide giornate mi piacerebbe fare la turista , ma non ce la faccio mai , mannaggia il tempo!ti abbraccio
RispondiEliminaciao Reby
Che bello quello che scrivi su Roma... Peccato che la passeggiata a Trastevere non la possa documentare con delle foto. Magari la rifarai, che dici?
RispondiEliminaChe bella questa crostata... e chissà che buona!!!
Un abbraccio
Francesca
ti immagino ad andare in giro a testa in su...godere di aria....e che meraviglia questa torta....le mandorle le adoro anche io!!!
RispondiEliminache bella ricetta golosa!!!
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