I miei viandanti
venerdì 30 aprile 2010
Tra valigie e preparativi di viaggio
E sono quasi arrivata alla data della partenza!
Martedì mattina, prestissimo, porterò faticosamente armi e bagagli all'aereoporto, e mi imbarco per Siviglia (quasi cinque ore, visto che si fa scalo a Madrid), spero di arrivare a metà pomeriggio, stanca ma non vinta.
Viaggiare è sempre un po' un'avventura, a meno che non si vada con un gruppo organizzato, e allora basta seguire tutti gli altri, senza darsi pensiero di come arrivare all'albergo, di non perdersi dentro l'aereoporto, di non salire sull'autobus sbagliato oppure scendere alla fermata sbagliata: ma allora, che divertimento c'è, mi chiedo io?
Qualche anno fa, devo ammetterlo, ero molto più temeraria: se ripenso a quanta incoscienza abbiamo dimostrato viaggiando avventurosamente per l'Egitto, la Scandinavia, la Francia e, in parte, in Russia, mi rendo conto di non avere più nè l'età nè il coraggio di girare senza prenotazione, senza biglietti, senza alberghi nè cellulare, che d'altra parte neanche esisteva, solo muniti della nostra fedelissima Let's Go, lo zaino e un itinerario tutto da confermare, con pochi soldi in tasca ma tanta fantasia e curiosità, e soprattutto la capacità di cogliere il lato umoristico anche nelle situazioni peggiori.
Se ripenso poi all'avventurosissimo viaggio di ritorno dall'Interrail in cui, in 25 ore, abbiamo preso tutto tranne il cammello e la carrozza: partite io e Pina dall'Ostello fuori Oxford fino in città col bus, quindi in treno fino a Londra, poi la metro fino alla Stazione giusta per prendere il treno per Calais; a Calais abbiamo preso la nave, attraversata la Manica, quindi preso il treno fino a Parigi.
A Parigi di nuovo di corsa in metro alla Gare de Lyon, dove abbiamo preso il treno notturno per Roma: a Roma c'era mia madre ad aspettarmi, che con la macchina mi ha portato direttamente a San Vito Romano, il tutto con un inizio di polmonite, la febbre e una tosse che sembravo tisica.
Un viaggio interminabile, aggravato dalla malattia che a stento mi faceva stare in piedi, sotto il peso dello zaino, ormai quasi vuoto, eppure pesantissimo. Insomma, quelle sì che erano avventure...
Adesso che ho tutto prenotato, devo solo riuscire a salire sull'aereo, atterrare senza incidenti a Siviglia, prendere un semplicissimo autobus e imbroccare la fermata giusta a cui scendere, eppure sono più preoccupata di allora: è la maturità, senza dubbio, oppure la vecchiaia...
In questi giorni, presa dalla frenesia dei preparativi, ho combinato ben poco di concreto, a parte organizzarmi tra liste di vestiti da portare, guide, acquisti dell'ultimo minuto e cose del genere.
Una cosa che adoro sono le frittate, sono semplici da fare e ci si può mettere dentro qualsiasi cosa: di solito è mio marito che si occupa delle frittate, è una sua specialità perchè io, solitamente, le spatascio senza pietà, a meno di non essere munita di apposita padella doppia.
Ultimamente però sto raffinando la tecnica, per cui riesco a girarle senza troppi danni, almeno la maggior parte delle volte: in questo caso ho riciclato un avanzo di Erbette di campo ripassate in padella della sera precedente, a cui ho unito mozzarella e scalogno.
Cosa c'è di meglio di una morbida e goduriosa frittata, che è buonissima calda ma è ottima anche fredda? La morte sua sono le zucchine, penso che niente superi in bontà una bella frittata di zucchine e cipolle, tranne forse quella con le patate fritte, ma allora andiamo proprio sul peccaminoso!
Frittata con Erbette di campo e Mozzarella
Per due persone
4 uova grosse
qualche forchettata di erbette ripassate in padella
tre cucchiai parmigiano
qualche cucchiaio di latte
un fiordilatte o mozzarella da 100 grammi
sale
pepe
olio evo
uno scalogno piccolo
Per le erbette (fresche o surgelate): metterle a cuocere in acqua fredda, lasciar bollire qualche minuto quindi scolarle bene, strizzandole per eliminare l'acqua.
Ripassarle in padella con olio evo, aglio, sale e un pezzetto di peperoncino, e tritarle.
Battere le uova col latte e il parmigiano, lo scalogno tagliato sottilissimo,unire sale e pepe e il fiordilatte a pezzetti, scolato, in ultimo le erbe.
In una padella antiaderente mettere un filo di olio sul fondo e far scaldare bene,
quindi versare la mistura di uova e far cuocere la parte inferiore della frittata.
Voltare con delicatezza, far cuocere la frittata anche dall'altra parte, fino a che non sia ben dorata.
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io adoro le frittate come dici tu vengono sempre con qualsiasi ingrediente :-) beata un viaggio... che voglia ne avrei :-)))) buon viaggio allora! baci Ely
RispondiEliminaTiene una pinta estupenda!
RispondiEliminaTe deceo, que tengas un buen viaje a Sevilla!
Ti auguro un buon viaggio, tanto divertimento, stati contemplativi e uno spirito d'avventura nel cuore se non più nella mente razionale! Viaggiare è stupendo, un compendio meraviglioso al nostro vivere... Insomma, goditela!... E w le frittate! ^_^ Un abbraccio. Deborah
RispondiEliminaChe emozione!!!!Stai ormai per partire....sono d'accordo con te sul fatto che viaggiare senza nessun gruppo organizzato è decisamente un'altra cosa!Non vedo l'ora di vedere le foto di Siviglia!!!!!Mi raccomando scattane tante!Un abbraccio cara che io nel frattempo mi ammiro la tua frittata...le adoro!
RispondiEliminaIo non ho mai fatto viaggi avventurosi Zaino in spalla però dev'essere bello!!certo ci vuole un pò di incoscenza giovanile, ma si sa questo ed altro..
RispondiEliminaDevo dire che ora nemmeno io ho voglia di viggi senza programmi..preferisco stare tranquilla e lasciar pensare agli altri ai movimenti da fare..
Ti auguro buon viaggio e divertiti e fai tante belle foto comesempre!!..intanto io mi gusto la tua frittata..e ti aspetto!!..ciao ciao
E allora buona vacanza, cara amica! e mi raccomando...un bel reportage, non ho dubbi sarà un piacere leggerlo e vedere le foto. ciao un caro saluto!
RispondiEliminaBuon viaggio! Siviglia dev'essere bellissima, sono sicura che passerai una vacanza super! ^____^
RispondiEliminaBuon viaggio anche da parte nostra! Siviglia...se ne sente molto parlare ma se ne sa davvero poco, speriamo che al tuo ritorno ce la farai conoscere bene!
RispondiEliminaBuonisima questa frittata, ricca di erbette e filante di mozzarella!
baci baci
faccio appena appena in tempo ad augurarti buon viaggio...so che lo renderai speciale! un abbraccio
RispondiElimina...... la cosa si fa preoccupante, non mi ricoravo neanche dell'avventuroso viaggio di rientro dall'Inghilterra!!!!!
RispondiEliminaDi quella vacanza, però, ho ancora chiaro il ricordo del freddo e delle catinelle d'acqua che abbiamo preso.
Baci baci
Pina
@ Pina: come non te lo ricordi?? Penso che quel viaggio sia stato indimenticabile, tutto...e chi avrebbe adesso la forza di farlo? Certe esperienza sono uniche e indimenticabili, sono proprio contenta di averla fatta, nonostante l'acqua e la polmonite
RispondiEliminaTu riesci a fare bellissima anche una frittata!
RispondiEliminaMa che bella faccia, ma che voglia mi hai fatto venire!
Mi sa davvero che stasera mi preparo le zucchine e le cipolle e domani a cena vado di sole giallo nel piatto anche io!
Sei OTTIMA!
.... e poi leggo anche del tuo viaggio!
FA-VO-LO-SO!
E brava bella signora!