I miei viandanti
martedì 15 dicembre 2009
Quando tutto è ancora in alto mare
Ed eccoci, ad una settimana o poco più prima di Natale, ma accidenti, possibile che manchino solo pochi giorni? Eh sì, manca davvero poco, ed io sono ancora in alto mare.
Nel senso che ancora devo tirare giù (anzi, tirare su, perchè sono sepolti in cantina) le scatole dell'albero, palle, fili e lumini, e nulla mi sembra più lontano da me che l'atmosfera natalizia. Sto rimandando di giorno in giorno, mi sa che alla fine mi deciderò all'ultimo momento, tanto per rispettare la tradizione ma senza un vero convincimento interiore.
Eppure, il tempo grigio e il vento gelido di tramontana che sta spazzando impietosamente le mie strade sanno proprio di inverno, di dicembre, di gelo siberiano che si insinua sotto i vestiti, nonostante l'abbigliamento da foresta norvegese con cui vado in giro, infagottata in un piumone lungo fino ai piedi, cappello-sciarpa-guanti e maglioni a collo alto, neanche stessi in alta montagna...
Poi, con la scusa che è tempo di dolci natalizi, stiamo demolendo con molto entusiasmo panettoni e pandori (no, non fatti in casa, non ho proprio il coraggio di cimentarmi nell'impresa), ma voglia di fare i dolci, nessuna: saranno industriali, ma una bella fetta di panettone inzuppata nel caffellatte è ottima per colazione ed è una vera goduria per cena, soprttutto in queste sere dicembrine, quando si torna dopo una dura giornata di lavoro e si trova la casa buia e fredda, i gatti accucciati sotto il pile del divano, tutti rintontoliti dal sonno e mezzi congelati, e l'unica consolazione è tuffarsi in qualcosa di caldo e consolatorio come una bella tazza di latte e sperare di potersi infilare al più presto sotto il piumone.
Eppure ogni anno giro per gli altri blog e vedo panettoni fatti in casa, tondi e morbidi, biscotti e dolcetti di tutti i tipi, panpepato e delizie di ogni tipo, e mi dico che quest'anno ci devo provare anch'io...vedremo, magari qualche biscotto, se mi torna un po' di entusiasmo nei prossimi giorni...
Questo è un ciambellone che ho provato qualche giorno fa, prima di tuffarmi sul panettone: anzi, è un signor ciambellone, veramente imponente, alto, morbido e dorato.
La ricetta originale me l'ero appuntata due o tre anni fa, trovata sul web ma non sono riuscita ritovrarne la fonte, se la riconoscete segnalatela, anche se 'ho leggermente modificata, togliendo uno yogurt e aggiungendo le mele, il latte e il liquore. La base è ottima anche per sbizzarrirsi in altre variazioni, magari proprio a cambiare le mele con qualcos'altro, vedremo.
Per una teglia da 26 centimetri, a pareti alte:
2 vasetti di yogurt bianco
4 uova grosse
400 grammi di farina
80 grammi di fecola di patate (oppure 480 grammi di farina)
200 grammi di zucchero
mezzo bicchiere abbondante di olio di semi
tre dita di latte
due cucchiai di strega
una bustina di lievito
due mele grosse
Tagliare le mele a fettine sottili.
Battete le uova intere con lo zucchero, montandole bene con la frusta elettrica.
Aggiungete il liquore, l'olio e gli yogurt.
Sciogliete il lievito nel latte, battendo col cucchiaino fino a farlo montare, ed unitelo.
Cominciate a mescolare la farina e la fecola. Aggiungere la metà delle mele all'impasto.
Versare metà dell'impasto nello stampo imburrato ed infarinato, disporre il resto delle mele a raggiera, quindi coprire col resto del composto.
Infornate nel forno caldo a 180 gradi, sul secondo ripiano dal basso, per circa 45-50minuti.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Sono praticamente messa come te..non ho fatto l'albero..niente decorazioni ed un sacco di cose da fare..Intanto però mi gusto questo tuo bellissimo ciambellone e ne prendo nota!!
RispondiEliminaciao Morena
Coi bambini... figurati... l'albero è fatto da un pezzo!!!
RispondiEliminaQuello che è invece in alto mare sono i regali per i miei cari... non ho neanche pansato a cosa fare. I bimbi sono facili: mi salva la lettera a babbo Natale. Il regalo più difficile, ogni anno è una sfida, è quello per mia madre. E' una donna che ha tutto, non legge (senò mi sarei salvata facilmente) e produce da se oggetti da regalo!!!
Giovedì ci devo pensare per forza... è l'unico giorno che ho libero e non mi voglio ridurre alla vigilia di natale...
Per il panettone invece pensavo di fare quello genovese. L'avevo già fatto un paio di anni fa. E' molto buono anche se non è certo morbido e soffice come quello industriale!
Un abbraccio
Francesca
P.S. Vedrai che la voglia ti tornerà!!!
Anche per me i regali ancora a zero. Albero e presepe invece fatti.
RispondiEliminaGustosissimo il tuo ciambellone!
Ciao
Enrico
Ti racconto una cosa. Nella mia famiglia di bambina (molto numerosa) non era consuetudine mangiare i dolci natalizi prima del giorno di Festa. Non so se ciò fosse giusto o meno, ma ti assicuro che quando poi si condivideva il pranzo di Natale (e nei giorni successivi naturalmente) tutto aveva un sapore diverso, particolare. Una piccola "rinuncia" per un gioia più grande!!!
RispondiEliminaForse questo potrà farti sorridere ma, anche se oggi non manca grazie al cielo, per la maggior parte di noi persone fortunte, la possibilità di acquistare di tutto e di più, anzi forse proprio per questo, ho deciso di continuare la tradizione anche con mio figlio... una piccola "rinuncia" per una gioia più grande!!!
Anch'io , nonostante le pie intenzioni, non farò dolci particolari, ma il tuo ciambellone non mancherà per la colazione nei giorni di festa. Mi sembra umido e morbidoso come piace a me. Grazie per la ricettina sfiziosa e, anche se con un bel po' di anticipo.....
* BUON NATALE * cara Geillis :-)
Non è obbligatorio fare i dolci in casa per Natale. E' bello, un'occasione ma non un dovere!
RispondiEliminaTi lascio un abbraccio e.. ti ho risposto da me.
fare gli addobbi natalizi in casa e fuori..mi piace tanto , sono rimasta un po' pupa dentro(molto dentro!!!!)perciò la mia casa è tutta in tema, nonostante il gatto cerchi di entrare nella capanna del presepe!!!! quello che mi preoccupa è la vigilia ..mega riunione famigliare a casa mia, ventitre da collocare a tavola. ma tutto si fa pur di trascorrere una serata in armonia! non ti lasciare vincere dalla voglia di non fare è una china pericolosa, meno fai e meno ti andrà di fare. inverti la marcia e vedrai che ti sentirai meglio.
RispondiEliminaciao Reby
Non so spiegarlo ma il Natale per me ha un significato particolare... mi fa tornare in mente i momenti felici passati da bambina con la mia famiglia...quella vera e non tra parenti..beh sorvoliamo! Ammetto che mi piacciono le luci, i dolci, le decorazioni...ma non mi piace l'anno che passa, quello no e la vita di oggi! Ognuno fa ciò che sente ma non buttarti troppo giù, ha ragione Rebecca "meno fai e meno ti andrà di fare"
RispondiEliminaUN ABBRACCIO
Quando non posso passare da te per un po mi manchi davvero.
RispondiEliminaChe voglia di una fetta di quel ciambellone!!!
magari in compagnia.
nasinasi
p.s. ma se ci si vedesse?
un teuccio da qualche parte?
che ne dici?
quest'anno viaggio anch'io a regime ridotto... molto ridotto...
RispondiElimina@ Morena: sbaglio, o quest'anno siamo in parecchi un po'sottotono??
RispondiElimina@ Francesca: panettone genovese?? Vengo a rubartelo, se non è una ricetta troppo complicata
@ Enrico: io ho abolito pure quelli!
@ Lella: anche quando ero piccola io, anzi, fino a pochi anni fa, albero e presepe si facevano il 23, e il panettone si mangiava dal 24 in poi, e poi se ne mangiavano due ore, poi basta...sai che me li rimpiango quei tempi?
RispondiEliminaBuon Natale anche a te
@ Occhi di notte: lo so che dovrebbe essere un piacere, non un dovere, però invidio chi ha tempo e voglia, ogni anno faccio tanti progetti e poi...
@ Rebecca: 23 a tavola??? Io sarei già morta dall'ansia...però il gatto nella capanna deve essere fantastico, perchè non gli fai una foto???
@ Marifra: anche a me ricorda l'infanzia, però mi rendo conto che niente ha più la stessa magia
RispondiElimina:-(
@ Miciapallina: ma sììììì!! Cerchiamo di incontrarci, durante queste feste, magari hai qualche giorno libero, ci organizziamo un pomeriggio!
@ La cate: a chi lo dici...