Prove tecniche di matrimonio: Oggi sposi

E' un po' di giorni che volevo andare al cinema, sono usciti tanti film interessanti, addirittura troppi...anche perchè mi pare ormai, nelle sale, non durino più di due o tre settimane, e alla fine non si fa neanche in tempo a vederli che sono già fuori circolazione.

Molti mi hanno consigliato di vedere Julie & Julia, e sicuramente ci andrò perchè l'argomento mi interessa, poi c'è sempre Baarìa che avevo puntato fin dall'anteprima (anche se sono leggermente incerta, non so perchè ma il battage pubblicitario così hollywoodiano mi ha un po' urtato), poi qualche film in concorso a Roma, insomma: alla fine mi sono buttata un po' a caso e, siccome non avevo voglia di deprimermi con un film triste, sono andata a vedere una commedia, Oggi Sposi.
Ci sono andata sulla fiducia perchè il regista è quello di Solo un padre, e lo sceneggiatore quello di Diverso da Chi, Lezioni di Cioccolato e Si può fare, tutte commedie garbate, ben scritte, intelligenti e spiritose.



Dirò subito che è un film assai meno sofisticato di queste ultimi citati: è una commedia divertente, ho riso come una pazza e le signore vicino a me si sono addirittura sganasciate dalle risate, però ho trovato un pizzico meno di arguzia e uno in più di furbizia, in ogni modo ben lontano dalla comicità greve e sboccata dei cosiddetti cinepanettoni, ma di tanto proprio.
Diciamo che la sceneggiatura è carina, con qualche battuta facile di troppo e con dei personaggi dai toni dichiaratamente macchiettistici, ma niente che non si possa sopportare.
La storia è quella di quattro coppie che, per motivi diversi, si sposeranno tutte nello stesso giorno, le cui storie si intrecciano in una girandola di equivoci e catastrofi. La trama ha un buon ritmo e la sceneggiatura è all'altezza, divertente senza scendere nel volgare ma purtroppo senza neanche arrivare alla verve frizzantina dei succitati lavori.
La forza del film è il cast, variegato ma convincente, chi più chi meno però comunque di buon livello, anche qui niente a che vedere con la maggior parte degli attori che popolano le varie commediole cosiddette all'italiana.

Michele Placido nei panni del contadino pugliese ignorante e cafone è veramente una perla di comicità, ha strappato risate a scena aperta e a ripetizione, e il fratello Francesco Pannofino, un attore che ultimamente sta cominciando a comparire in parecchie Fiction (I Cesaroni, Boris) non è stato da meno.
Luca Argentero, continuo a ripeterlo, è una vera sorpresa, il suo commissario pugliese è uno dei personaggi più azzeccati e divertenti, una conferma del fatto che non tutti i belli che vengono da un reality sono deficienti. La sua partner è la bellissima indiana Moran Atias, quando si vedono queste donne stupende e sensuali coi loro sari colorati mi stupisco sempre di quanto possano essere femminili.
Il padre è interpretato dal bravissimo attore che ha fatto anche Lezioni di cioccolato, solo che là faceva l'egiziano e qui l'indiano, ma non stiamo troppo a sindacare...

Filippo Nigro finalmente fa una parte non tragica e in cui non interpreta il marito cornuto o il gay, dopo le malinconie de Le Fate Ignoranti, La finestra di fronte e altri film simili: col parrucchino è quasi irriconoscibile, imbranato il giusto e pure commovente quando fa la sua dichiarazione vestito da diavoletto con le corna alla conturbante Carolina Crescentini, che continua a fare la parte della dark lady, e cosa potrebbe fare altrimenti con quegli occhi pesanti e liquidi e la sua bellezza torbida.

Isabella Ragonese l'abbiamo già vista in Tutta la vita davanti, carina e brava, però il film di Virzì era più graffiante e lei più a suo agio nei panni della laureata del Call center: in coppia con Dario Bandiera brilla di una luce più debole rispetto agli altri personaggi.

La coppia dell'imprenditore rampante e cafone insieme all'attricetta isterica e patinata Gabriella Pession, che organizzano il matrimonio del secolo nel castello di Bracciano per farsi pubblicità e rilanciarsi le carriere (vi ricordano forse qualcuno?) sono forse la storia più sullo sfondo, in teoria quella più comica ma raccontata in maniera superficiale: ed è un peccato perchè il pur bravissimo Francesco Montanari risulta sprecato, e poi vederlo nella macchietta del furbetto del quartierino vanesio e un po' ridicolo appare quantomeno spiazzante, dopo averlo ammirato in quelli ben più oscuri e affascinanti del tenebroso Libanese in Romanzo Criminale.

Comunque, il film tiene tutte le due ore senza annoiare, e se avete voglia di farvi due sane e sonore risate, non sofisticate ma neanche volgari, allora andatelo a vedere...




Oggi sposi