I miei viandanti

lunedì 4 maggio 2009

Disquisizioni dotte intorno alle opere d'arte e dintorni



L’altra settimana è stata la Settimana dei Beni culturali, un’ottima occasione per visitare quelle cose di Roma che ancora sono sconosciute e che magari per pigrizia non si è mai viste…

In più, sono uscite alcune giornate di sole veramente belle, magari ancora fredde ma ne ho approfittato alla grande, come una lucertola che esce impazzita al primo sole, godendomi la visione, inedita da parecchi mesi, di piazze meravigliose inondate di luce dorata, e stavolta neanche i numerosi turisti sono riusciti a disturbarmi.
Ho provato ad entrare ai Capitolini, l’anno scorso e l’anno ancora prima li ho visitati tranquillamente, e non erano neanche troppo affollati per essere gratuiti.

Quest’anno però la settimana dei Beni culturali è coincisa con il Natale di Roma, il 21 aprile (tra l’altro è una data a me molto cara, perché mi sono laureata proprio quel giorno, non diciamo di quanti secoli fa…).
Sempre in quel giorno, tempo fa, sono stata anche mollata in malo modo da un fidanzato, ma insomma, questa è un’altra storia e, come si suol dire, tutto passa…anzi, con una sottile vena polemica posso dire che mi ha fatto un gran favore, visti gli sviluppi seguenti. Va beh, riprendiamo col discorso di prima, altrimenti andrei troppo lontano…

In ogni modo, una volta scalata faticosamente tutta la scalinata del Campidoglio, ho trovato la piazza zeppa come uno stadio di calcio la domenica pomeriggio, e con mio sommo raccapriccio l’aria era infestata dai vocalizzi di un enorme coro di bambini e orchestra che gorgheggiavano a tutto microfono “Arrivederci Roma”, credo col beneplacito del sindaco…scolaresche festanti e turisti affollavano copiosamente la piazza di Michelangelo, e una fila inimmaginabile aspettava di entrare ai Musei Capitolini… davanti a questa visione raccapricciante me la sono data a gambe, prima che il coro attaccasse qualcosa tipo Quando i bambini fanno oh, non avrei proprio retto…(vi assicuro che ho già assistito ad uno spettacolo simile, al saggio di fine anno in una scuola elementare…chissà se quest’anno hanno insegnato ai festosi pargoli anche l’ultima di Povia sul gay rinsavito, così, come cura preventiva…).


Ho ripiegato allora su un Museo minore, diciamo, sicuramente meno famoso e affollato, e ho fatto benissimo, perché Palazzo Altemps è bellissimo, vale davvero una visita (il post sul museo ve lo beccate prossimamente, credevate di cavarvela così...).




Ho girovagato ammaliata nelle stanze del secentesco palazzo, che ora ospitano la statuaria romana della Collezione Boncompagni Ludovisi, e poi sono uscita su Piazza Navona, che si presentava al meglio del suo splendore…ho pranzato con un megagelato di Pascucci, una bettolina a cui non dareste un soldo di fiducia, invece fa dei gelati e dei frullati meravigliosi, mi sono seduta col mio gelato su una panchina della piazza, al sole caldo, e ho fatto finta di essere una turista…non posso dire viaggiatrice, visto che abito a venti minuti di autobus, però avevo la mia macchina fotografica, la guida e lo spirito aperto alla bellezza, che volere di più?


A malincuore, dopo aver assorbito calore, sole e bellezza, ho raccattato le mie carabattole e mi sono apprestata a prendere l’autobus per tornarmene a casa, non senza dare una sbirciatina ai numerosi pittori della piazza. Il caso ha voluto che avessi chiesto come regalo di compleanno una tela ad olio, visto che le nostri pareti sono piene sì, ma di stampe, di nessun valore se non quello di esser state comprate a Parigi, assieme a piacevoli fotografie di fari bretoni e quadrucci vari.


Insomma, nulla di particolare, tranne un’intera parete tappezzata di acquarelli miei, che, voglio dire, sono pezzi unici e insostituibili, ovviamente, veri capolavori che posseggo solo io, e scusate se è poco…
Siccome sono un’acquarellista abbastanza pigra e momentaneamente in disarmo, e come pittrice ad olio faccio abbastanza pena, non ho altra scelta che comprare qualche bell'olio, magari uno per volta...



Devo dire che posseggo anche un mio bellissimo ritratto, fattomi da un pittore di Piazza Navona e regalatomi da un altro fidanzato come regalo di laurea (ricavato da una fotografia dell’epoca). Questo capolavoro troneggia al centro della parete suddetta, quella che andrà decorata con altrettante opere d'arte, man mano che se ne avrà la possibilità economica…
Non è da tutti avere un così bel ritratto a carboncino, non vi pare? E’ un quadro che tengo molto caro, nonostante le cose col fidanzato non siano andate proprio per il meglio (non è lo stesso di cui sopra, un altro, ma anche qui il discorso sarebbe lungo).



Avevo intenzione di andare a Porta Portese, dove ci sono un paio di pittori che fanno cose belle, e scegliermi qualcosa per iniziare una mia personale collezione, tipo galleria Borghese o Pinacoteca capitolina…

Scherzo, i quadri per me hanno valore solo se piacciono, indipendentemente dal valore pecuniario…sarei capace di pagare qualunque cifra per un quadro di un anonimo che mi colpisca il cuore, ed ignorare totalmente un Burri e un Picasso, a meno che qualcuno sia così fesso da regalarmelo, al che me lo rivenderei immediatamente per comprarmi la crosta di cui sopra…

Eh lo so, qualsiasi critico d’arte inorridirebbe al questo discorso, ma per me l’arte deve essere fatta per piacere ed emozionare, sennò che senso ha? Quelli che comprano quadri brutti e famosi come investimento o, peggio, si appendono quei mostri alle pareti di casa, secondo me non capiscono nulla di arte, sono solo affaristi che li comprano con un qualsiasi altro oggetto…

In ogni caso, i pittori erano molti e, a parte i caricaturisti, alcuni espongono delle cose veramente belle…non credo che qualcuno di loro sia un grande artista, e chissà che li dipingano proprio loro, magari vengono da botteghe specializzate in produzioni seriali, però sono gradevoli lo stesso…

Alla fine sono capitate da un ragazzo sudamericano che esponeva delle tele coloratissime, quasi tutti paesaggi, dipinte a pennellate spesse, pastose…curiosando tra le sue opere, e scartando quelle grosse perché mi avrebbero occupato tutta la parete, ho visto questi e non ho resistito, autoregalandomi regali di compleanni per almeno qualche decennio…


Ultimo tocco di classe, la scelta delle cornici: ho portato le mie tele dal corniciaio, dissertando con aria dotta di vetri, sfumature e stili pittorici, neanche fossi una critica d’arte, ma quando ho gli rivelato di essere un’acquarellista e aver fatto un corso di restauro, il mio parere è sembrato d’un tratto molto più autorevole, e scusatemi se è poco.

Alla fine ho scelto queste. Niente di elaborato, né di classico…cornici moderne, un po’ rustiche, coloratissime, in armonia con i colori intensi delle tele ( e sorvolo sul fatto che sono le cornici sono costate quasi quanto i quadri…).




Sono tornata a casa estremamente soddisfatta dei miei acquisti: confesso che non spenderei mai una cifra del genere per un vestito o un paio di scarpe, mi sembrerebbe un insulto alla miseria (anche perché il mio conto in banca non reggerebbe), ma per una cosa bella sì, ce li spendo con piacere, perché sono cose che rimangono, un investimento non di denaro ma di colore, come delle piccole finestre su un mondo meraviglioso e poetico…

La stanza (le foto sono prima e dopo) ora sembra più colorata, più luminosa, disordine e gatto fisso sul divano a parte, anche se devo dire che le stampe dei gatti di Steinlen non reggono assolutamente il confronto, sembrano quasi scolorite e un po’ tristi, però sarà per il prossimo acquisto…


17 commenti:

  1. Ottimo acquisto, Geillis!!! E azzeccatissime le cornici: ognuna di esse esalta magnificamente i colori dei quadri. Anch'io amo molto tappezzare le pareti della nostra casa con stampe, piccole immagini, quadri; con mio marito ne abbiamo acquistati alcuni, negli anni, di nessun valore commerciale, ma che sanno suscitare in noi emozioni forti. Uno per gli intensi colori, l'altro perché rappresenta un paesaggio a noi familiare e carico di ricordi...
    Sono molto belli i tuoi acquarelli!!! Torna a dipingere e a farci partecipi della tua bravura e dei sentimenti che dai tuoi quadri traspaiono. Un salutone"incorniciato"!!!

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  2. Grazie lella, devo solo scuotermi la pigrizia di dosso...

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  3. bellissimo post,e complimenti per il tuo spiccato senso estetico ;)

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  4. Ma che belli questi quadri, mi piacciono!

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  5. ...Parole sagge!L'arte è fatta per emozionare e colpire il cuore!...I quadri sono veramente molto belli, mi piacciono, e per le cornici non potevi scegliere di meglio!...Un abbraccio ciao!

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  6. Il post squisito, anche se non tratta il cibo per lo stomaco, ma per l'anima!
    Quadri bellissimi, è proprio quello che piace anche a me... Ora la stanza ha tutta un'altra luce!
    Un abbraccio!

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  7. Hai fatto un ottimo acquisto! è proprio vero quelo che dici, bisogna apprezzare quello che colpisce il cuore indipendentemente dal valore commerciale.

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  8. Molto, molto belli questi quadri. la tua casa è molto più colorata e allegra.
    L'ultima settimana di Agosto sarò a Roma con mia figlia e sicuramente terrò presenti i tuoi suggerimenti, soprattutto andrò alla ricerca del gelataio di Piazza Navona...
    Un abbraccio
    Francesca

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  9. MARIA VITTORIA06 maggio, 2009 09:57

    Quando parli delle tue passeggiate nel cuore di Roma io ne sento pure il profumo dei vicoli e delle piazze!Nei lontani anni 60-70,sono stata a Roma abitando un via Pineta Sacchetti con la mia famiglia. Roma nella mia mente ha un ricordo indelebile. Anchi'io in quel periodo ho avuto un fidanzato e parecchi corteggiatori ,di cui uno si ricorda molto bene di me.Mi piace come scrivi, deduco che sei una persona sensibile e romantica .Conservati sempre cosi' Ciao

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  10. Roma è davvero la Città eterna!!!!Ammaliante!!Gellis devi assolutamente ricominciare a dipingere!!!!Sei bravissima!!!Un bacione

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  11. Ciao sono entrata nel tuo blog e dando un occhiata al tuo profilo ho notato chetra i tuoi libri preferiti cè "la foresta incantata" non conosco questo libro e il titolo mi incuriosisce non poco, posso sapere il nome dell'autore??? Grazie mille se vuoi rispondere al mio il blog che uso più frequentemente e Tuttocello.
    Un saluto dalla sardegna
    calendula

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  12. Ciao calendula, che bel nick! L'autrice è Mary Stewart, l'edizione Rizzoli: è un libro veramente magico, l'ho riletto mille volte e non mi stanco mai...

    @ Romy: è la pigrizia, carissima...ho sempre un sacco di cose da fare, e il blog che mi porta via comunque tempo...però devo ricominciare, promesso!

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  13. @ Maria Vittoria: cercherò di mantenermi così :-)

    @ Francesca: è in un vicoletto che al momento non mi ricordo come si chiama, ma che fa angolo con Sant'agnese in Agone...è davvero un buco, ma ti assicuro che il gelato è ottimo!!

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  14. @ Mario: sono contenta che tu, da intenditore, li apprezzi
    ;-)
    io rimango incantata a guardare un bel quadro, e non mi importa se non ha valore, è bello e basta...mi sembra che sia questo lo scopo dell'arte!

    @ Rossa di sera: mi piace condividere con voi anche le emozioni, non solo le ricette!

    @ Marifra: grazie, sono contenta anche delle cornici, veramente una buona scelta!
    Un abbraccio a te

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  15. adoro quel gatto fisso sul divano....e come te amo i quadri....e con Marco amiamo sceglierli...pochi ma belli, sentiti vissuti...mi piacciono molto quelli che hai scelto per la carica di colore...

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  16. I quadri sono veramente belli e le cornici scelte sono azzeccatissime.. ma è la micina sul divano all'angolino, come la mia Tabatughina stamattina, che mi fa muovere il cuore! Tanti abbracci e coccole ai micini!

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Pellegrino che ti aggiri per queste lande incantate, mi farebbe piacere una traccia del tuo passaggio...

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