Io sono della scuola che per conoscere una città, conoscerla
abbastanza, pochi giorni non bastano. Non mi basta starci tre giorni e vederne
una parte, le cose più ovvie, magari girare in autobus, metro o (peggio ancora)
quei bus a due piani che ti portano in giro. E’ comodo, lo so, saltare da un
posto all’altro per vedere le cose più importanti, così puoi dire: ho visto
questo, questo e quest’altro, sono stato, per fare un esempio banale, cinque
giorni a Parigi e l’ho vista tutta.
Io ci sono stata cinque volte e ancora me ne manca una buona
parte.E così per Budapest: in nove giorni abbiamo percorso circa 60 chilometri in battello, 60 in treno, abbiamo preso tram, trenini a cordigliera, tutte le metro e autobus che ci hanno portato nell’estrema periferia ma soprattutto abbiamo macinato 110 chilometri a piedi. Perché per me il viaggio è così, non è riposo, non è vacanza in relax, è sudore, fatica, piedi doloranti e gli occhi pieni di immagini, macchina fotografica piena di fotografie e tante esperienze da ricordare.
Budapest è davvero grande, bellissima e talmente piena di cose splendide da vedere,
che nove giorni non sono bastati. Siamo riusciti a visitare solo un paio delle
centinaia di musei, abbiamo passato solo mezza giornata in uno dei venti
impianti termali, ci mancano ancora un paio di quartieri. Però direi che i
nostri 110 chilometri di scarpinate e le quasi 4000 fotografie mi hanno dato un
quadro generale abbastanza puntuale della città, e quindi spero di darvi qualche buon consiglio.
Non so quanti post verranno fuori, più che un blog mi converrebbe scriverci un romanzo, intanto cominciamo da un primo giro panoramico della città, spero di invogliare chi non c’è mai stato ad andarci quanto prima, e chi l’ha già vista a ritornarci, magari per cogliere qualche altro particolare sfuggito la prima volta.
Non so quanti post verranno fuori, più che un blog mi converrebbe scriverci un romanzo, intanto cominciamo da un primo giro panoramico della città, spero di invogliare chi non c’è mai stato ad andarci quanto prima, e chi l’ha già vista a ritornarci, magari per cogliere qualche altro particolare sfuggito la prima volta.
Il nostro albergo, dalla faccia severa, in cemento in pieno
stile sovietico, era semplice ma pulito, un po' vintage nell'arredamento, in buona posizione, vicino ad una delle tante
stazioni della città, la Nyougati Pàlyaudvar (l'accento va quasi sempre alla prima sillaba), una
costruzione in vetro e ghisa fine Ottocento. Nella stessa piazza, un tempo
elegante ma attualmente deturpata da una sopraelevate moderna, c’è anche
la stazione della metro 3.
Budapest ha davvero un’ottima rete di trasporti,
pulita ed efficiente, di cui quattro linee di metropolitana con cui si
raggiunge quasi tutta la Pest, la parte della città più animata, mentre Buda,
oltre il fiume, è servita solo da due tratti di metropolitana e risulta meno
ben collegata.
Se avete intenzione di non camminare tanto e state tanti giorni, vi conviene fare la tessera giornaliera, o meglio ancora settimanale: il biglietto singolo costa 150 fiorini (circa 1 euro e mezzo), il settimanale 4500 (circa 15 euro). Non potete comunque mancare la Linea 1, una delle prime realizzate in Europa, nel 1896: ha poche stazioni ma è rimasto inalterato il sapore fine Ottocento, con le stazioni in ghisa, mattonelle decorate e vecchio legno: è la metro che percorre tutta l'elegante Andrassy Ut (si pronuncia àndrasci) fino al Parco Varosliget.
Se avete intenzione di non camminare tanto e state tanti giorni, vi conviene fare la tessera giornaliera, o meglio ancora settimanale: il biglietto singolo costa 150 fiorini (circa 1 euro e mezzo), il settimanale 4500 (circa 15 euro). Non potete comunque mancare la Linea 1, una delle prime realizzate in Europa, nel 1896: ha poche stazioni ma è rimasto inalterato il sapore fine Ottocento, con le stazioni in ghisa, mattonelle decorate e vecchio legno: è la metro che percorre tutta l'elegante Andrassy Ut (si pronuncia àndrasci) fino al Parco Varosliget.
Da qui si prende l’ultimo tratto di uno dei più lunghi
boulevard ottocenteschi e si arriva al
Ponte Margherita, che unisce le due sponde all'altezza dell'Isola omonima, un polmone verde in cui gli abitanti della città amano passeggiare e fare sport .
Budapest è, in realtà, non una città sola, ma tre città ben
distinte, unificate nel 1873: Pest è la parte in piano, quella del Parlamento, quasi
tutta ottocentesca e moderna, animatissima, piena di negozi e ristoranti.
La
parte di fronte è Buda, srotolata su due
colline, la parte rimasta più intatta:
popolata fin dal…il nucleo principale è costituito dal Palazzo Reale e il
quartiere accanto, racchiuso dalle antiche mura.
Più avanti, oltre l’Isola
Margherita, c’è Obuda, che significa
antica Buda. Qui, persi tra palazzi
moderni e sovietici, costruiti un po’ selvaggiamente dagli anni Cinquanta in
poi, ci sono i resti della città
settecentesca, e soprattutto dell’antica Aquincum, insediamento romano che era capoluogo della Pannonia Inferiore.
La prima cosa da dire è che l'Ungheria, pur facendo parte della Ue, non ha l'euro, ma il fiorino ungherese, che vale circa 30 centesimi e qualcosa, cioè ogni euro sono tremila fiorini. Questo ovviamente non aiuta, però diciamo che i prezzi sono più o meno quelli italiani, al ristorante si mangia anche con 10-12 euro, ma non è raro (come è capitato a noi la prima sera, quando ancora non avevamo capito bene il valore del fiorino) di spendere 50 euro in due in un ristorante vicino il Ponte Margherita, ( al Kiskakukk, in Poszony ùt. Non vi spaventate per le consonanti e gli accenti che mettono a piene mani in tutte le parole, dopo qualche giorni ci farete l'orecchio ). Tutto buonissimo, un filetto che si scioglieva come burro, però dal giorno successivo siamo stati un po' più attenti ai prezzi esposti fuori!
Il primo consiglio è, una volta arrivati all'aeroporto, di cambiare il meno possibile, perché quest'estate il cambio era circa 308, e lì hanno cambiato a 245, un vero furto.
Cambiate il minimo indispensabile, giusto per arrivare in città. Se volete prendere l'autobus, dall'aeroporto c'è l'autobus 200E che arriva al capolinea della Linea Metro 3 Köbanya-Kispest, altrimenti uscite e subito fuori c'è un servizio di prenotazione di taxi, quelli ufficiali, che con 7500 fiorini (all'incirca 25 euro) vi porta in città.
Le nostre passeggiate sono iniziate a Pest, che è enorme e molto
variegata: le cose da vedere sono moltissime, e non parlo solo di monumenti; in
realtà, ogni strada meriterebbe un’occhiata, perché la cose più bella della
città è la sua ricchezza architettonica. Noi a Roma siamo abituati ad una
grande varietà di storia e stili, vedere un rudere romano accanto ad un
edificio medievale con accanto uno barocco è una cosa scontata, quasi
ovvia. Budapest è una città che ha
subito così tante perdite nel corso dei secoli, invasioni, incendi,
bombardamenti, sembra quasi un miracolo come sia riuscita a darsi una veste
moderna e contemporanea così elegante, dove ogni palazzo è un’opera d’arte, un
volo di fantasia, ogni giardino un tripudio di fiori e aiuole coloratissime.
Ovviamente il nucleo
stilistico è ottocentesco, in prevalenza Art Nouveau, ma palazzi pregevolissimi sono
anche neo barocco, in neogotico classico, in art Decò, in stile razionalista e anche contemporaneo, spesso uno accanto all'altro, e sono sparsi
un po’ dappertutto, anche nei quartieri non proprio centralissimi. Non limitatevi, quindi, ai quartieri più famosi perché anche quelli limitrofi possono nascondere dei veri e proprio gioielli.
Io ho
camminato tutto il tempo col naso all’aria, perché qualsiasi sperduta stradina
presentava angoli estremamente suggestivi e per non perdermi nessun dettaglio, nessuna decorazione di quei palazzi pieni di fantasia. Questo significa che per scoprirla,
per ammirarne tutta l’eleganza, bisogna camminare camminare camminare, qualche
volta anche girando in tondo e tornando indietro.
La cosa migliore da fare è partire dal Lungo Danubio, una presenza davvero imponente e importante per capire la città, e per
avere una visione generale del centro, e quindi addentrarsi nella fascia più vicina al fiume. I giorni
successivi allargare il giro al quartiere ebraico e dintorni, quindi prendere
l’Andrassy Ut e andare verso il Parco Varoslit. Due gite che consiglio
assolutamente sono la gita in battello alla cittadina di Szentendre (Sant'Andrea, si pronuncia Séentendre, con le e chiuse), partenza
alle dieci di mattina e ritorno alle sei di pomeriggio, e la gita di una
giornata al Castello Reale di Godollo,
col treno.
Per darvi un’idea del percorso che abbiamo fatto, ecco il
programma del nostro viaggio: è raro che io vada in giro per una città senza un
progetto preciso, mi piace leggermi tutta la guida prima, in maniera da avere
un’idea chiara di dove voglio andare, e quindi approfondire il più possibile, anche in
quartieri più lontani e magari meno turistici. A noi è mancato solo il Monte Gellert, di cose fondamentali, però abbiamo preferito approfittare delle Terme Szebecheny, anche se anche le Terme Gellert, a Buda, dovrebbero essere bellissime.
Ovviamente se il
tempo è inferiore, io salterei le giornate di Obuda e Memento Park.
Giorno 1 Lungo Danubio, da Ponte Margherita al Ponte, Mercato,
ritorno attraverso il centro
Giorno 2 Quartiere
ebraico, sinagoga
Giorno 3 Buda e il Palazzo Reale
Giorno 4 Gita in
battello fino a Szentendre
Giorno 5 Memento Park alla periferia della città, pomeriggio trenino a cremagliera
sulla collina
Giorno 6 Gita a Godollo, in treno
Giorno 7 Obuda e Isola Margherita
Giorno 8 Andrassy Ut,
Parco Varosliget
Giorno 9 Terme di
Szebecheny, nel Parco Varosliget
Adesso vi faccio vedere il monumento più famoso della città, sul LungoDanubio, la prima cosa che abbiamo visto venendo dal Ponte Margherita e quello che compare in tutte le immagini della città. E' un edificio dalla mole davvero poderosa, di stile neogotico, costruito a partire dal 1884 e inaugurato nel 1904 ed è sede del Parlamento (è visitabile anche all'interno).
Un fronte dà sul fiume, e si ammira meglio guardando da Buda, oppure da battello, mentre il fronte interno affaccia su una piazza enorme, la Kossuth Lajos Tér (tér significa piazza, e va pronunciato con la e chiusa). La prima statua che si incontra è il gruppo bronzeo dedicato a Istvàn Istza, politico ungherese dell'inizio del XX secolo e ucciso nel 1918; appena girato langolo un altro gruppo statuario in marmo, il memoriale dedicato a Lajos Kossuth nel 1952, politico che combattè per l'indipendenza dell'Ungheria dall'Impero austriaco nei moti di Indipendenza del 1848.
Un fronte dà sul fiume, e si ammira meglio guardando da Buda, oppure da battello, mentre il fronte interno affaccia su una piazza enorme, la Kossuth Lajos Tér (tér significa piazza, e va pronunciato con la e chiusa). La prima statua che si incontra è il gruppo bronzeo dedicato a Istvàn Istza, politico ungherese dell'inizio del XX secolo e ucciso nel 1918; appena girato langolo un altro gruppo statuario in marmo, il memoriale dedicato a Lajos Kossuth nel 1952, politico che combattè per l'indipendenza dell'Ungheria dall'Impero austriaco nei moti di Indipendenza del 1848.
Di fronte si staglia la massiccia mole del Museo Etnografico, collocato in un pretenzioso palazzo di stile eclettico, il Népraizi Museum.
Girando l'angolo si ritorno sul danubio, in lontananza si vede la chiesa gotica di san Mattia, sulla sponda di Buda.
In tutta la città sono moltissimi i memoriali degli eventi tragici che hanno devastato la città: tra i più comuni le rovine della guerra (gli ungheresi furono alleati dei nazisti, e bombardati pesantemente sia da loro che dagli alleati nemici), e anche le violente repressioni della Russia sovietica che culminò, nel 1956, nella famosa invasione di Budapest, una ferita ancora aperta nella storia del paese.
La facciata laterale al fiume è decorata da una statua equestre bronzea di Ferenc II principe dei Transilvania, eroe nazionale ungherese che all'inizio del 1700 guidò la ribellione contro gli Asburgo.
adoro Budapest, me se sono innamorata dopo poche ore che ero arrivata, foto bellissime!
RispondiEliminabaci
Alice
Non sono mai stata a Budapest e ti confesso che le tue immagini ed il tuo racconto mi hanno molto incuriosita :-)
RispondiEliminaGrazie x averci portato in viaggio con voi...aspetto altri dettagli e altre foto ^_^
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