Sotto la pioggia

Ed eccoci al racconto del mio brevissimi soggiorno fiorentino, una città che si pensa di conoscere bene perché piuttosto piccola, ed invece riserva moltissime sorprese, un vero scrigno di gioielli preziosi da ammirare con calma.

Noi eravamo alloggiati alla fine del Lungarno abitato, non lontani dalla stazione,  di fronte al Parco delle Cascine, in cui la città sembra sfumare dolcemente nel verde. Appena usciti sul fiume, la sponda opposta mi ha ricordato la quiete bucolica di Siviglia, con gli alberi che si specchiavano sulle acque placide, le casette basse e e gli aironi che volano maestosi. Come potete notare, il cielo plumbeo, basso e pesante non presagiva nulla di buono. Solo a tratti, un pallido sole riusciva bucare le nuvole e ad illuminare il paesaggio.

Il nostro albergo era a quattro ponti di distanza da Pontevecchio, qualche minuto di cammino lungo la sponda del fiume, mentre dall'altra parte si snoda il cosiddetto Oltrarno, su cui si affacciano quartieri forse meno famosi ma non meno affascinanti del centro. Sicuramente questa parte, che conosco pochissimo (tranne le stradicciole animate intorno a Pitti) meritano bene una prossima visita.

Arrivati su Pontevecchio il tempo, già minaccioso, è peggiorato decisamente, e abbiamo dovuto aprire gli ombrelli, sotto una pioggia battente. Avrei voluto fare di meglio, ma fotografare e tenere l'ombrello nello stesso tempo è piuttosto difficile! In ogni caso, Piazza della Signoria è sempre splendida, anche con l'antico acciottolato lucido di pioggia.

Le strade intorno alla Piazza, come Via de' Calzaiuoli, sono molto eleganti, con negozi di moda, dolciumi e artigianato: non ho potuto fare a meno di ammirare le vetrine, e soprattutto i dolci, davvero davvero invitanti! Devo ammettere di non aver assaggiato nulla, tranne gelati e pizza, ma anche qui ho un conto aperto, la prossima volta una sosta in uno di questi negozi meravigliosi non me la toglie nessuno!

Al centro di Firenze per fortuna è tutto piuttosto vicino, pochi minuti per arrivare al Duomo, al cui fastoso e colorato esterno, corrisponde un interno molto austero, dai colori spenti e le pareti nude, tranne alcune opere meravigliose che per ragioni di luce e di tempo non ho potuto fotografare: la chiesa chiude prestissimo, alle cinque e, abbiamo scoperto a nostre spese, la maggior parte delle chiese della città chiude alla stessa ora. Il lunedì deve essere un giorno particolare, per la città, perché non solo abbiamo trovato chiusa anche Santa Croce, hanno cominciato poco dopo ad abbassare le serrande anche i negozi, anche nelle piazze storiche.

Per cui, sempre più infreddolite e bagnate, abbiamo cominciato a tornare verso il nostro quartiere, per scaldarci con una cena calda, visto che la città stava chiudendo i battenti e il giorno volgeva velocemente al termine.