I miei viandanti
lunedì 6 febbraio 2012
La nevicata del 2012
Certo, non suona bene come la nevicata del '56 ma cavolo se ce la ricorderemo, questa spolverata di neve che ha imbiancato Roma, seppellendola sotto una coltre candida e farinosa!
A Roma nevica, come si dice, ogni morte di papa, una singola abbondante nevicata ogni venti o trent'anni: non è quella che si può definire una città nordica, abituata al freddo, al gelo e alle tormente di neve, ed è per questo che le rare volte che accade, si trasforma in un evento da ricordare.
Io personalmente ho le fotografie di due nevicate, credo del 1971 e 1972 (oppure 1970 e 1971, non saprei, ma direi che siamo lì), in cui vestita da piccola russa con cappottino, colbacco e manicotto di pelliccia amorosamente cuciti di mia madre, mi sono divertita con la prima neve della mia vita al Gianicolo.
Un'altra famosa fu quella del 1985, e mi ricordo benissimo il giorno, era la mattina della Befana quando ci alzammo e trovammo tutto imbiancato: io dovevo andare alla festa organizzata dalla mia amica Sabrina, avevo anche sfornato uno dei primi dolci della mia vita (sempre con l'aiuto di mamma), una torta coperta di crema, ed invece la festa saltò, e noi ci mangiammo la torta che, per essere una delle prime sperimentazioni culinarie della mia vita, non era tanto male.
Anche nel 1986 ce ne fu un'altra clamorosa: in quell'occasione salimmo sempre al Gianicolo io, le mie amiche Teodora e Pina e la sorella Amanda, accompagnate dal mio cagnolino Golia il quale puntò le zampette (era un incrocio tra uno yorkshire e un barboncino, praticamente una pulce) rifiutandosi di camminare nella neve che era più alta di lui, per cui lo infilai nel mio zainetto e si godette la passeggiata dall'alto.
Avevo delle fotografie bellissime di quella passeggiata, così come un paesaggio incantato Villa Sciarra, purtroppo non le trovo più!!
Da quell'anno, abbiamo avuto solo qualche veloce spolverata, pochi centimetri sciolti in poche ore: quest'anno, invece, ha cominciato a fioccare il venerdì mattina e ha continuato tutta la notte.
Questa è la visione dalla mia finestra, in cui si vedono i miei ciclamini coperti di neve come non li avevo mai visti, e i bimbi dei miei vicini si sono divertiti a fare un pupazzo nel loro giardino.
Faceva freddo e il cielo era pesante e basso, ma ci siamo armati di scarpe da trekking, quelle che usiamo nelle vacanze in montagna, visto che non amando la montagna di inverno e men che meno lo sci, non siamo provvisti di scarpe adatte, ma alla fine si camminava bene lo stesso, nella neve alta e ancora intatta.
Le strade del mio quartiere erano animate, piene di gente armata di macchina fotografica e bambini che giocavano a palle di neve. La mia via era bella come non l'avevo mai vista, con gli alberi con i rami carichi di neve e i giardini che sembravano un paesaggio da fiaba, sembrava di stare in Norvegia invece che a Roma.
Ho fatto il giro del quartiere, incurante dei piedi gelati e dei pantaloni bagnati, con il naso all'aria, troppo contenta per tornare a casa al calduccio. Sulla via del mercato, praticamente vuota di bancarelle, un simpatico pupazzo di neve.
Certo, a me è andata bene perché ho potuto saltare il lavoro e mi sono goduta questo insolito evento a casa, ma a Roma a partire dal venerdì pomeriggio si è scatenato l'inferno, i mezzi pubblici bloccati, chilometri di code, tante persone che non sono riuscite a tornare a casa, per non parlare della provincia. Nel paese dove abita mia madre sono ancora bloccati sotto un metro di neve, l'intero paese è rimasto senza elettricità e quindi al buio e al freddo per tre giorni, senza linea telefonica e completamente isolati, e ancora la situazione è abbastanza critica.
Da noi la neve si sta già sciogliendo, sono rimaste le lastre di ghiaccio per terra su cui si pattina invece di camminare, e cumuli ai bordi delle strade, ma si può uscire abbastanza agevolmente.
E da voi, com'è la situazione?
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Mia cara Gellis da te il più bel racconto di questa neve a Roma,il più magico e incantato dei paesaggi...è strana come la stessa cosa raccontata in maniera diversa acquisti un sapore completamente nuovo....Qui a Reggio fino a Dmenica un dolce vento di scirocco ha reso l'aria calda...figurati che il Sabato sera siamo stati sulla spiaggia a bere limoncello della mamma Lina mentre i miei bambini giocavano a costruire castelli ma purtroppo Domenica nuovamente pioggia e freddo...Sono felice che lo stomatico ti sia piaciuto.. spero che lo proverai ...una vera goduria credimi!!!!!Un grande abbraccio cara e complimenti sempre per le tue bellissime foto
RispondiEliminamamma mia, quel dolce davvero mi tenta, non posso non provarlo, devo solo stare attenta a non mangiarmelo tutto causa dieta :)
RispondiEliminaSembra quasi impossibile che da te la neve non sia arrivata, ma non durerà neanche qui, anche perchè la città rischia il collasso, non vedo l'ora di tornare alla normalità!
Mentre sono qui, sotto casa mia sta passando... lo spazzaneve! Chi l'avrebbe mai detto, meglio tardi che mai. Roma imbiancata era (è) davvero bella in ogni quartiere. Noi siamo ancora con i mezzi che non passano e gli alimentari semi-vuoti. Ma poiché, per una volta, possiamo permetterci di rimanere a casa, a me sembra di essere in vacanza. La tua voglia di tornare prima possibile alla normalità la provai per le nevicate dell'85 e '86: a quell'età soffri di non poterti muovere da casa. Le foto di quando eri piccola sono bellissime, le ho anch'io, addirittura a colori; credo fosse il 1970, ciao!
RispondiEliminaBello come hai raccontato questa splendida nevicata a Roma.
RispondiEliminaHai ragione, passerà alla storia; l'ultima che io ricordo è quella del 1986...non intensa come questa, ma...quasi:):)
Buona serata
Lalla
Che bella visione romantica di questa nevicata a Roma! E belle anche le foto che trasmettono il senso del silenzio ovattato della neve.
RispondiEliminaPero' non oso pensare al disagio di quanti sono rimasti senza elettricita': col freddo e' terribile!
Da noi, in pianura, è rimasta la neve ghiacciata, stamattina abbiamo toccato i -11°, un freddo asciutto e pungente in una giornata luminosa, dai cornicioni spuntano candelotti di ghiaccio che sembrano pugnali di cristallo...
RispondiEliminaChe belle le tue fotografie di bimba!
A presto
Ma che bella che eri da bimba, che tenerezza con quelle guanciotte :-)
RispondiEliminaCerto che tutta questa neve a Roma è una sorpresa, e fa effetto pensare che "la nevicata del 2012" rimarrà negli annali!!
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaRoma è bellisima!!nel 57 o nel 2012 :D mi piacerebbe tantissimo essere lì... Ana, di Siviglia.
RispondiEliminahttp://ragioni.blogspot.com/
Se ti va di vedere villa sciarra innevata passa da me ho messo qualche foto della mia passeggiata di sabato mattina
RispondiEliminabuona giornata
Beh è vero che da voi la neve è un evento, da noi un po' meno, ma spesso anche qui si soffrono disagi incredibili.
RispondiEliminai treni si fermano e raggiungere le città per andare al lavoro diventa un dramma.
Per fortuna per5ò quest'anno (almeno per adesso) è stato tutto più facile, c'erano spazzaneve e spargisale, così anche se è nevicato per due giorni e due notti di fila ci si è potuti muovere.
Romanticissimo il racconto delle tue nevicate da bambina.
Sono date da ricordare, per noi non è poi così usuale vedere la nostra città imbiancata . Mettiamo anche il 2012, insieme alle altre annate bianche e fredde, però che meraviglia! un abbraccio
RispondiEliminaciao Reby
Wow che belle foto!!! Vedere Roma imbiancata dev'essere meraviglioso...t'invidio tantissimo!!!!
RispondiEliminaQui a Lecco, sì, ha nevicato, ma non più del solito. Quello che preoccupa adesso è il gelo: si muore di freddo!!!!
Beh, arriverà la primavera!!!
Ciaooooo
Cri
bellissima questa carrellata di nevicate...da me a varese è andata bene ...solo 30 cm che non hanno creato troppo fastidio, solo regalato un giorno di vacanza... io mi ricordo nel 1982 con 1 metro di neve! un bacione
RispondiEliminaCiao Laura, in questi giorni non riesco a togliermi dalla testa la voce di Mia Martini. "Sulle spalle di mio padre, la fontana cantava e quell'aria era chiara". Le tue foto di allora sono bellissime. Mi hai fatto venire voglia di mettermi a cercare le mie. Un abbraccio, Cat
RispondiEliminaHo sempre ammirato il tuo blog, cara Geillis. Già il titolo si riferisce a un libro che ho amato e amo tuttora.
RispondiEliminaMa ti ho ritrovata cercando una poesia di Meredith, ricerca che mi ha portato sul blog di Marie-Jeanne che già frequento come lettrice appassionata e quindi da te...
Non sai come sono felice di questo intrecciarsi di casi ...
Mi auguro di rivederti presto e complimenti ancora per il blog e quest'ultimo post.
Ciao:)
Lara