I miei viandanti

mercoledì 14 luglio 2010

Giorni casalinghi


Le giornate si srotolano lente, faticose e umidiccie per il caldo appiccicaticcio che imperversa su Roma, trasformandola in un inferno di cemento bollente e aria incandescente: il sole impietoso non riesce ad asciugare l'umidità, quella sensazione sgradevole che pare di camminare dentro una giungla tropicale, il corpo che aggiunge liquido all'aria liquida, ma senza il riparo dell'ombra delle foreste.

Difficile uscire senza ridursi uno straccetto bagnato e ansimante, in questi giorni.

Tutto questo non mi rende più piacevole l'esistenza, per cui passo molte ore della giornata a vegetare sul divano, immersa in un topore risanatorio. Vorrei fare tante cose, riprendere delle attività interrotte, leggere di più, ma proprio non ce la faccio.
E' ovvio che il fisico deve riprendersi da tutti gli strapazzi, dal massiccio bombardamento di medicinali, dai dolori e dai punti che cominciano a sciogliersi, e soprattutto a tornare a valori normali, quelli che ti permettono di stare in piedi senza spossatezza.
Il risultato è che sto sempre a casa, anche perchè cammino poco e faticosamente, e non voglio in nessun modo affrettare le cose in maniera imprudente, visto che ho l'incubo che i punti saltino, che qualsiasi sforzo rimetta in discussione l'esito dell'intervento.




Mi mancano le mie passeggiate, ma tanto con questo caldo uscirei comunque poco, anche da sana: l'unico che verde che vedo è quello delle piante dei miei davanzali, che in questi giorni sono smorticce e accasciate, sotto il sole impietoso che le cuoce dall'alba fino all'ora di pranzo.

Sono una giardiniera frustrata: una di quelle che adora piante e giardini, a cui piace infilare le mani nella terra e trafficare con fiori e vasi ma, non avendo nè giardino nè terrazzo, mi devo accontentare delle piante sui davanzali e alcuni cestini appesi fuori dalle finestre.

Che poi sembra facile avere dei davanzali belli come quelli del Trentino, col clima stupido di Roma: i gerani, quelle cascate meravigliose di gerani edera o anche i globi colorati di quelli zonali, a Roma sono impossibili da coltivare, a causa delle larve importate dall'Africa che si insinuano nei gambi e ne fanno strage.








Ci ho provato svariate volte, negli ultimi anni, a ripiantarli, anche avvolgendoli sotto una nube di antiparassitario, cosa che comunque trovo poco eco-compatibile, ma niente: belli e rigogliosi appena piantati, dopo due settimane cominciano ad appassirsi, con i pallini neri nei boccioli appena spuntati, e i bruchini verdi appesi sotto le foglie, e allora addio. All'inizio pensavo che le graziose farfalline marroni che li attorniavano fossero delle semplici farfalle, e invece sono le killer che li infettano: ci ho rinunciato, punto e basta.

Quest'anno, per cambiare, ho provato a piantare un paio di quelle piante dai rami a tralcio e i fiori rossi vagamente simili all'hibiscus, ma è stato un disastro; sui miei davanzali formiche non ce ne sono mai state: con mio sommo raccapriccio siamo stati invasi prima da colonie di formichine minuscole, che si sono infilate anche ngli stipiti delle finestre e hanno colonizzato spavaldamente la mia cucina.
Sconfitte quelle, sono venute alla carica le cugine grandi, dentro e fuori casa, prima di accorgermi che erano attirati dagli afidi verdi attaccati ai lunghi rami di queste piante, esplosi a centinaia in pochissimi giorni. Le formiche, di per sè, non sono pericolose per le piante, ma per la mia cucina decisamente sì!

Ho dovuto togliere tutto, e le formiche sono scomparse pochi giorni, per poi tornare minacciosamente alla carica sugli afidi neri comparsi improvvisamente sull'edera, prontamente bonificata.
Insomma, è una lotta continua contro i parassiti: le uniche piante che sembrano reggere sono le petunie, anche se al caldo i delicati fiori si riducono degli straccetti striminziti, forse gradirebbero un clima meno inclemente, e ovviamente le piante grasse.




Questo invece è un bell'esemplare di Orchidea Phalaenopsis, l'unica pianta che cura mio marito (le altre possono anche morire sotto i suoi occhi, e neanche se ne accorge).E' stata comprata l'estate scorsa e, dopo aver vegetato tutto l'anno dietro i vetri della finestra, è esplosa con un tralcio di fiori perfetti, petali carnosi rosa pallido screziati dai delicatissimi ricami viola.

Spero di tornare a vedere presto qualche altra cosa, oltre le piante del davanzale, magari in un posto fresco e ombroso, staremo a vedere come va la convalescenza...

7 commenti:

  1. Beh agiudicare dalle foto, sempre eccellenti, mi sembra un bel giardino casalingo! Io sono un pò come tuo marito, e quindi al giardino casalingo ci abbiamo rinunciato. Abbiamo solo qualche bella pianta d'appartamento, di quelle che non muoiono mai. Io ogni tanto mi ricordo di bagnarle. Ma, credimi, in questo momento ho un tagliaerbe che mi rovita la poesia dell'estate, del verde, dei giardini!!

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  2. sono belle le tue piantine, davvero! anch'io ho provato con i geranei, edera o francesini che siano, un anno sono venuti bellissimi una cascata sferica da strappare i complimenti ad una vicina- Che meraviglia il suo balcone!- be' hanno iniziato a seccarsi e la farfalla killer me li ha sterminati , ho provato ancora ma niente da fare, la maledetta si è ciucciata pure una piantina di geranio molto carina , non ricordo il nome,con i fiori piccoli piccoli che ricordavano le violette.
    ti abbraccio,non troppo forte non voglio farti male, con tanto affetto
    ciao Reby

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  3. ciao laura, sono tornata soltanto oggi a leggere il tuo blog e solo ora leggo delle tue traversie operatorie!!! Spero che tu ti rimetta molto molto presto, nel frattempo consolati che fuori di casa non si resiste molto, il caldo in questi giorni è davvero terribile (io infatti me ne sto confinata in ufficio e nei weekend vado al mare da mia madre).
    Ti abbraccio forte e ti auguro una prontissima guarigione!!!

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  4. Splendide, le tue piante, Laura!
    Io al contrario di te, ho un pollice piuttosto "nero", persino le piante grasse, sotto le mie pigrissime cure, si intristiscono e muoiono!! :(
    Spero che tu ti ristabilisca presto e torni a deliziarci con i tuoi racconti e le tue ricette!
    Un bacio!

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  5. @ Gabri: tornerò a deliziarvi quanto prima, promesso!

    Grazie Rossella, in effetti uscire in questi giorni sarebbe difficile anche da sana, me ne sto buona buona a casa ad aspettare la guarigione!

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  6. @ Mario: in questi giorni stanno soffrendo anche le mie, nonostante le mie cure, speriamo resistano...

    Grazie del tuo affetto, reby!

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  7. Belle foto,in onore dei miei primi 100 sostenitori ho creato la mia prima raccolta: La Cuisine en Rose …. http://biscottirosaetralala.blogspot.com

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Pellegrino che ti aggiri per queste lande incantate, mi farebbe piacere una traccia del tuo passaggio...

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