
Ed eccoci rientrati definitivamente alla base, esseri a due e quattro zampe.







questo è Nerone, vecchio guerriero di tante battaglie, gran cacciatore di topi, che indossa le sue cicatrici come fossero trofei,











Il mio metodo è diverso da quello di mia madre, che mette a sobbollire la frutta senza zucchero per due ore, poi la pesa e calcola lo zucchero che deve aggiungere, e prosegue la bollitura per un'altra ora, cuocendo quattro chili circa di frutta a volta.
Il mio è sempre quello della marmellata di pesche, e cioè:
lavare e tagliuzzare le prugne con tutta la buccia, quindi metterle con metà dello zucchero ed il limone a riposare un'ora, nella pentola in cui verrà cotta la marmellata.
Questa marmellata, a differenza di quella fatta con frutta più consistente come le pesche, non ha bisogno di essere passata, perchè le prugne si disfano da sole.
La cottura di un chilo di prugne sarà circa di un'ora e mezza, ma calcolate che aumentando la quantità di frutta aumenterà anche il tempo di cottura.
Inoltre, più la frutta viene cotta, e più il colore verrà scuro, e anche il sapore diventerà più caramellato, quindi regolatevi voi.
Per quanto riguarda l'invasamento e la sterilizzazione, ovviamente sono le solite procedure!
Ho dovuto fare delle etichette con Photoshop, perchè i barattoli cominciano ad accumularsi, la provvista per l'inverno a farsi voluminosa...