I miei viandanti

mercoledì 30 marzo 2011

Stili e tendenze



Sto trascurando questo poverello di blog in maniera veramente vergognosa, diciamocelo. Un po' vivo di rendita, un po' mi vengono i sensi di colpa per questa pigrizia che mi avvolge tutta, sono come imbozzolata in una sorta di letargo ovattato.



Alterno giorni in cui sono colta da eccessi di iperattività, e allora esco, cammino, mi muovo, e non ho voglia di stare attaccata al pc oppure in cucina a preparare qualcosa di commestibile; oppure, al contrario, vengo colta da attacchi di abulìa profonda, in cui sprofondo in un torpore languoroso tipicamente primaverile, stesa sul divano con i gatti accoccolati accanto, anche loro sprofondati in un torpore languoroso ma tipicamente felino, che dura cioè tutto l'anno. Insomma, alla fine in un modo o nell'altro concludo assai poco.

Questi giorni sto andando in giro per trovare qualche vestito più leggero da mettere nelle prossime settimane: ogni cambio stagione faccio una cernita impietosa, e mi ritrovo l'anno successivo con il guardaroba sguarnito, oltre una marea di  indumenti in cui, oggettivamente, ci entrerei solo dopo una visitina alle acciaierie di Terni,  reperti archeologici di tempi migliori di cui non riesco a disfarmi (forse solo per il gusto masochista di ammirare la minuscola circonferenza vita e confrontarla con quella di adesso).

E' una mia impressione, oppure è da qualche anno che va per la maggiore una moda orribile, stracciona e spesso immettibile? Non c'ho più l'età per andare in giro con magliette cortissime e pantaloni attilati (non c'ho mai neanche avuto il fisico per farlo, diciamocelo), e neanche ho l'età di mia nonna, per nascondermi dietro una palandrana senza forma...nell'età di mezzo, cioè quella che va dai trentacinque ai sessanta, che non è proprio un lasso di tempo breve, cosa mettersi?

Sembra che l'orribile moda dei pantaloni a vita bassa, bassissima, ai limiti dell'inguine sia tramontata, e per fortuna, soprattutto per tutte quelle un po' fortine di fianchi; anche quella delle mutande in bellavista e magliettina delle dimensioni di un post it, e anche questo è positivo. Invece quella delle magliette con la manichetta a mezz'asta, che ti strizza il bicipite modello salsiccia, quella purtroppo ancora impera, con mio grande sconforto: in più quest'anno ho potuto notare camicie arricciate stile tenda da salotto, che ti fanno assomigliare impietosamente ad un barilotto fiorito, così come ruches, maniche a sbuffo e frivolezze varie, tutte adattissime solo  a quindicenni taglia 38, così come pantaloni elasticizzati nelle cui gambette mi ci entrerebbe a malapena un braccio, altro che la coscia.

Insomma, voglio protestare sonoramente contro questa moda stracciona e per niente femminile, ecchecavolo!

L'anno scorso, a Siviglia, l'ultima sera mi sedetti sul Corso principale, sotto la Cattedrale, a godermi il passeggio serotino. Potete immaginare com'ero conciata (dopo cinque giorni di infaticabile cammino): pantaloni sportivi ai limiti della decenza, scarpe da ginnastica, maglietta sudaticcia e zaino, il perfetto abbigliamento da turista. Godendomi uno splendido gelato sulla panchina (alla faccia di ogni dieta, ovviamente) comincio a notare delle ragazze, piuttosto giovani, elegantissime, molto femminili: tutte coi capelli rigorosamente lunghi e fluenti, grossi orecchini a cerchio, vestiti fiorati, tacchi alti, molto molto spagnole. Le guardo e immagino subito si stiano dirigendo nella Cattedrale, magari ad un matrimonio. Poi ne vado passare molte altre, tutte ben messe, e mi dico che evidentemente Siviglia pullula di matrimoni, deve essere proprio di moda:  poi  vedo sempre gli stessi gruppetti ripassare e ripassare ancora, e capisco che non stanno andando a nessun matrimonio, stanno solo facendo lo struscio del venerdì sera. Riuscite ad immaginare le nostre adolescenti a passeggio su Via del Corso, il sabato pomeriggio?

Lo stesso a Parigi, anche se con stili diversi: riconoscevi al volo le raffinate fanciulle parigine, abbigliate in maniera originale, magari un pizzico bizzarra, addirittura leziosa (vestitini di sangallo, fuseaux e ballerine, camicie della nonna) dalle stramiciate  ragazze italiane, tutte con le mutande di fuori e i rotolini di ciccia che ballonzolavano tranquillamente fuori dai pantaloni.

Insomma, se continuo così, mi toccherà tornare a Parigi o a Siviglia per comprarmi qualcosa da mettermi!

Questa deliziosa ciambella Ricotta e Pinoli  l'ho fatta un po' di tempo fa, e vi assicuro che è squisita: morbidissima, umida, si scioglie quasi in bocca! Vi consiglio assolutamente di provarla. La ricetta, originariamente, proviene da La Cucina Regionale Italiana (La repubblica), volume Puglia: solo che al posto del rosolio ci ho messo la Strega, e al posto delle mandorle i pinoli.


Ciambella Ricotta, Strega e Pinoli
300 grammi di ricotta
3 cucchiai di latte
3 uova
150 grammi di zucchero
50 grammi di farina e 50 di fecola (oppure 100 di farina)
1 bustina di lievito
2 cucchiai di liquore Strega
un pacchetto di pinoli
zucchero a velo

Stampo a ciambella al massimo da 24 centimetri, anche più piccolo se lo volete più alto

Battete gli albumi a neve con un pizzico di sale, quindi i tuorli con lo zucchero.

Unite la ricotta e il latte, sempre montando bene il composto.

Unite il liquore, la farina mescolata col lievito, quindi incorporate delicatamente gli albumi. Mescolatevi anche i pinoli, tranne alcuni

Ungete ed infarinate uno stampo a ciambella, versate l'impasto e cospargete con i pinoli rimasti.

Cuocere a forno caldo a 180 gradi per circa 45 minuti.

Sformate delicatamente quando si è freddata, cospargete di zucchero a velo.

20 commenti:

  1. Ancora una foto allo specchio! :)

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  2. adoro le foto allo specchio
    :-)

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  3. ciao Laura come stai? anche io trascorro periodi in cui trascuro il mio blog, a volte mi sento in colpa, ma da quando lavoro a Milano purtroppo non riesco ad essere costante con i post, vuoi per stanchezza, vuoi perchè qui da sola non è che cucino molto, mangio in mensa a scuola e la sera passa con qualche insalata, panino,pizza a parte questo concordo con te sulla moda e su come siamo trascurate noi dal mercato o vestiamo da ragazzine o da vecchiette, io sto cercando un paio di scarpe comode ma non da anziana, ho difficoltà a trovare qualcosa di carino senza andare sempre sulle scarpette da ginnastica, un bacio

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  4. Ciao!
    Sono d'accordo...i vestiti nei negozi fanno veramente pena.
    Mi piaciono i vestiti (abiti) morbidi, che accarezzano il corpo, giocano con le curve, di fantasie delicate o tinte pastello...erano cosi eleganti le donne dell'inizio del secolo scorso...nonostante che io porti una misura del tutto normale mi sento una balena strizzata nei vestiti delle bambole di pezza ! Detto questo la tua tortina mi pare davvero deliziosa!!Va beh...niente vestiti allora almeno la torta ;-)

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  5. Io invece sono piuttosto soddisfatta: sabato ho fatto un po' di shopping (stranamente, visto che non vado pazza per questa pratica... ma la primavera mi ha messo voglia di rinnovo) e ho trovato 2 vestitini carini e semplici, a 10 euro l'uno ^___^ E in una catena d'abbigliamento, non dai cinesi!
    Sono tutti e 2 stile impero, quindi morbidi sui fianchi e molto femminili, e con una fantasia a fiorellini. Cercando un po' secondo me potresti trovare qualcosa così anche tu!

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  6. standing ovation per Geillis! ^_^
    Concordo pienamente con te; sembra che ci sia in giro una preoccupante sovrapposizione tra l'essere "elegante" e l'essere "appariscente", che non ci sia più l'idea che gli anni passano, e ciò che potevamo permetterci (e, ahimè, non sempre potevamo neanche allora!)a quindici anni e quello che invece possiamo permetterci a trenta ... A volte capita di vedere per strada mamme cinquantenni che, in preda all'evidente terrore di invecchiare, si strizzano in abitini da teenager. Peccato che poi siano smascherate e ridicolizzate impietosamente dalla semplice presenza, accanto a loro, della figlia adolescente abbigliata nello stesso modo.
    Abbasso i rotolini di ciccia che strabordano fuori dai jeans, abbasso le camicie da quindicenne addosso alle cinquantenni, abbasso i polpacci strizzati... ^_^

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  7. Ricetta salvata, posso adesso soffermarmi sul tema abbigliamento. Il mio look è eternamente sciatto. Quello che le persone normali usano per andare in ufficio, per me andrebbe bene per un matrimonio. Il periodo dell'anno in cui mi sento più a mio agio è quello delle passeggiate in montagna: pantaloni della tuta o vecchi jeans comodi, calzettoni, scarponcini o scarpe da ginnastica, canottiera o T-shirt monotinta e camicia con qualche bottone slacciato :) Raramente butto... e per fortuna. Non amando lo shopping, se buttassi quello che ho non avrei più nulla da mettermi! Il look degli adolescenti? Ripenso ai miei pantaloni "acqua alta in casa", alle spille, ai giubbini di jeans corti e alle Converse color confetto. Un abbraccio, Cat

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  8. come ti capisco, laura, sottoscrivo parola per parola la pigrizia e la moda stracciona. Se vai a fare shopping a Siviglia fammi sapere che ti accompagno ;-) (e magari ci balliamo una sevillana).
    Io avevo abbandonato il blog perché non ce la facevo a stare dietro alle cose da scrivere e con facebook mi ero un pò impigrita. Ora l'ho ripreso e voglio seguire i blog dei miei amici. Perciò torna a visitarmi se ti va. Un abbraccio

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  9. prima di tutto la tua ricetta mi ha fatto venire una fame terribile, secondo: è da 3 anni che mi rifiuto di vestire come le altre ragazze cioè estate e inverno sempre e solo in jeans, e soprattutto d'estate uso praticamente solo vestiti cappelli ombrellini per il sole, non me ne frega nulla se mi guardano strano, la maggior parte della gente poi alla fine mi prende per una straniera.... meglio così.... in questo periodo...
    per quanto riguarda lo sbattezzo, non ho avuto nessuna difficoltà, cè un sito di cui non ricordo il nome ( basta che digiti sbattezzarsi e lo troverai) dove cè un modulo prestampato che devi compilare, io l'ho spedito alla parrocchia dove ero stata battezzata e dopo un 2 settimane mi è arrivata la risposta.... pensaci bene perchè oltre a non poter ovviamente fare da madrina in nessuna occasione, non potrai più essere sepolta in cimitero, ma solo in terra sconosacrata.... ahahahah io ho riso quando l'ho letto!! e ti dirò di più mentre un blogger mi ha detto che gli è arrivata la lettera di scomunica, a me nella lettera c'era solo scritto che come da mia richiesta si era provveduto alla cancellazione del mio nome dai registri di battesimo.....fammi sapere poi se decidi cosa ti rispondono sono curiosa...

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  10. d'accordo su tutta la linea, anche a londra ho notato il cambio di stile allo struscio serale. sarebbe ora di ritrovare un po' di gusto ed evitare tante pancie alla "zuava" ,perchè non tutte le giovanissime sono propriamente dei grissini.
    ottima torta , deve essere molto morbida e delicata, un abbraccio
    ciao Reby

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  11. ciao Geillis
    a quest'ora la ciambella mi mette al tappeto... la divorerei tutta.... eheheheh
    ^______________^

    buon weekend

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  12. Proprio oggi ho provato la tua ricetta del plumcake al caffè: è stato promosso a pieni voti!
    Delizioso...e anche questa ciambella mi attrae molto.

    Davvero divertente questo post sulla moda, speriamo che pance e sederi in bella mostra abbiano fatto il loro tempo! Ciao

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  13. Mi hai fatto davvero ridere! Forse fra i 35 e i 60 c'è l'età del buonsenso e anche, perché no, del buongusto, doti in via di estinzione.. Grazie anche per la ricetta, ho provato quella della crostata di farro ed è piaciuta molto. Ciao!

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  14. Non c'entra niente, ma hai provato ad aggiungere /view all'indirizzo del tuo blog?

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  15. Ciao Laura
    Mi hai fatto sorridere con i tuoi commenti sull'abbigliamento d'oggi... non sai quanto mi rispecchio in quello che hai descritto, fino all'ultima virgola.
    Poi se ti dico che essendo una della razza slava, sono parecchio alta, e porto le scarpe num. 41, puoi tranquillamente immaginare i miei incubi durante lo shopping: tutte le maglie, magliette mi arrivano a tre quarti, i pantaloni per trovare la misura giusta è una odissea, per non parlare delle scarpe - i numeri grandi si trovano in così piccolo numero che spariscono lo stesso giorno del arrivo nel negozio... e poi quando ho la fortuna di trovare il numero giusto, non so perchè, ma hanno sempre il tacco 15 (come minimo), come che chi porta numero 41 è per forza una nana....

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  16. Se vai a Siviglia a fare shopping vengo con te, lo scorso anno o forse due anni fa, di questo periodo facevo più o meno le stesse considerazioni pensando che forse era solo la mia città ad avere abbigliamento orribile, ma poi mi guardo in giro e noto che bene o male in tutta Italia impera la moda della microfibra e delle magliettine cinesi tutte uguali.

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  17. secondo me siamo diventate bacchettone ;)

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  18. mmmm...come sembra invitante!! Complimenti!! ^__^

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  19. Super-Duper site! I am loving it!! Will come back again – taking your RSS feeds also, Thanks.

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  20. Forse dobbiamo trasferirci!!! Per anni, causa pantaloni a vita bassa, ho avuto una grande difficoltà a comprare i jeans, non sopporto le magliette corte e strette, per non parlare poi dei tacchi o super zeppe sui quali non so assolutamente camminare, insomma spero che da qui ai 65 anni riuscirò a trovare qualcosa con cui vestirmi!
    Un abbraccione
    Evelin

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Pellegrino che ti aggiri per queste lande incantate, mi farebbe piacere una traccia del tuo passaggio...

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