I miei viandanti
giovedì 17 febbraio 2011
Sempre a spasso per la città
L'altra mattina ho caricato la macchina fotografica nell'apposito zaino, ho preso il solito autobus che mi porta dritta dritta al centro della città, con l'intenzione di entrare alla Galleria Nazione d'Arte Antica, a Palazzo Barberini. In quel bellissimo palazzo secentesco ci sono andata varie volte, sia per il museo sia per alcuni matrimoni (fino a poco tempo fa una vasta ala del palazzo era occupata dal Circolo Ufficiali dell'esercito, che affittava alcuni spazi al pubblico), però della nuova organizzazione degli spazi museali lasciati liberi dal Circolo non ho ancora visto nulla.
Era una giornata splendida, piena di sole, come ci stiamo abituando ad averne in queste ultime settimane. Il mio autobus percorre la lunghissima Via Gregorio VII, fiancheggia San Pietro, poi si incanala in Corso Vittorio Emanuele e arriva a Largo Argentina, quindi a Piazza Venezia, al capolinea. Già durante il viaggio, mi era presa l'idea di fermarmi, invece, a visitare il museo di Palazzo Venezia: un altro di quei musei meno famosi, ma ricchi di preziose opere. Devo decidermi anche a ritornare ai Vaticani, quelli sì davvero impegnativi (non sono mai riuscita a visitarli tutti, un po' come il Louvre).
Ma non ci sono mai arrivata, al capolinea.
Come ogni volta che passo di là, ho ammirato l'imponente mole della cupola di San Pietro, che svettava orgogliosa contro il cielo azzurro cupo. Alcuni puntini si affacciavano dalla lanterna, minuscoli, ed in un lampo ho pensato che da lassù la vista doveva essere splendida, da mozzare il fiato.
Sono salita in cima alla Torre di Pisa, ho faticosamente scalato la cupola del Brunelleschi a Santa Maria del Fiore rischiando l'infarto, ma la cupola di Michelangelo mi sono sempre accontentata di guardarla da sotto.
Sono scesa di corsa, cambiando meta nel tempo di un istante. Il sole era troppo caldo, e la giornata troppo bella per rinchiudermi, per l'ennesima volta, in un museo, la Galleria aspetterà.
La piazza San Pietro era già uno spettacolo, la basilica piena di turisti e poco fotografabile, ma ho fatto del mio meglio (le foto in una delle prossime passeggiate virtuali, ormai sto accumulando fotografie a centinaia, dovrete aspettare). In compenso, la vista dall'alto era meravigliosa come pensavo.
In attesa di scrivere un altro post su Roma (volete la lista completa dei post da scrivere? Dunque: Villa Torlonia, Casina delle Civette, la casa di Keats, Piazza Navona, i Musei Capitolini, il Maxxi, San Pietro, Castel Sant'Angelo. Ci metterò una vita. Se poi avete delle richieste particolari, ditemelo), vi lascio con del pane buonissimo.
Devo ammettere che è parecchio che non tiro fuori la mia mdp, forse perchè sono golosissima di pane e cerco di mangiarne poco. Questo però mi era piaciuto moltissimo, una pagnottina semplice semplice, forse uno dei pani che preferisco.
Pagnotta integrale
400 grammi farina Integrale
100 grammi Manitoba (in alternativa, 500 grammi di sola farina integrale)
320 ml circa di acqua tiepida
1 cucchiaio di olio
1 cucchiaino abbondante di sale
1 cucchiaio zucchero
1 cucchiaino lievito secco Mastro Fornaio
Inserire prima i liquidi nel cestello.
Versare sopra le due farine mescolate insieme, quindi zucchero e lievito secco.
In un angolino aggiungere il sale, facendo attenzione che non entri in contatto col lievito.
Azionare il programma impasto di un'ora e mezza.
Se la pasta dovesse sembrarvi troppo secca, aggiungere un goccio di acqua.
A fine impasto, togliete la pasta lievitata e mettetela su una teglia coperta di carta forno nella forma che volete (nel mio caso una pagnottina lunga), fate dei tagli trasversali e mettetela di nuovo almeno un'oretta a lievitare in un luogo tiepido.
Accendete il forno e fatelo riscaldare a 200 gradi, quindi infilate la pagnottina sul secondo ripiano dal basso.
Dopo trenta minuti circa, voltate la pagnottina per farla colorire anche dall'altra parte.
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Roma è meravigliosa, ha un fascino unico, e infonde magia ogni volta che vado a visitarla!
RispondiEliminaE buono anche questo pane... ;)
lì ci son salita... mamma mia che faticata, soprattutto l'ultimo pezzo dove devi per forza star messo storto... però che meraviglia di panorama.. tutta Roma lì a riempirti gli occhi ma ancor di più il cuore...
RispondiEliminaCiao Laura...sono Ila! piacereee!
RispondiEliminaIn che bella città vivi!
Sono stata a Roma parecchio tempo fa e in tre giorni siamo riusciti a girarla in lungo e in largo, ovviamente a velocità supersonica!!
La voglia di ritornare è tanta e queste tue foto invogliano ancora di più...accidenti!!!
Mi aggiungo ai tuoi sostenitori, io ho aperto da poco...vieni a trovare se ti fa piacere...ciao cara a presto.
Che belle foto. Mi ricordano il viaggio a Roma fatto con mia figlia!
RispondiEliminaL'elenco che hai fatto è interessantissimo. Hai già fatto un resoconto di Villa Borghese e del Pincio? Mi piacerebbe rivederli con i tuoi occhi!!!
Un bacio
Francesca
Questi tuoi tour mi ricordano quando potevo permettermelo e mi dedicavo all'attività che forse più di tutte amo fare da sola (ma anche in compagnia): andare a zonzo per la mia (nostra) città e visitare monumenti e musei. Che bello, beata te!
RispondiElimina@ Francesca: quelli nel post sono i luoghi già fotografati, nell'immediato futuro ho in programma il Macro e i Vaticani, per Villa Borghese e il Pincio volevo prenotare per aprile, quando la Villa è in fiore: il Museo Borghese è qualcosa di unico, volevo presentarvelo nella sua veste migliore! Adesso è tutto brullo, lì intorno...
RispondiElimina@ Tatagiososa: il mio lavoro part time mi permette di avere del tempo libero, per fortuna
:-)
Ciao Ila, sono venuta a curiosare nel tuo blog appena aperto!
@ Valentina: Roma riesce a stupire anche me, che ci sono nata!
RispondiElimina@ Pasticciona: devo ammettere di aver faticato un po', a raggiungere la cima, ma mai come in Santa Maria del fiore, lì credevo proprio di non farcela, ed era vent'anni fa!
Roma è più bella, ogni volta che ci vengo, devo ammetterlo...Sentiti fortunata, a viverci!
RispondiEliminaPer quanto riguarda il pane, che dire...sai che sono una mdp addicted...non ne posso più fare a meno!! Bello, così, semplice e integrale, da provare!
che foto meravigliose, che foto di sole e di pace...io prenderei il tuo pane e mi preparerei un pranzo veloce da gustare proprio là in cima!!! un abbraccio
RispondiEliminaMa che bello... prendere il bus e fare un giro in questa splendida città, sotto il sole! E' un post che trasmette felicità ^___^
RispondiEliminaI tuoi post sono una miniera di pietre preziose, Laura, è sanno di pane fresco appena sfornato!
RispondiEliminaMi sono emozionata solo a guardare le foto, posso solo immaginare la vista da mozzare il fiato!!!
RispondiEliminama ti rendi conto in che meraviglia di città viviamo! Roma è bellissima in questo periodo quando la primavera comincia ad affacciarsi. ricordo tanti anni fa la scalata alla cupola , esperienza mozzafiato. Bellissimo anche il tuo pane complimenti per tutto ,abbraccioni
RispondiEliminaciao Reby
quando sono salita sulla cupola ed ho ammirato il panorama sono rimasta senza fiato e la tua foto coglie quella sensazione,ho rivisto le foto di quel giorno con piacere...Roma è una città meravigliosa ...attendo fine Aprile per tornare e viverla anche se per pochi giorni
RispondiEliminatante carezzine ai mici
ciao cara , complimenti per il tuo blog...l'ho scoperto per caso mentre cercavo una ricetta ...e l'ho subito salvato tra i preferiti ;) E' un piacere leggere i tuoi post con le ricette..mi diverte tanto...e sorrido.perchè in molte cose mi ritrovo...;)
RispondiEliminacomplimenti ancora
Ciao Iaia, benvenuta! Ricambio volentieri la tua visita
RispondiEliminaNon hai abilitato il tuo profilo? Non posso venire a trovarti da nessuna parte?
RispondiEliminasono "nuova"...non so che devo fare ;) suggerimenti? indicazioni?
RispondiEliminafatto ;)
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