I miei viandanti

giovedì 11 novembre 2010

Ciambella Marmorizzata al Cacao e Giornate Evanescenti


Vorrei raccontarvi qualcosa più di me, davvero. Mi rendo conto di voler sempre meno scrivere solo di ricette, perchè questo blog non è un libro di cucina, mi sto staccando sempre di più dalla definizione di foodblogger, semmai lo sia mai stata.

Vorrei raccontarvi di più delle mie giornate, magari sfogarmi dei miei momenti nervosi, lamentarmi della noia del lavoro, oppure descrivervi con parole vivaci una serata divertente tra amici.
Invece mi sento come immobile nell'acqua stagnante, congelata, pigra e inconcludente, anche nello scrivere.

Come annoiata, ecco.

Certe volte arrivo alla fine della giornata e mi chiedo cosa ho combinato, durante quelle lunghe ore. Dopo aver sbrigato le cose necessarie alla sopravvivenza e all'andamento della casa, comincio a girare su me stessa, tra computer, film, un po' di lettura, poi magari una passeggiata e qualche compera, sull'estro del momento.

Voi direte, e che c'è di male nel passare i propri giorni liberi facendo che ti passa per la testa, senza un programma preciso? in teoria nulla, è solo che vorrei organizzarmi di più, fare per la casa tante cose che sempre rimando, oppure andare al cinema, fare una passeggiata in centro.
Mi rendo conto che, pur non abitandone lontano, ci vado raramente, anche se per arrivare a Piazza di Spagna ci metto dieci minuti con la Metro.



Sono mesi (in qualche caso addirittura anni) che non vado in alcuni luoghi che, invece, quando abitavo a Trastevere, erano una meta pressocchè quotidiana, come fosse un'altra città, come se aver cambiato quartiere avesse cambiato anche la prospettiva della mia vita. Mah, ci vorrebbe così poco a prendere un autobus e ripercorrere più spesso i luoghi a me così cari e familiari...

Sono diventata una campionessa nel fare programmi la mattina e disfarli progressivamente durante il giorno, come una tela che si va facendo sempre più rada ed evanescente col passare delle ore. Tanti progetti in testa, che rimando di giorno in giorno, poi di settimana in settimana, per finire poi nella lista di cose da fare nel futuro prossimo...

E' così anche per i dolci, in questo periodo. La mattina, ottimisticamente, progetto un nuovo esperimento pasticcero, poi col passare delle ore mi sgonfio, come un sufflè, puff, e alla fine ci sono sempre i biscotti nella scatola di latta, per i momenti di emergenza.

Qualche volta però qualcosa mi riesce ancora di portare avanti, e allora mi sembra di aver fatto qualcosa di produttivo, di soddisfacente.


Questo bel dolcetto (devo ammetterlo, mi è riuscito davvero grazioso) è stato assemblato per il famoso stampo da Kugelhupf già sperimentato per la Ciambella al Miele.
Viene davvero carino fatto così, ma potete anche usare uno stampo normale da ciambella, diciamo massimo 22 centimetri, però vi verrà più basso.


Ciambella marmorizzata al cacao
(stampo da Kugelhupf da 18 centimetri)

220 grammi farina
40 grammi fecola di patate
100 grammi di zucchero semolato
2 uova medie
125 ml di yogurt
3 cucchiai olio evo
1 bustina Lievito Paneangeli
3 cucchiai di cacao da aggiungere a metà impasto

Zucchero a velo

Battere le uova intere con lo zucchero con la frusta elettrica, fino a che non siano ben gonfie, quindi aggiungere lo yogurt e l'olio.

Aggiungere la farina e la fecola mescolate col lievito.

Imburrare lo stampo e versare metà dell'impasto, quindi aggiungere il cacao al resto e mescolare bene.

Versare l'impasto scuro nello stampo, mescolandoli solo un po' con la forchetta.

Mettere nel forno caldo a 180 gradi sul secondo ripiano dal basso per circa 45 minuti.

Spolverare con zucchero a velo.


16 commenti:

  1. Carissima.. mi spiace per il momento no, ma ti capisco benissimo! Quello di chiedersi a fine giornata cos'ho concluso, quello di voler fare tantissime cose in un giorno... il brutto è che a me capita anche di non essere mai contenta di quello che riesco a fare "potevo farlo meglio"! Ecco perchè un bel giorno mi sono alzata e ho tagliato i capelli, ho rifatto la grafica al blog e ho cercato di cambiare alcune cose nella ma vita. Ti dico solo che prima o poi passerà... per me sei una cara amica!
    Un abbraccio
    ps.io la ciambella te la scopiazzo pari pari!!! Con quello stampo è ancora più bella!

    RispondiElimina
  2. Cuiao! una ciambella classica, ma semplice e leggera...proprio per questo apprezzatisima da chiuque.
    baci baci

    RispondiElimina
  3. Cara Geillis, le tue ricette sono favolose, ma, come sai, le guardo appena e... mi sento già "espanso". Ma quanto al resto eh no! ti leggo sempre con piacere, anche la "descrizione" di una giornata un pò inconcludente è sempre un arricchimento. E per me il tuo blog è soprattutto questo.

    RispondiElimina
  4. bellissimo il ciambellone alto! ...e il tuo girar nei pensieri cos'è? il momento necessario a tutti per decantare il tanto che la vita ci impone o una malinconia strisciante....studiatelo questo momento e cerca di capirlo e cerca di esercitare il tuo voglio...scegli una cosa, anche piccina e falla!

    RispondiElimina
  5. cara Laura come ti capisco... in ogni momento i miei programmi vanno a farsi benedire... e a vole sono proprio io che non ho voglia di mantenere gli impegni.... però anche se non era in programma questa ciambella è davvero meravigliosa e così ho trovato come utilizzare quello stampo che non ho mai usato :-) ciao Ely

    RispondiElimina
  6. dopo il periodo che hai passato(ma è veramente passato?)mi sembra normale che ti senta così, è una sorta di convalescenza dell'anima, le ferite si devono rimarginare, afferra il positivo anche se ti sembra piccolo e fragile, non lo è si gonfierà come questo stupendo ciambellone. ti abbraccio forte
    ciao Reby

    RispondiElimina
  7. A parte il ciambellone che pare squisito, sai... a me piacerebbe molto "conoscerti" di più. A volte ho come la sensazione che anche virtualmente ci si debba" mascherare", coprire, imbrigliare.
    Abiti sulla linea A, quindi? Anche io. Anche io, come te, potrei vivere molto di più la città o realizzare i progetti che mi propongo la mattina. Non so cosa mi blocca... Il centro è così bello, ora che arriva Natale..

    RispondiElimina
  8. La tua ciambella emana un profumino di buono e di casa.
    Condivido le tue riflessioni sulla staticità che ci attanaglia e .......ti confesso che ho in programma un progetto che spero mi aiuterà a darmi una "scrollata" e mi darà spero la possibilità di vivere in un modo più vivace.
    La fonte di tutto ciò sarà proprio la tua città nella quale per altro io non abito e non lavoro .........
    Quando passo quì da te .....leggo sempre cose sensibili e intelligenti.
    un saluto

    RispondiElimina
  9. Ti capisco perfettamente. Da tre anni ho cambiato casa, ho cambiato quartiere e ho perso una parte di me, una parte importante. All'inizio e per lungo tempo tornavo spessissimo, per ritrovare i miei luoghi del cuore, il mio confort, le mie radici, ora capita che io mi senta estranea anche là ed è assurdo perchè ogni angolo mi parla, ogni volto che incontro è conosciuto, ogni albero l'ho visto crescere... Alle volte desidero fortemente di tornare a vivere là... Capitano periodi un pò pesanti da portarsi avanti... bisogna reagire con energia!... e poi concedersi un pò di ozio... I tuoi dolci sono fantastici, cara. Preparane sempre, visti i risultati, sarebbero un ottimo ed efficace rinvigorente! Ti abbraccio. Deborah

    RispondiElimina
  10. Leggendo quanto scritto, mi rendo conto che sono un gattaccio randagio, non sento mia questa città nè questo quartiere nè il vecchio. Non riconosco come mia neanche la città dove ho vissuto per più di vent'anni.
    All'inzio non ne ero felice, oggi però mi conforta sapere che c'è sempre un nuovo luogo che sentirò come la mia nuova casa, mi dà più tranquillità sapere di poter scappare, che poter tornare indietro.
    baci
    Vero

    RispondiElimina
  11. Ciao cara, è la prima volta che capito qui, ero alla ricerca di torte a base di mascarpone... il tuo blog è vosì carino che sono già una tua sostenitrice!
    A presto

    RispondiElimina
  12. cara Laura,
    non sentirti sola. La mia agenda è piena di elenchi di cose da fare scritti la mattina davanti al caffè, depennati solo in parte e ricopiati quasi pari pari il giorno dopo.
    Come pure il mio blog.
    Condivido la voglia di non parlare solo di ricette, anche perchè a volte si teme di essere banali, non si ha voglia di dimostrare di essere delle grandi chef a tutti i costi, o più semplicemente si desidera scrivere di altro, di se e basta.
    Il blog penso che lo abbiamo aperto proprio per questo. Per aver voglia di condividere una parte di noi, e di donarla ad un pubblico che ha voglia di accettarlo.
    E poi diceva un mio cao amico medici che si ha bisogno di periodi lenti e pieni di noia. Perchè la noia è alla base della creatività. Una sorta di 'pulizia' dell'hard disk mentale che ha bisogno di tempo, di svuotarsi, per ripiantare nuovi progetti.
    Io sono ripartita da poco, grazie all'idea dello swap dei libri di Natale.
    E piano piano realizzerò alcune delle altre mille idee che ho in mente.
    Quindi goditi questo momento 'stranamente creativo'.
    Un abbraccio
    Anna

    RispondiElimina
  13. Buonissima! complimenti
    Anna

    RispondiElimina
  14. Hi dude, you may have a great blog site. I enjoy it. And I feel several folks will enjoy too. Why not attempt more challenging to optimize your site, so it will likely be much easier to find this web site in search engine. I don’t know how to, but I realize you’ll be able to do somewhat tweak with your website to get a superior position. Numerous folks will thanks for the wonderful data. Great task!



    wireless reading device

    RispondiElimina
  15. Great post, I am almost 100% in agreement with you
    nederland casino

    RispondiElimina

Pellegrino che ti aggiri per queste lande incantate, mi farebbe piacere una traccia del tuo passaggio...

LinkWithin

Related Posts with Thumbnails