I miei viandanti
domenica 13 febbraio 2011
Piazza del Popolo, 13 febbraio. Io c'ero.
Eravamo tanti, tantissimi.
Già all'arrivo, provenendo dalla Porta Flaminia, ci siamo trovati davanti una piazza strapiena, e la gente continuava ad arrivare, dalle strade laterali, da Via del Corso, come rivoli inarrestabili di un fiume.
L'appuntamento davanti al bar Canova è un miraggio, non ci troveremo mai con questa calca, ad un certo punto saltano anche i cellulari.
Come sempre, in questo paese dove la disorganizzazione regna sovrana, nessuno dei dispiegamenti di polizia schierati ai varchi delle strade pensa di arginare il flusso di macchine che cerca di intrufolarsi nella piazza, ormai stracolma. La fila di macchine e taxi provenienti dal Pincio si interrompe ai piedi del colle, bloccata dalla marea umana che entra dagli archi della Porta.
Possibile che a nessuno sia venuto in mente di chiudere gli accessi alla piazza? Le macchine rimangono lì, imbottigliate nella manifestazione, senza via d'uscita, e sotto gli occhi indifferenti dei poliziotti.
Una folla tranquilla, senza bandiera, solo qualche cartello con scritto Basta, Noi no, ma pochi simboli, nessun partito. Alla spicciolata vediamo passare alcuni personaggi noti, che scivolano indisturbati tra la gente, ma nessuna presenza ingombrante o troppo sbandierata.
La piazza si riempie sempre di più, un flusso in movimento che ondeggia da un lato all'altro dell'ovale, mentre dall'alto le terrazze del Pincio sono gremite di persone in attesa.
Scivoliamo faticosamente verso il centro della piazza cercando di raggiungere l'obelisco dove ci sono i nostri amici, ma è difficile sorpassare la muraglia umana che si srotola davanti al palco, meglio trovare un posto in cui si veda e si senta qualcosa.
Non ho sentito nulla di particolarmente entusiasmante, tranne la conduzione della sempre brava e ironica Angela Finocchiaro e l'intervento di Stefano Ciccone, ma l'importante era comunque esserci: una marea di donne, giovani, giovanissime, di mezza età o anziane, ma soprattutto una marea di uomini, tanti, inaspettati.
Ci dicono dal palco che tutte le città sono piene di folla, a Tokyo sono cento che manifestano nell'Istituto di Cultura Italiana (spero che Sara da Tokyo ci mandi qualche foto), anche a Parigi si sono radunati per manifestare, italiani e francesi insieme. In tutta Italia, dovremmo essere circa un milione, sicuramente domani ci diranno che eravamo, al massimo, centomila, o forse non c'eravamo proprio e nessuno se ne era accorto.
Non so se servirà tutto questo.
Certamente è stato importante esserci, contarci e realizzare che siamo in tanti a pensare le stesse cose, ad avere ancora la capacità di indignarsi, di scendere in piazza a protestare.
Non condivido assolutamente alcuni commenti sprezzanti che ho letto su Facebook, di donne che non sentono il bisogno di scendere in piazza per difendere la loro dignità, perchè non si sentono offese, perchè ognuno fa quello che gli pare e tutto questo non le riguarda.
(Innanzi tutto ho deciso di cominciare ad essere più selettiva con gli "amici" di Facebook: a questo punto, poco democraticamente, rivendico il mio sacrosanto diritto di non avere coglioni che compaiono ad infestare la mia Home).
Mi dispiace, ma questo è proprio l'atteggiamento giusto perchè attecchisca l'indifferenza, l'abitudine all'orrore, pensare che tutto questo non ci riguardi.
Mi riguarda eccome, perchè non voglio vivere in un mondo indifferente, questo mondo, in cui non mi ritrovo e che spesso mi fa davvero ribrezzo.
Post scriptum
Ed eccole, le fotografie che Sara ha scattato a Tokyo!
Non credo che in Giappone siano così abituati a vedere manifestanti con striscioni, e anche per noi è un'idea davvero davvero curiosa, soprattutto notare il serissimo poliziotto con la mascherina che osserva la piccola folla!
Mi sembra un piccolo miracolo, una comune idea che ha attraversato tutto il mondo, da Parigi a Bruxelles, da Malmo a Tokyo, è riuscita ad espandersi a macchia d'olio (grazie anche ai social network, al piccolo lavoro capillare di persone comuni, una rivoluzione di cui le nostri classi dirigenti non possono non tenere conto), a far scendere in piazza persone normali, sorridenti, non piene di odio e di risentimenti (non solo, almeno), ma piene di speranza, di voglia di esserci.
Lo ripeto ancora una volta: eravamo tanti, eravamo belli, sorridenti, pieni di emozione, e vorrei dire a chi non riesce a sentire tutta questa energia, questa partecipazione, che non si tratta di odio e distruzione, ma di speranza: io voglio pensare e sperare in qualcosa di meglio, per la generazione che sta venendo, per tutti i bambini che erano in piazza con noi.
Se perdessimo questa capacità di sperare, di sognare, se ci rassegnassimo senza lottare, anche sapendo di combattere contro i mulini a vento, allora sì che non ci sarebbe più futuro, che avrebbero vinto loro.
Definitivamente.
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Carissima, avrei voluto esserci, davvero, sono felice di vedere tanta folla, tanta unione... Roma, vista così, è ancora più bella... Ti abbraccio. A prestissimo. Deborah
RispondiEliminawow! finalmente una bella manifestazione... e anche molto sentita.
RispondiElimina'notte
ciao laura, c'ero anche io oggi e mi ci sono sentita bene..si credo sia importante esserci...e mi sono piaciute le parole delle donne...niente potitichese ( o quasi) ciao!
RispondiEliminaEvviva!!! Era ora che qualcuno manifestasse contro questo schifo... e sono felicissima che siano state proprio le donne a cominciare. Mi chiedevo davvero che cosa si stava aspettando. Se non ora, quando?
RispondiEliminaUn bacio
Francesca
Grazie per la cronaca di questa giornata!! E' importante farsi sentire e far capire a tutti che le donne non sono dei corpi seminudi che se ne vanno in giro senza un cervello...
RispondiEliminaGrazie del post, Laura...che consolazione notare che tante persone la pensano esattamente come me,,,non siamo isolati,,,e siamo soprattutto non dobbiamo essere indifferenti a tale scempio!!! E' questo atteggiamento pigro e accidioso che rovina l'Italia. SVEGLIAAAA GENTEEE! p.s. le foto sai dove sono...non sono belle ma...ho fatto quel che ho potuto..
RispondiEliminaPuò essere che questa manifestazione non porterà nessun frutto oggi o domani... ma un dopodomani di sicuro lo farà... non è possibile ignorare un numero di persone così grande che cercano un loro futuro migliore... ma oltre tutto, se niente altro, credo che qualcuno ieri ha rischiato bene un infarto: non credo che ha apreso la notizia a cuor leggero... anche questo è una piccola sodisfazione, se non c'è nient'altro di meglio...
RispondiEliminaBacione grande, cara Laura
bello, è stato veramente bello, ho seguito il tutto con il cuore e tramite rai news 24, dovevo stare con la mia mamma,se avesse potuto avrebbe partecipato anche lei, dall'alto dei suoi 82 anni anche lei è indignata e schifata di tutto questo, e sono schifatissima dei commenti delle "donne del potere" non so come non si vergognino. hai fatto benissimo bisogna iniziare a distinguere le vere Donne da certe che purtroppo usano la testa solo per mettere i bigodini......(e questo mi dispiace veramente tanto!)
RispondiEliminaun abbraccio
ciao Reby
Ciao! sono passata per un saluto..spero sia tutto ok!
RispondiEliminaun bacio grande
Laura
Ciao ,piacere di conoscerti!
RispondiEliminaComplimenti per il blog,è pieno di argomenti interessanti,ricette comprese!
Ti auguro una buona serata,a presto!
Più di un anno fa su un forum di crocette dicevo che non ne potevo più di vedere l'immagine della donna maltrattata, proponevo di scendere in piazza, marciare su Roma con scope e mattarelli, ma qualcuna mi ha ammonita perchè non si fanno marce su Roma.
RispondiEliminaFinalmente in molte hanno capito ciò che intendevo, purtroppo però faccio bene a non fare troppi progetti, avrei voluto essere in prima fila, ma un lutto in famiglia mi ha fatta mancare, le tue foto e le immagini di quante eravate mi consolano un sacco!!!
ciao non ci conosciamo ma anche io sono scesa in piazza domenica non a Roma ma a Parma e per la mia piccola città è stato un successo inaspettato, mi sono sentita meno sola e la voglia di condividere idee e sentimenti i è tornata a pulsare nelle vene,ciao e grazie per la tua cronaca di questa bellissima giornata!!!!!!!
RispondiEliminaanche tu quindi Radical Chic! proprio come me!! Forza donne!!
RispondiEliminaciao WP
Che folla! Come mamma di tre ragazze adolescenti e come donna, condivido l'indignazione che ha dato vita a questa manifestazione, è importante esprimere il proprio dissenso contro lo squallore che è diventato consuetudine...
RispondiEliminaGrazie a tutte per esserci, per aver manifestato in piazza o anche solo per averci appoggiato col pensiero!
RispondiElimina@ WP: assolutamente, radical chic nell'anima
:-)
@ Lilly64: tutte le città si sono mosse, dal nord al sud, alla faccia di quelli che cercano di dividere questo paese già dilaniato! E' importante dare la propria testimonianza, anche delle città che non hanno avuto visibilità (come Roma e Milano), perchè ormai le informazioni viaggiano su altri canali, non quelli ufficiali: e allora brava Parma!!
Carissima, grazie per esserci stata, anche per quelle come me che non hanno proprio potuto. E' l'unico segnale che è arrivato forte e chiaro anche all'estero, dove ormai molti di noi si vergognano a viaggiare o abitare. E' importante far capire al mondo che l'Italia non è solo quella roba lì. Un abbraccio, da donna a donna. P.s: se puoi, vieni a trovarmi, c'è un quesito sul quale potresti essere di grande aiuto, ciao!
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